MOLA. Arte, grafica, pubblicazione svizzera

Fondazione Corrente
Incontri di alta cultura. La Fondazione Corrente presenta il Seminario Spinoza 2015/2016, a cura di Vittorio Morfino.
E’ un decennio e più che la Fondazione Corrente, in collaborazione col professor Vittorio Morfino, organizza il Seminario Spinoza, cui partecipano alcuni dei massimi specialisti del filosofo. Famoso in campo accademico internazionale, il seminario fa conoscere ogni anno le più recenti ricerche sulla filosofia di Spinoza. MARTEDÌ 15 DICEMBRE 2015, ORE 16.30 Dave Mesing “La strategia come oggetto della politica di Spinoza”. L’intervento si mette a fuoco l’idea di strategia nella politica di Spinoza e comincia da una discussione su La strategia del conatus (L'Etica dimostrata con metodo geometrico o Etica dimostrata secondo l'ordine geometrico; nell'originale latino: Ethica more geometrico demonstrata o Ethica ordine geometrico demonstrata; nota anche semplicemente come Etica o Ethica è considerata l'opera principale del filosofo Baruch Spinoza; venne pubblicata postuma nel 1677, lo stesso anno della morte dell'autore), di Laurent Bove, di gran lunga il più ampio lavoro sulla strategia nel pensiero di Spinoza. ( Dal  2008, Laurent Bove è professore Presso l'Università Di Picardie Jules Verne.  . La sua ricerca si concentra sulle seguenti aree: Spinoza, i moralisti francesi, soprattutto Vauvenargues,  etica e politica. Il publie régulièrement des articles dans la revue Multitudes . Pubblica regolarmente articoli sulla rivista moltitudini.  Aiuta con Yves Citton E Frédéric Lordon i spinoziani progetti di ricerca. Un programma di ricerca Spinoza Scienze sociali fu lanciato nel 2004 attraverso la collezione "Caute !"). Bove è utile per spiegare come la strategia possa essere letta quale aspetto dinamico della filosofia di Spinoza, e soprattutto quale elemento fondamentale nella sua politica. Dopo aver spiegato la grammatica concettuale della strategia spinoziana, si prende in esame la lettura transindividuale di Spinoza compiuta da Etienne Balibar, al fine di individuare alcune problematiche nella lettura di Bove, così da arrivare a un resoconto più circoscritto della strategia come oggetto della politica di Spinoza suggerita da Bove. Il relatore  del 15 dicembre Dave Mesing, è iscritto al dottorato in filosofia presso la Villanova University in Pennsylvania, è visiting scholar presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca. I suoi interessi includono Spinoza, Machiavelli, Marx, il materialismo e la filosofia politica. Sta preparando una tesi sulla strategia come modalità in filosofia e politica.
Gli incontri proseguiranno con il seguente calendario: martedì 23 febbraio 2016, ore 16.30, Daniel Santos, Diritto di guerra e moltitudine - martedì 15 marzo 2016, ore 16.30, Emanuele Costa, Individuazione e relazioni in Spinoza - martedì 19 aprile 2016, ore 16.30, Elena Rapetti, Spinoza e il suo 'spirito'? Note su L'Esprit de Spinoza e il Traité des trois imposteurs - .Fondazione Corrente via Carlo Porta, 5 20121 Milano (Notizia curata da Carlo Mola)

