Mola. Arte e Scienza 2016

“Jihad. Guerra all’Occidente”
Riportiamo integralmente. L’Europa è diventata un fronte della guerra combattuta in Siria e Iraq contro i gruppi jihadisti. Ma non è l’unico. Nei novemila chilometri che separano Tangeri da Peshawar è presente una galassia di gruppi, organizzazioni, cellule e tribù rivali fra loro, ma accomunate dal predicare la jihad come forma di dominio sul prossimo. Il risultato è un conflitto di civiltà tutto interno al mondo musulmano e che ha identificato nell’Europa un proprio campo di battaglia. Su questo si concentra il volume “Jihad. Guerra all’Occidente” (ed. Rizzoli) di Maurizio Molinari, La Stampa, da cui trae spunto la tavola rotonda. Dialogheranno con l’Autore: Monica Maggioni, Presidente, RAI  Paolo Magri, Direttore, ISPI Marco Minniti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Per partecipare all’incontro, che si terrà a Milano domani 18 gennaio alle ore 17.30 presso la sede dell’ISPI (Palazzo Clerici – via Clerici, 5), è necessario registrarsi.   CARLO MOLA

Un luogo magico
Questa rubrica ha sempre fatto attenzione alle mostre della Galleria Nuages: un sito molto raffinato della Milano colta. Galleria Nuages, ora allargata è diventata anche Colibrì Caffè, Libreria, Galleria Via Laghetto 9/11 Milano. Dal 19 gennaio  per tre settimane mostra Pratt/Corto Maltese: memorabilia, stampe, tele, di Corto e di tutte le sue magnifiche donne. Serigrafie della serie British Winter's Grenadiers, 1967, L'Elefante Venezia. Numerate e firmate. Particolarmente preziose perchè parte della tiratura fu persa per l'acqua alta. Serigrafie della serie Tango, 1985/6, create in occasione della personale di Pratt al Grand Palais di Parigi. Otto opere. Scomposizioni tipiche di Pratt che agguanta pochi centimetri del suo fumetto per ingrandirli fino a farlo diventare arte astratta. La mostra sarà aperta da Cristina Taverna, gallerista (Nuages) editore, amica di Pratt e autrice del racconto che svela con grande sincerità il dipanamento di un’amicizia attraverso vari episodi, una presentazione a Venezia, una primavera romana, una festa di capodanno a Losanna, con cantanti e musicisti, un viaggio in Bretagna nella foresta di Broceliande. (Chi non ha mai sentito parlare della leggenda di Re Artù? E’ il luogo delle leggende nella bellissima foresta di Brocéliande, tra lande e laghi. Basta nominare questo luogo per entrare in un mondo meraviglioso popolato dalla fata Viviana, da Mago Merlino o dal cavalier Lancillotto. Un luogo magico, tutto da scoprire durante le belle escursioni.)In un crescendo di emozioni con magnetismi musicali, acquarelli e fotografie si arriva all’ultimo incontro, il più intenso. La mostra sarà arricchita da una ricca documentazione editoriale. CARLO MOLA

'I-Next’,
In questo nuovo 2016, CNR ha dedicato il Focus al Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco con l’aiuto dei ricercatori del Cnr, Massimo Viglione dell’Istituto di storia dell’Europa mediterranea che scrive la storia dell’Anno Santo; Maurizio Aiello dell’Istituto di elettronica e di ingegneria dell'informazione e delle telecomunicazioni  che chiarisce le tecnologie utilizzate per garantire la sicurezza dei pellegrini; Anna Vaccarelli dell’Istituto di informatica e telematica indica le componenti social di quest’ultimo Giubileo. Roberto Volpe del Servizio prevenzione e protezione ha presente i positivi effetti psicofisici della preghiera; Lorenzo Bianchi dell’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali  ci parla dei graffiti lasciati sulla tomba di S. Pietro dai pellegrini del II e III secolo; poi, per ultimo, ma non ultimo Antonio Coviello dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo ha osservato l’evento dal punto di vista economico. In Vita Cnr si ricordano il progetto 'I-Next’, coordinato dall’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia, (iNEXT è un consorzio finanziato dal programma Orizzonte 2020 per offrire ai ricercatori europei l'accesso a una vasta gamma di tecnologie avanzate di biologia strutturale, comprese le tecnologie a raggi X, la spettroscopia NMR, Microscopia Elettronica e Biofisica, nelle grandi infrastrutture europee. Transnational Access to European InfrastructuresAccesso transnazionale alle infrastrutture europee, iNEXT offers access to infrastructures to study the structure and function of biological macromolecules and their assemblies, and aspires to promote biomedicine, biotechnology, and biomaterials, involving scientists with or without previous experience in structural biology.iNEXT offre l'accesso alle infrastrutture per studiare la struttura e la funzione delle macromolecole biologiche e delle loro assemblee, e aspira a promuovere la biomedicina, la biotecnologia, e biomateriali, coinvolgendo scienziati con o senza precedenti esperienze nel campo della biologia strutturale che mira a sviluppare e sperimentare in Sicilia mezzi ecosostenibili per la mobilità urbana, e lo studio multidisciplinare dell’Appia Antica svolto dall’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali con la II Università di Napoli). CARLO MOLA
Il web magazine dell’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche è on line all'indirizzo www.almanacco.cnr.it.

