Arte: Callas, Tega, Züst. Scienza: Alzheimer
Callas
In anteprima mondiale la mostra Maria Callas. a Verona dall’11 marzo al 18 settembre 2016. Maria Callas. The Exhibition è la prima grande mostra dedicata alla Divina Callas: è la testimonianza della non comune carriera artistica e della vita di Maria - anzi di Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulous - la donna la cui vita, ricca di tante vicende gioiose e doloro rose, fu vissuta profondamente e finì anche presto (1923-1977). La mostra è un viaggio nel turbamento accompagnati dalla unica voce della Callas, da filmati d’epoca, interviste, foto e molti oggetti appartenuti all’artista, si potranno ammirare documenti, abiti e gioielli del tutto inediti, provenienti da archivi nazionali e internazionali e dallo stesso archivio personale di Maria Callas. L’anteprima veronese dell’esposizione vuole essere un riconoscimento alla carriera della Divina, che 69 anni fa debuttava proprio in Italia all’Arena di Verona con La Gioconda di Amilcare Ponchielli: era il 2 agosto 1947. Da Verona la mostra prenderà il via alla volta di un tour internazionale, da Atene a New York, da Parigi a Città del Messico. Promossa dal Comune di Verona e dalla Fondazione Arena di Verona, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia Group con il fondamentale contributo del Gruppo AGSM main sponsor dell’iniziativa, ed è curata da Massimiliano Capella, storico dell’arte. (CARLO MOLA)
L’evento vede come special partner Ricola, come media partner Glamour, L’Uomo Vogue ed è consigliato da Sky ArteHD. Gli abiti della mostra sono esposti su emblematici manichini Bonaveri. Catalogo edito da Silvana Editoriale con Arthemisia Group. Informazioni e prenotazioniT. +39 045 8003524 www.mostracallas.it
Galleria Tega
L’importanza dell’attività artistica in Milano è dovuta in larga parte alle Gallerie private. Perché se è vero che le pubbliche istituzioni hanno l’obbligo di organizzare e fornire e far sapere al largo pubblico cosa è oggi il mondo dell’arte è anche vero che le attività private danno un grande respiro a tutto il mondo degli artisti. Una di queste e benemerita è la Galleria Tega che annuncia l’inaugurazione, lunedì 14 marzo alle ore 18:00, della mostra personale dedicata all’opera di Pietro Consagra. Questo artista siciliano di nascita (Mazara del Vallo 1920 – Milano 2005), ma romano e poi milanese per scelta, è essenziale nel contesto della scultura italiana, e internazionale. Ma si deve affermare subito che la sua opera presenta aspetti non ancora completamente sondati.
È anche per questo motivo che la mostra, e il volume che la accompagna, intende porre l’accento sull’attività dello scultore durante gli anni Sessanta del XX secolo, accostando a tipiche opere di quel periodo riflessioni che Pietro Consagra andava facendo sul linguaggio della scultura e sul suo rapporto con le altre arti. E sono fondamentali le considerazioni dell’artista attorno alla comparazione con l’architettura, punto nodale della sua attività, e delle sue riflessioni. in mostra saranno esposte una trentina di opere create dalla seconda metà degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Sessanta: spesso modelli di realizzazioni più imponenti dei Colloqui frontali e dei monocromi Ferri trasparenti o sculture a carattere minimale, come gli Inventari, L’uso di materiali diversi, gli assalti assai ripetuti nella progettazione di stampo architettonico – anche se solo scultorei –sono la viva commossa presenza interdisciplinare con “risultati e considerazioni teoriche tutt’altro che scontate e, anzi, oggi di piena attualità”. (CARLO MOLA)
La mostra è curata sa Marco Meneguzzo. Marco Meneguzzo è Docente a Brera ed In Svizzera ha avuti molti altri incarichi compresa la Biennale di Venezia.
Pietro Consagra a cura di Marco Meneguzzo 15 marzo 2016 –28 aprile 2016 Dal lunedì al sabato Galleria Tega. Via Senato, 20 20121 Milano dalle 10:00 alle 13:00 | dalle 15:00 alle 19:00
Pinacoteca Züst
Presso la Pinacoteca ZUST di Rancate. ARTE. ANTICHITA’. ARGENTI Dalle collezioni di Giovanni Züst nei musei di Rancate, Basilea e San Gallo. Dal 20 marzo e sino a 28 agosto 2016.
La mostra riunisce per la prima volta le collezioni d’arte che Giovanni Züst (Basilea, 1887 - Rancate, 1976), figura multiforme di imprenditore filantropo, che donò a enti pubblici svizzeri: la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate, l’Antikenmuseum di Basilea, il Museo Storico ed Etnografico di San Gallo.
Il percorso si svolge tra rare e preziose antichità etrusche, greche e romane, straordinari argenti dei secoli XVI-XVIII e dipinti di Serodine, PETRINI (Attenzione ! il grande artista di cui è ricca e preziosa la sua presenza in molte chiese della Valtellina). Infine i protagonisti dell’Ottocento ticinese (Antonio Rinaldi, Luigi Rossi, Ernesto Fontana, Giachimo Galbusera).
Mostra a cura di Mariangela Agliati Ruggia personalità di primordine nel campo dell’arte nel Canton Ticino.