Palazzo Marino, in mostra l'"Adorazione dei pastori" di Rubens
Sino al 10 gennaio, con ingresso libero, in Sala Alessi, è esposta la tela di Rubens che il maestro fiammingo dipinse nel 1608. L'opera proviene dalla Pinacoteca della Città di Fermo.  Si tratta dell’ormai classico appuntamento natalizio con i capolavori dell’arte. Dal 3 dicembre al 10 gennaio 2016, il Comune di Milano offre la possibilità di ammirare gratuitamente in Sala Alessi una nobile opera di Pietro Paolo Rubens, l’Adorazione dei pastori: una grande pala d’altare riscoperta come opera del pittore fiammingo solo nel 1927 dal grande Roberto Longhi, fulminato dalla sua visione nella Chiesa di San Filippo Neri a Fermo. L’opera è oggi conservata nella Pinacoteca Civica della città marchigiana. “Si rinnova anche quest’anno l’incontro tra Milano e i grandi capolavori dell’arte che i milanesi non possono ammirare nei musei della Città – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Per le feste 2015 l’opera giunge da Fermo ed è stata compiuta da uno dei più grandi artisti di tutti i tempi proprio in Italia, e proprio per una chiesa italiana- Un’opera grandiosa che richiama i temi della Natività, spargendo luce e ancora soprattutto luce dopo  quattro secoli.“E’ motivo di orgoglio per la Città di Fermo – ha dichiarato il Sindaco Paolo Calcinaro - aver instaurato questo rapporto di collaborazione con la Città di Milano attraverso una delle opere simbolo del nostro patrimonio culturale, l’ “Adorazione dei Pastori” del Rubens. Un vanto per il nostro territorio che siamo lieti di poter mettere nella disponibilità dei visitatori italiani ed esteri attesi. L’arte è, da sempre, uno strumento in grado di promuovere l’Italia e le sue bellezze e di veicolare i preziosi giacimenti culturali nazionali, che sono tali grazie anche a quanto le Comunità più piccole, come la nostra, sono in grado di poter esprimere. L’auspicio è che questo percorso virtuoso intrapreso prosegua con ulteriori sviluppi come segno di contributo alla maggiore crescita culturale del nostro Paese”. “Ogni centro storico del nostro Paese, anche il più nascosto, è uno scrigno che racchiude eccellenze d’arte, opere di maestri italiani, o tracce lasciate da artisti stranieri che da sempre – come lo stesso giovane Rubens – scelgono l’Italia come meta imprescindibile della loro formazione” – afferma Giovanni Bazoli, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo. “Riscoprire i tesori custoditi in ogni angolo del Paese e valorizzare l’inestimabile patrimonio nazionale è un obiettivo fondamentale del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, come dimostra il rinnovato sostegno a questa iniziativa espositiva. Nel segno di una consolidata collaborazione tra le istituzioni cittadine e la nostra Banca, tra pubblico e privato, è stato possibile concretizzare l’irripetibile occasione di vedere esposta nel palazzo comunale l’Adorazione di Fermo. Sulla stessa Piazza della Scala si affacciano le Gallerie d’Italia, sede museale di Intesa Sanpaolo, che, contemporaneamente alla presentazione di Rubens, propongono una grande retrospettiva dedicata al maggior pittore del romanticismo italiano, Francesco Hayez. Nel periodo delle festività natalizie, si svolgono in città due importanti eventi culturali, che instaurano un dialogo ideale fra due protagonisti della storia della pittura europea. Una sinergia tra Palazzo Marino e le Gallerie di Piazza Scala, capace di potenziare e arricchire ulteriormente l’attrazione culturale e turistica di Milano e di una piazza che, con il suo celeberrimo teatro, è un luogo simbolo della città nel mondo”. “La Rinascente si riconosce in una così bella storia di partecipazione e condivisione, perché fin dalle sue origini ha scelto di includere nel suo DNA il tessuto urbano, storico, sociale e artistico della città dove è stata fondata, esattamente 150 anni fa, dai fratelli Bocconi”, dice Alberto Baldan, amministratore delegato de la Rinascente. In primo luogo, il tema più adatto alle festività natalizie. La grande tela dell’Adorazione dei pastori, che Rubens dipinse nel 1608, celebra, infatti, il momento più intimo e suggestivo della Natività e ci appare come una composizione dipinta in una luce notturna densa di bagliori, nella quale si stagliano le monumentali figure della Vergine con il Bambino, San Giuseppe e i pastori. Una scena suggestiva per rivivere un momento centrale della tradizione del Natale, un’opera grandiosa che racchiude in sé tutte quelle prerogative che raramente ritroviamo unite in un unico dipinto: la qualità altissima, che esprime tutta la forza della pittura del grande artista in questa sua fase di prima maturità, ma anche l’ampia documentazione che permette di seguire tutto l’iter dell’esecuzione, avvenuta in breve tempo e quindi di getto, senza ripensamenti, correzioni, difficoltà.
“In secondo luogo, Rubens è un artista centrale per la storia dell’arte europea, forse ancora non abbastanza conosciuto in Italia dove viene considerato semplicemente un “fiammingo”. Al contrario, il suo soggiorno in Italia dal 1600 al 1608, seppur breve, lascia un segno indelebile nella sua pittura”.
“Se però l’Italia è fondamentale per Rubens, altrettanto possiamo dire di Rubens per l’Italia: a lui si devono, infatti, i primi segnali della nascita del Barocco che poi si diffonde in espressioni altissime in ogni regione del nostro Paese. L’Adorazione dei pastori rappresenta il punto più alto dell’invenzione del pittore, anticipando la sua ricerca successiva e gettando le basi per la grandiosità, appunto, della maniera barocca. Un capolavoro assoluto, dunque, e il regalo di addio all’Italia di Rubens, che il 28 ottobre 1608 riparte per Anversa per non fare mai più ritorno nel nostro Paese”.
Il catalogo della mostra, edito da Marsilio, raccoglie testi di Anna Lo Bianco, Stefano Zuffi, Giovanni Morale e Cecilia Paolini. La mostra conterà inoltre sull’allestimento di Corrado Anselmi che ne valorizza il valore emblematico e suggestivo.   Ingresso libero. (Carlo Mola)
Grand Tour
Riportiamo INTEGRALMENTE perché di assoluta novità anche per gli “esperti”. Disegni e incisioni ci riportano indietro nel mondo dell’editoria di Settecento e Ottocento. Vengono dalla stamperia Reale di Napoli e spaziano dai progetti di architettura alla botanica. Sarà un vero e proprio viaggio nel tempo la mostra “Immagini per il Grand Tour. La Stamperia Reale Borbonica”, prevista dall’11 dicembre al Museo dell’Istituto centrale per la grafica di Roma. Incisioni, grafiche, matrici testimoniano il lavoro editoriale della Stamperia Reale Borbonica di Napoli tra il 1748, quando fu fondata, e per tutto il secolo successivo. La mostra è una carrellata di stampe che piaceranno ai bibliofili, ma che possono stupire anche il grande pubblico. Si torna nel lontano Regno delle due Sicilie, si respirano le atmosfere culturali che spingevano l’editore a trattare di archeologia, arte, ma anche botanica, scienze naturali, fisica. In mostra, tra l’altro, si trovano il progetto di costruzione della Reggia di Caserta di Luigi Vanvitelli, le riproduzioni dei dipinti della pinacoteca farnesiana, ma anche i costumi tradizionali del Regno di Napoli. Il Grand Tour era il viaggio di “formazione” che i nobili europei erano soliti condurre in Italia. La mostra suggerisce un’occasione di “Grand Tour” ideale anche per noi italiani: rivediamo le incisioni tratte dalle Antichità di Ercolano esposte, l’opera più importante dedicata all’archeologia del XVIII secolo, che contribuì a plasmare il gusto della cultura europea del tardo Settecento e inizio Ottocento. Con un po’ di attenzione potremo anche osservare stampe di fisica, come nel caso de “L’uomo galleggiante”, il primo libro italiano dedicato al nuoto e alla teoria del galleggiamento.
L’ Istituto centrale per la grafica di Roma ha in carico dal 2011 un corpus di 200 matrici della Stamperia borbonica. Le stampe sono state affidate soprattutto per lavori di restauro, mentre, nell’archivio di Napoli, il totale di patrimonio di stampa arriva a quasi 6mila lastre. Un tesoro che, oggi, varrebbe più di un Grand Tour.  Ricchissimo e insostituibile anche il catalogo.
Informazioni utili Sede: Roma, Istituto centrale per la grafica, Museo dell'Istituto, via della Stamperia, 6  - date/orario: sino al 6 marzo 2016 da lunedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.00 e domenica 3 gennaio, 7 febbraio, 6 marzo. Eventuali aperture straordinarie (Natale e Capodanno) saranno comunicate sul sitowww.grafica.beniculturali.it e su Facebook ingresso libero. Visite guidate gratuite a cura del Servizio educativo; prenotazione obbligatoria sul sito www.grafica.beniculturali.it