Polmoni assediati
NEL 1985 RESPIRAVAMO MEGLIO Un trattato durato 25 anni, dall’Ifc-Cnr di Pisa e pubblicato su Respiratory Medicine, (Medicina Respiratoria è una rivista di fama internazionale dedicata alla rapida pubblicazione della ricerca clinicamente rilevante della medicina respiratoria. It combines cutting-edge original research with state-of-the-art reviews dealing with all aspects of respiratory diseases and therapeutic interventions .La rivista è all'avanguardia della ricerca originale di state-of-the-art opinione che si occupa di tutti gli aspetti delle malattie respiratorie e interventi terapeutici. Topics include adult and paediatric medicine, epidemiology, immunology and cell biology, physiology, occupational disorders, and the role of allergens and pollutants . Gli argomenti includono adulti e medicina pediatrica, epidemiologia, immunologia e biologia cellulare, la fisiologia, disturbi professionali, e il ruolo di allergeni e sostanze inquinanti.) Detta rivista  ha evidenziato la presenza dei disturbi respiratori negli ultimi 25 anni.  Confermata così l’importanza di fattori di rischio quali fumo e ambiente urbano.  I nostri polmoni peggiorano continuamente. A renderlo manifesto è un’indagine dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa, condotta in collaborazione con l’Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare (Ibim-Cnr) di Palermo e le università di Pisa e Verona. Lo studio ha monitorato dal 1985 ad oggiunta campione di oltre 3000 soggetti residenti nel comune di Pisa per indagare l’evoluzione della prevalenza delle malattie respiratorie; i risultati, che confermano il preoccupante andamento riscontrato in altri Paesi, sono stati pubblicati su Respiratory Medicine.“I tassi di prevalenza di alcuni disturbi polmonari sono più che raddoppiati negli ultimi 25 anni”, spiega Sara Maio dell’Ifc-Cnr di
Pisa. “In particolare, gli attacchi d’asma sono passati dal 3.4% al
7.2%, per la rinite allergica si è saliti dal 16.2% al 37.4%,
l’espettorato ha superato il 19% rispetto all’8.7% del 1985 e la
broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), ostruzione delle vie
respiratorie non completamente reversibile, ha raggiunto il 6.8%
contro il 2.1% iniziale. Questi elementi confermano analoghi studi
condotti a livello nazionale e in altri Paesi come la Svezia”.
L’osservazione è stata svolta partendo da un campione di gruppi
familiari scelto casualmente e poi sviluppata, con il passare degli anni,
ai nuovi membri delle famiglie. “Lo studio è stato articolato su tre
periodi: dal 1985 al 1988, dal 1991 al ‘93 e dal 2009 al 2011. Per
ogni fase è stato chiesto ai volontari di rispondere a un
questionario, indicando a quali fattori di rischio fossero esposti e
a quali disturbi fossero soggetti”, specifica la ricercatrice. “Come
già mostrato da ricerche precedenti, l’abitudine al fumo e
l’esposizione lavorativa restano fra i più importanti fattori di
rischio per lo sviluppo di affezioni respiratorie. Ad esempio, chi
fuma anche meno di 7 pacchetti di sigarette all’anno rischia di
soffrire in più rispetto ai non fumatori, dell’85% per quanto
riguarda la tosse e dell’80% per l’espettorato”.
Ma anche il’fattore urbano’ rimane un elemento importante, sia per
le allergopatie sia per le malattie croniche ostruttive: “In
particolare, i risultati hanno mostrato nei soggetti residenti in
area cittadina, rispetto a quelli che risiedono in zone suburbane, un
rischio maggiore del 19% di rinite allergica, del 14% di tosse, del
30% di espettorato e del 54% di Bpco”, conclude Giovanni Viegi,
dell’Ibim-Cnr di Palermo. “L’incremento dell’impatto delle malattie
respiratorie sulla popolazione indicato dai risultati suggerisce di
prestare ancora maggior attenzione agli sviluppi e alle cause di
disturbi così comuni, di pianificare indagini epidemiologiche
longitudinali e ampliare le conoscenze sui fattori (allergeni,
inquinanti atmosferici…) potenzialmente associati a tale aumento”.
CARLO MOLA
Istituto di fisiologia clinica Ifc-Cnr di Pisa, Dipartimento cardiotoracico e vascolare dell’Università di Pisa, Dipartimento di informatica dell’Università di Verona, Istituto di biomedicina e immunologia molecolare Ibim-Cnr di Palermo. La prevalenza di malattie e sintomi respiratori sta ancora aumentando in un campione di generale popolazione residente a Pisa: S. Maio et al, “Respiratory symptoms/diseases prevalence is stillincreasing: a 25-yr population study”, Respiratory Medicine (2015),http://dx.doi.org/10.1016/j.rmed.2015.11.006

