Cent’anni fa nasceva lo storico Sandro Massera

Cent’anni fa, il 15 aprile 1921, nasceva a Novate Mezzola il prof. Sandro Massera. Per iniziativa di un apposito comitato, costituito dal Comune di Novate Mezzola e dal Centro di studi storici valchiavennaschi con la partecipazione dei figli Andrea e Silvia e di un gruppo di volontari, si vuole ricordare  l’anniversario, anche se il periodo di pandemia impedisce convegni e conferenze in presenza.

Insegnante e storico
Sandro Massera fu insegnante esemplare, di quelli che lasciano il segno e che danno sapore alla scuola. Appena laureato in lettere antiche, insegnò italiano e latino nelle Marche, prima a Fermo, poi a Jesi, stabilendosi poi a Sondrio, dove ricoprì la cattedra di latino e greco al ginnasio “Giuseppe Piazzi” e quindi quella di italiano e storia all’istituto “C. Lena-Perpenti”. Quanti hanno avuto la fortuna di averlo come insegnante ricordano la sua competenza, l’autorevolezza, la sensibilità e la capacità di coinvolgimento e la passione, che traspare anche nei suoi scritti storici.
Fu infatti uno storico attento, che andò al fondo nelle sue ricerche, non limitandosi a quanto già edito, e arricchendo notevolmente le conoscenze, anche mediante la pubblicazione integrale di relazioni dell’epoca redatte da protagonisti di diversi fronti, il tutto corredato da un apparato illustrativo spesso sconosciuto e da lui rintracciato nelle biblioteche europee. Nel 1997 gli fu assegnato dal Comune di Sondrio il "Ligari d'argento", l'onorificenza annuale per una persona che ha meritato scelta dai Sindaci, precedenti e attuale.
Le opere
Due furono i periodi storici privilegiati da Massera nei suoi volumi e negli articoli apparsi sulle riviste storiche della provincia di Sondrio. E non furono scelti a caso, perché coincidono con i periodi in cui le vicende di Valtellina e Valchiavenna giocarono un ruolo importante nella storia europea. Segno anche questo dell’esigenza di inserire la nostra storia, anche in ambito scolastico, nella grande storia nazionale e internazionale.
Un  periodo riguarda il ’600, dal secondo al quarto decennio, quando le valli, che oggi da un paio di secoli costituiscono la provincia di Sondrio, furono contese tra Europa e Spagna, le maggiori potenze europee di allora.
Il secondo periodo è il trapasso a cavallo tra Sette e Ottocento, quando, dopo due  secoli e mezzo, i Grigioni persero per sempre il loro dominio sulle nostre valli, a favore prima dei napoleonici, poi del regno lombardo-veneto sotto gli Austriaci.

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