La Mostra così festeggia nel 2016 la Pinacoteca Züst e i cinquant'anni dalla donazione da parte di Giovanni Züst della sua collezione di dipinti allo Stato del Cantone Ticino e i quarant'anni dalla sua morte. Fondatore della ditta di trasporti Züst & Bachmeier di Chiasso, negli anni Quaranta Züst inizia a collezionare opere di Antonio Rinaldi da Tremona. Questo primo nucleo verrà presto ampliato con pezzi dei principali pittori dell'Ottocento ticinese: Fontana, Anastasio, Feragutti Visconti, Galbusera, Luigi Rossi. La collezione copriva anche il Seicento, con l'opera di Giovanni Serodine, e il Settecento, con il nucleo di dipinti di Giuseppe Antonio Petrini. (CARLO MOLA)
Come raggiungere la Pinacoteca Züst: Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese),. Si può giungere anche da Lugano.
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Alzheimer
Insulina e nanoparticelle per combattere l’Alzheimer. E’ stato creato un farmaco “in grado di veicolare l’ormone direttamente al cervello attraverso uno spray nasale, per evitare l’ipoglicemia dovuta alla consueta modalità di somministrazione periferica dell’ormone. Lo studio, coordinato dall’Ibim- Cnr e realizzato in collaborazione con l’Ibf-Cnr e l’Università di Palermo, è pubblicato su Biomaterials. Analogamente a quanto accade ai diabetici, i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, conosciuto anche come ‘Diabete di tipo 3’, sviluppano una resistenza all’insulina cerebrale, condizione considerata un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia. L’ormone, indotto come terapia sperimentale, è in grado di migliorare le facoltà cognitive in soggetti con l’Alzheimer, inibendo la neurodegenerazione. Ora una ricerca coordinata dall’Istituto di biomedicina ed immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibim-Cnr) di Palermo, pubblicata su Biomaterials, ha permesso di realizzare delle nanoparticelle polimeriche (nanogels) in grado di trasportare l’insulina direttamente al cervello, evitando così gli effetti collaterali delle terapie ordinarie. Allo studio hanno collaborato l’Istituto di biofisica del Cnr (Ibf-Cnr) di Palermo e i Dipartimenti di ingegneria chimica, gestionale, informatica, meccanica e di fisica e chimica dell’Università di Palermo”. “La consueta somministrazione periferica di insulina, utilizzata nella terapia diabetica, è un rischio per l’insorgenza/aumento d’ipoglicemia e resistenza all’insulina. Abbiamo quindi creato dei nanogels capaci di incorporare, proteggere e veicolare l’insulina direttamente al cervello (NG-In) ”, spiega Marta Di Carlo dell’Ibim-Cnr. “Il team di ricerca ha prodotto questo nanosistema per la preparazione di uno spray intranasale. Tale somministrazione è una strategia alternativa per superare la barriera emato encefalica (Bee) ed arrivare più velocemente al cervello, tramite la mucosa olfattoria e bypassando la periferia, dove potrebbe produrre effetti indesiderati”. Secondo i ricercatori NG-In è un promettente candidato per lo sviluppo di una terapia innovativa per l’Alzheimer. “I nanogels, piccolissime particelle polimeriche reticolate idrofile, sono stati prodotti attraverso un processo innovativo che fa ricorso alle radiazioni ionizzanti create da un acceleratore di elettroni, comunemente utilizzate per la sterilizzazione industriale di dispositivi biomedicali”, specifica la ricercatrice. “Così, partendo da una soluzione acquosa di un polimero biocompatibile, senza ricorso a solventi organici e tensioattivi, e in un solo ‘step reattivo’ della durata di pochi secondi, è stato possibile ottenere nanoparticelle, alle quali legare l’insulina ed eventuali altre biomolecole attive, e già sterili. Gli effetti neuroprotettivi di NG-In sono stati verificati sulla capacità di inibire i diversi meccanismi neurodegenerativi (stress ossidativo, disfunzione mitocondriale, morte cellulare) indotti da Abeta, un peptide coinvolto nell’Alzheimer”. “Il nuovo prodotto della bioingegneria è stato testato per la sua biocompatibilità (assenza di tossicità, risposte proliferative, immunogene e trombogeniche), emocompatibilità e protezione dalle proteasi. L’efficienza del NG-In nell’attraversare la ‘Bee’ è stata testata ‘in vitro’ tramite un dispositivo per colture cellulari, adesione-dipendenti, formato da inserti permeabili che mimano la barriera naturale”. (A CURA di CARLO MOLA)
Istituto di biomedicina ed immunologia molecolare (Ibim) del Cnr di Palermo; Istituto di biofisica (Ibf) del Cnr di Palermo; Dipartimento di ingegneria chimica, gestionale, informatica, meccanica (Dicgim) dell’Università di Palermo; Dipartimento di fisica e chimica (Dfc) dell’Università di Palermo Nanogel per il trasporto dell’insulina al cervello da utilizzare per la terapia dell’Alzheimer, Picone P, Ditta LA, Sabatino MA, Militello V, San Biagio PL, Di Giacinto M, Cristaldi L, Nuzzo D, Dispenza C, Giacomazza D, Di Carlo M. Ionizing radiation-engineered nanogels as insulin nanocarriers for the development of a new strategy for the treatment of Alzheimer's disease. Biomaterials (2016)