Grigioni Italiano. Bezzola
Due pubblicazioni da segnalare e che  possono interessare anche la Valtellina e la Valchiavenna. Questo giornale diede a suo tempo notizie intorno al grande dantista Scartazzini: Oggi vogliamo parlare di Reto Bezzola. Studi danteschi di Reto R. Bezzola per l’occasione dell’uscita recente di una sua pubblicazione. Una nuova pubblicazione  della Pgi (Pro Grigioni Italiana). Nella ricorrenza dei 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, la «Collana letteraria Pgi» ha pubblicato una raccolta di studi danteschi del romanista engadinese Reto Raduolf Bezzola. Il volume a cura di Martina Albertini e del prof. dr Johannes Bartuschat raccoglie diversi studi danteschi del romanista engadinese Reto R. Bezzola (1898-1983). La Pro Grigioni Italiano sottolinea e celebra in questo modo la ricorrenza dei 750 anni dalla nascita del Sommo Poeta della lingua italiana, Dante Alighieri. Nel mese di ottobre il volume è stato presentato in anteprima all’Università di Berna in occasione del convegno internazionale Dante in Svizzera. Bezzola è propizio definirlo uno dei grandi romanisti svizzeri del XX secolo. Nato a Celerina, ottiene il dottorato presso l’Università di Zurigo; nello stesso ateneo diviene professore di Lingue e letterature romanze dal 1938 al 1968. Diventa un maitre à penser, in specifico per l’area francese e italica. Sono celebri i suoi lavori, soprattutto, dedicati alla letteratura cortese, con la loro originale e fine interpretazione di tipo «esistenzialista».  Meno noto è che Bezzola è anche stato un notevole studioso di Dante, cui ha dedicato alcuni studi – in italiano e in tedesco – più o meno conosciuti sui due lati dell’arco alpino. È allora sembrata un’iniziativa importante raccogliere in un unico volume tutti i contributi danteschi di Bezzola per permettere la riscoperta di una parte significativa della sua opera scientifica. Difatti, pur a distanza di ormai svariati decenni dalla loro prima pubblicazione, i saggi raccolti – in cui dominano i contributi di sintesi e di carattere divulgativo, pur non mancando interventi più eruditi su questioni peculiari della Commedia – conservano una notevole attualità critica, “capace ancor oggi di fornire spunti originali riguardo all’esegesi dantesca e a una visione d’insieme della poesia dell’Alighieri sullo sfondo della cultura del tempo, dove al letterato e al filologo si affianca lo storico e in particolare lo storico «delle mentalità».

La «Collana letteraria» della Pro Grigioni Italiano, giunta al suo 21° anno di vita, è attualmente diretta dalla prof.ssa dr Tatiana Crivelli Speciale, ordinaria di Letteratura italiana presso l’Università di Zurigo.
 

(Carlo Mola)
Cultura e spettacoli