Arte Fiera di Bologna 40 candeline
Il 2016 è per Arte Fiera di Bologna una scadenza tutta particolare, perché siamo al quarantesimo anno dalla sua fondazione, un anniversario che obbliga a fare della prossima ArteFiera un’edizione tutta particolare. ...Arte Fiera 2016 presenta “Arte Fiera 40”, un progetto espositivo a cura di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni, che vuole essere un riepilogo dei 40 anni passati e promette una visione sui 40 futuri cercando di raccontare la storia stessa della Fiera fin dalla fondazione. E’ un progetto espositivo a cura di cura di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni. Arte Fiera 2016, una tra le più importanti e longeve fiere d'arte moderna e contemporanea nel panorama internazionale. Vi sarà una mostra che si terrà negli spazi della Pinacoteca di Bologna La Pinacoteca Nazionale di Bologna (28/01-28/03) che presenterà una complessa selezione di capolavori provenienti dai veri protagonisti dell'evento: le Gallerie. E al MAmbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, dal 28 gennaio al 28 marzo 2016, una rassegna che, sia pure in ricapitolazione schiererà gli esponenti di quattro decenni di produzione artistica nel nostro Paese che Arte Fiera puntualmente documentata nel corso delle sue edizioni. A scandire il percorso di mostra in Pinacoteca saranno le opere delle presenze più assidue e maggiormente importanti che hanno contribuito ad elevare Arte Fiera ad una posizione privilegiata: da Arienti a Pistoletto, per passare da Colombo a Dadamaino Spalletti, Morandi, De Pisis e Fontana ed altri non meno importanti, Il percorso si completa negli spazi della Collezione Permanente del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna (28/01-29/01) dove viene presentata una selezione di opere acquisite da BolognaFiere nelle diverse edizioni del Salone, dai maestri degli anni Settanta fino ad artisti che hanno cominciato a operare negli anni Novanta, insieme agli esponenti delle nuove generazioni sulle quali Arte Fiera ha sempre mostrato particolare interesse sono qui presenti  opere di Di Maggio, Fortuna, Caldeloro, Dynys, Festa, Limonta, Melinelli e altri ancora.

Troviamo scritto”Segnando le tappe cruciali di opere e artisti - attraverso un allestimento innovativo e interattivo in cui il materiale storico e d'archivio prende nuova linfa vitale - la mostra Arte Fiera 40, festeggia, pertanto, tutta l'arte italiana dal Novecento ad oggi, coniugata al suo meglio; quell'arte che anno per anno ha dettato tendenze ottenendo un dovuto riconoscimento, graduale e costante, in Italia e all'estero, imponendo i suoi protagonisti e il loro successo nel mercato che, non da ultimo, rappresenta uno dei parametri imprescindibili che decretano l'importanza di un'opera d'arte e il ruolo di un artista” Ed ora parliamo dei curatori. Giorgio Verzotti, nato a Boca (Novara) il 28 settembre 1953, si è laureato nel 1977 in Storia della Critica d'Arte (Prof. Marisa Dalai Emiliani), con una tesi sulla Body Art, presso l'Università degli Studi di Milano. Dal 1983 al 1991 ha lavorato all’Ufficio Mostre e alla Biblioteca della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Milano.
Dal 1993 al 1996 è stato docente di Estetica presso l'Accademia Carrara di Bergamo. Nel 2001 e 2002 ha fatto parte del gruppo di docenti del Master FSE gestito dall’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano (Corso di Museografia).
Dal 2005 è incaricato dell’insegnamento di Fenomenologia degli Stili presso l’Università Cattolica di Brescia. Al suo attivo una ricca ed importante serie di scritti sull’arte e la presenza in commissioni insegnamento di grande prestigio.

