“Stefan Milenkovich al Teatro Sociale”

Divino. O diabolico. Forse semplicemente “mefistangelico” il magico violino di Stefan Milenkovich, certamente tra i più impareggiabili interpreti paganiniani al mondo, ospite al Teatro Sociale per un memorabile concerto della stagione de Gli Amici della Musica di Sondalo, accompagnato da una delle più importanti compagini orchestrali del Bel Paese, “I Virtuosi italiani” diretta da Alberto Martini, primo violino e concertatore. Limpida e solare l’esecuzione orchestrale della sonata per archi n1 in sol maggiore di Gioachino Rossini. Poi è salito sul podio Milenkovich, ex énfant prodige che sta strabiliando il mondo con le sue mirabolanti performance, tanto da incarnare lo stesso “daimon” di Paganini, tra repentine impennate e glissati impossibili, fino a pescare gli armonici più irraggiungibili, sorretto dal pizzicato degli archi. Sonorità incredibili, quelle del suo violino, teso in una parossistica ricerca di uno “tziganeggiare” graffiante e una maestria sopraffina nell’artigliare le corde fino al ponticello, a inebriare il pubblico che l’ha osannato sin dalla sua prima interpretazione del concerto n. 1 in re maggiore dell’impareggiabile Paganini che sembra aver trovato nuova vita in Milenkovic. Semplicemente delirante il suo dialogo con uno straziante violoncello. Attesissimo al “rondò” de “La campanella”, una delle più celebri opere del più illustre violinista al mondo, con passaggi ineffabili di una tavolozza timbrica infinita che hanno strappato una lunga ovazione del folto uditorio in sala, rimasto come miracolato, inchiodato da un inaspettato prodigio, in attesa di un bis che non si è fatto attendere con due sublimi interpretazioni bachiane. E alla fine Milenkovic, dominatore assoluto della scena, ha deposto il suo magico arco uscendo alla ribalta con un estintore, quasi per spegnere i bollori incandescenti del pubblico in delirio che nel foyer del teatro lo ha praticamente assediato per avere il privilegio del suo autografo. Per l’occasione il M° Luca Trabucchi, nuovo direttore del Cid ha presentato l’ “Invito al Quartetto” che porta al Sociale tre mirabili concerti di noti ensemble italiani, in piena collaborazione con “Gli Amici della Musica di Sondalo” con cui condividerà la prossima stagione concertistica.
 

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