Claudio Spadoni, allievo del grande Francesco Arcangeli all'Università di Bologna, dal 1976 è stato docente di Storia dell'Arte e direttore dell'Accademia di belle Arti di Ravenna.Già critico de "Il Resto del Carlino" e ora di QN della Poligrafici ("Carlino", "La Nazione", "Il Giorno"), è collaboratore di diverse riviste specialistiche. Ha fatto parte della Commissione internazionale della Biennale di Venezia nell'edizione 1986, della Quadriennale del 1999 e del 2009 e di commissioni scientifiche di diverse Istituzioni. Dal 2002 è direttore del MAR - Museo d'arte della Città di Ravenna Anche lui autore di numerosi ed importanti libri.  notizie curate da CARLO MOLA

Cinema breve
Il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma a cui concedo troppo poco spazio, ci ha inviato il primo comunicato del  2016. Al cinema Trevi è iniziata la rassegna "Mario Serandrei, UN INTELLETTUALE IN MOVIOLA". E’ riduttivo definire Mario Serandrei, “montatore napoletano tra i più grandi del cinema italiano”,  Egli e' stato anche un grande teorico ed intellettuale, ancora in parte da scoprire. Per onorarlo come si deve la rassegna ha messo in programma film di Mattoli, Blasetti, Bragaglia, Matarazzo, Franciolini, Zurlini, Lizzani, e infine il celebre "Giorni di Gloria". Mario Serandrei per trentacinque anni, dall'avvento del sonoro alla metà degli anni Sessanta, si è distinto e determinato su una valida parte del cinema italiano. Ma sarebbe troppo poco restringere l'apporto di Serandrei alla causa del cinema alla sola attività di montatore, che nondimeno elevò rimuovendole l’aspetto di sola capacità tecnica. Serandrei è stato un ideologo del cinema. Un Maestro.  Fu lui che per primo coniò la parola neorealismo («Non so come potrei definire questo tipo di cinema se non con l'appellativo di neo-realismo», scrisse in una lettera a Visconti a proposito di Ossessione, da molti considerato il vero inizio di quella scuola). Nel 1998 il Centro Sperimentale di Cinematografia dedicò al montatore napoletano un volume, a cura di Laura Gaiardoni, sui suoi numerosi scritti e su “Giorni di gloria”, la sua unica regia, ovviamente per un film di montaggio. Callisto Cosulich introdusse il volume con un saggio intitolato Un intellettuale in moviola, che abbiamo l’obbligo di segnalare, nel ricordare Serandrei a cinquant'anni dalla prematura scomparsa (a 59 anni, nel pieno della sua attività). Cosulich scrisse:«Nella sua filmografia troviamo di tutto: la collaborazione al capolavoro, ma anche ai prodotti di tipo alimentare, persino al cinema di serie Z, di cui si sono perduti ogni traccia e ricordo. La sua è stata una disponibilità totale verso chiunque, dall'autore con la "a" maiuscola all'umile faticatore della pellicola. […] La specificità di Serandrei va perciò cercata altrove, precisamente nel suo approccio al cinema, così particolare che non è dato conoscerne simili, tranne - che si sappia - in un solo caso: quello di Giacomo Gentilomo. Ma Gentilomo è stato montatore solo per un breve periodo: il tempo di impratichirsi, per passare poi alla regia. Serandrei, invece, è rimasto in moviola sino alla fine dei suoi giorni. […] L'approccio al cinema, così come quello di Gentilomo, è avvenuto tramite la carta stampata. Serandrei è stato, tra l'altro, uno dei più assidui collaboratori di Alessandro Blasetti in "cinematografo", il periodico che il futuro regista fondò il 6 marzo 1927 e tenne in vita sino all'inizio degli anni '30. […]Tornerà a scrivere, ma saltuariamente, a partire dal 1941: non più come critico, ma in qualità di tecnico del cinema: tecnico illuminato e talvolta divinatore, come dimostrano le considerazioni che egli fa su certi film in fase di montaggio, il più delle volte per via epistolare. […] In questi scritti, purtroppo rari e solo in parte conservati, ritroviamo il Serandrei delle migliori recensioni, come se in mezzo non ci fosse stata alcuna soluzione di continuità. Ed è lì che individuiamo la specificità di questo intellettuale della moviola, la cui parabola non conosce eguali nella storia del cinema».CARLO MOLA

Le cozze
Altra notizia dal C.N.R  degna di una presentazione:        “Gli straordinari poteri delle cozze”. La loro ‘bava’ collosa e viscosa è un adesivo efficace. Una ricerca pubblicata su Nature Communication dall’Istituto di nanotecnologia del Cnr di Rende e dal Nanyang Technological University di Singapore ha scoperto una proteina che rimuove le molecole d’acqua e si lega fortemente al substrato. Un risultato di grande rilievo per creare adesivi efficaci in acqua, da applicare nel settore navale e in campo medico. Era cosa nota da anni che la cozza fosse fonte preziosa di principi antiossidanti, proteine nobili, vitamine e sali minerali, potente antinfiammatorio naturale e cibo afrodisiaco, ed era già altrettanto noto che la sua ‘bava’ fosse una colla dotata di superpoteri. Nessuno però si era mosso a studiare il comportamento delle sue proteine per misurare la portata di questa ‘appiccicosità’. L’inconsueta ricerca, pubblicata su Nature Communication, è stata condotta dai ricercatori dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Rende (Cs), in collaborazione con i ricercatori dell’Università della Calabria e con il gruppo di ricerca di Ali Miserez della Nanyang Technological University di Singapore.“Si tratta di un risultato di grande rilevanza applicativa perché anche i più tenaci tra i moderni adesivi sintetici si rivelano inefficaci nel generare adesione in presenza di molecole d’acqua”, spiega Bruno Zappone di Cnr-Nanotec. “Usando il Surface Force Apparatus (Sfa), in dotazione al nostro istituto, è stata misurata l’adesione che le proteine delle cozze riescono a generare tra due superfici completamente immerse in un mezzo acquoso. Il nostro studio ha rivelato che le cozze verdi asiatiche producono varie proteine secondo una sequenza di secrezione ben orchestrata. Dapprima la cozza produce una proteina 'asciugatrice' che rimuove le molecole d’acqua e successivamente si lega fortemente al substrato. Su questo primo strato superficiale di proteine viene progressivamente costruito un complesso tessuto proteico in cui ogni proteina svolge una funzione specifica (protezione dall’ambiente esterno, resistenza alle sollecitazioni meccaniche, ecc.) ”.Lo studio Sfa è stato determinante per chiarire la relazione tra l’ordine di secrezione e le proprietà adesive delle proteine aprendo nuove prospettive nello sviluppo di adesivi sintetici biomimetici, biocompatibili e biodegradabili ispirati a molecole biologiche. “Una ‘colla subacquea’ potrebbe avere importanti applicazioni nel settore navale, ma senza dubbio straordinarie risulterebbero le applicazioni in campo medico finalizzate, ad esempio, ad evitare inestetiche suture chirurgiche, a ricostruire tessuti danneggiati oppure ossa fratturate, a riparare i distacchi di retina o ad integrare materiali biomedicali in presenza di liquidi biologici”, conclude il ricercatore.  Istituto di nanotecnologia del Cnr (Cnr-Nanotec), Universita`della Calabria, Bioinformatics Institute Singapore e Nanyang Technological University – Singapore. Carlo Mola

Misurata l’adesione che le proteine delle cozze riescono a generare tra due superfici completamente immerse in un mezzo acquoso. Mussel adhesion is dictated by time-regulated secretion and molecular conformation of mussel adhesive proteins - Luigi Petrone, Akshita Kumar, Clarinda N. Sutanto, Navinkumar J. Patil, Srinivasaraghavan Kannan, Alagappan Palaniappan, Shahrouz Amini, Bruno Zappone, Chandra Verma, Ali Miserez. Nature.

 

Cultura e spettacoli