MOLA: Fotomuseo - Mostra “Laura Zeni..” - Il rame - Addio Magda e Carlo. - E scienza: CNR anti-fibrosi

La mostra dedicata ai 10 anni del Museo di Fotografia Contemporanea. (Mufoco).

100 opere conseguite nel decennio e 15 progetti. Il museo  fu aperto al pubblico nel 2004 nella sede di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo-Milano dopo un periodo organizzativo durato dal 1996 al 2003, il Museo di Fotografia Contemporanea compie ora dieci anni. Unico museo di fotografia finanziato pubblicamente conosciuto in Italia dedicato alla fotografia contemporanea. Il museo è nato e cresce nella e per la coincidenza e opera sulla difficoltà e sulla scissione che contraddistinguono l’arte e la comunicazione del nuovo secolo. I suoi programmi sono: conservazione, catalogazione e valorizzazione del patrimonio fotografico e bibliotecario; esecuzione di mostre dalle collezioni e su progetti particolari pubblicazione di cataloghi e manuali sulla fotografia e l’arte. Possiede una collezione fotografica di 2 milioni di immagini e una biblioteca specializzata con 20 mila volumi e riviste. Per festeggiare i suoi primi 10 anni di attività il Museo di Fotografia Contemporanea ha presentato una grande mostra alla Triennale di Milano, Obiettivo della mostra il mettere a disposizione del pubblico una sintesi delle più importanti opere acquisite tra il 2004 e il 2014 e dei numerosi progetti realizzati durante questo periodo.
I temi della mostra: la figura umana, il paesaggio urbano e naturale, la società in trasformazione, la sperimentazione artistica. La mostra comprendeva, oltre alle opere fotografiche, anche numerosi video e filmati di documentazione dei progetti ed era accompagnata da una pubblicazione edita da Silvana Editoriale a cura di Roberta Valtorta, che racconta l’identità, le attività, il patrimonio del museo.

"Il MuFoCo rappresenta una realtà culturale capace di assumere centralità metropolitana pur essendo periferica - dichiara il Vice Presidente, Assessore alla Cultura della Provincia di Milano e Presidente della Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea, Novo Umberto Maerna - un luogo dove si diffonde, condivide, trasmette e apprezza l'arte fotografica nelle sue molteplici e multiformi espressioni. La fotografia accompagna l'uomo e la società nel loro evolversi, assolvendo la funzione di stimolo per la memoria e testimonianza del passato, chiave necessaria per cogliere il presente e il futuro. Una funzione che il Museo della Fotografia potrà continuare ad assolvere se saprà integrarsi ed individuare sinergie con Enti e Associazioni con l'obiettivo di promuovere il territorio, la storia e le sue tradizioni"."E' una grande gioia per l'Amministrazione Comunale di Cinisello Balsamo festeggiare i primi 10 anni del Museo di Fotografia Contemporanea - dichiara il Sindaco di Cinisello Balsamo e Vide Presidente della Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea, Siria Trezzi - Un museo unico in Italia, con un patrimonio di importanza nazionale che non ha eguali nel nostro Paese. E' un onore per la nostra città ospitare la sede di questa istituzione che, attraverso una costante attività di mediazione culturale e innovativi progetti di arte pubblica, ha dialogato in modo proficuo sia con il territorio del Nord Milano sia con le istituzioni internazionali".

Gli artisti in mostra erano: Andrea Abati, Giampietro Agostini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Peter Bialobrszeski, Günter Brus, Vincenzo Castella, Mario Cattaneo, Cesare Colombo, Mario Cresci, Paola Dallavalle e Fulvio Guerrieri, Marco Dapino, Paola De Pietri, Joan Fontcuberta, Vittore Fossati, Luigi Gariglio, Jean-Louis Garnell, Carlo Garzia, Moreno Gentili, Jochen Gerz, Bepi Ghiotti, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, William Guerrieri, Guido Guidi, Jeroen Huisman, Arno Hammacher, Jitka Hanzlovà, Roni Horn, Karen Knorr, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Uliano Lucas, Fulvio Magurno, Martino Marangoni, Roberto Masotti, Paola Mattioli, Giuseppe Morandi, Toni Nicolini, Cristina Nunez, Cristina Omenetto, Federico Patellani, Bernard Plossu, Francesco Radino, Paolo Riolzi, Achille Sacconi, Roberto Salbitani, Marco Signorini, Alessandra Spranzi, Antonio Strati, Beat Streuli, Pio Tarantini, George Tatge, Hans van der Meer, Fulvio Ventura, Cuchi White, Silvio Wolf.
Si deve aggiungere che dal 2004 al 2014 il Museo ha realizzato numerosi progetti incaricando importanti artisti contemporanei di realizzare specifiche ricerche o di coordinare progetti di arte pubblica insieme ai cittadini. Tutti i progetti in mostra:
Nighshift (2005), con Meris Angioletti, Salviamo la luna (2005-2007), con Jochen Gerz e i cittadini, Metrotranvia (2005-2008), con Francesco Radino, Campi di Calcio (2006), con Hans van der Meer, Storie immaginate in luoghi reali (2007), con Andrea Abati, Olivo Barbieri, Paola De Pietri, Vittore Fossati, Jean-Louis Garnell, Jitka Hanzlovà, Gilbert Fastenaekens, Alessandra Spranzi, Io parto (2007), con Paola De Pietri, Mobile City (2008-2009), con adolescenti delle periferie, Mostriamoci, progetti con le famiglie, con Fabio Boni, Alberto Dedè, Moira Ricci, Alessandro Sambini, Ilaria Turba, Francesco Zucchetti, Ricordami per sempre (2011), con Marco Signorini, Giulio Mozzi e i cittadini,  Art Around (2011-20), con Beat Streuli e il giovane artista Daniele Ansidei, Fabrizio Bellomo, Simona Di Meo, Matteo Girola, Rachele Maistrello, Nicola Nunziata, Alessandro Sambini, Giulia Ticozzi, Identità future (2011-2014), con Cristina Nunez, Moira Ricci, Massimo Siragusa e gli studenti delle Scuole Superiori, Parlami di te (2013), con Tiziano Doria, Claude Marzotto, Giulia Ticozzi, Ilaria Turba, HubOut (2013), percorso di creatività e formazione professionale rivolto ai giovani,Vetrinetta (2014), con Paolo Riolzi.
A corredo e completamento  una raccolta di piccole tirature di opere di autori presenti nelle collezioni realizzate dall’Associazione Amici del Museo con tecnica Epson Digigraphie®, messa a disposizione da Epson Italia, azienda che negli anni ha sostenuto il Museo in qualità di partner.
Mostra realizzata in collaborazione con Regione Lombardia e La Triennale di Milano, grazie al contributo delle aziende RS Components, Banca Popolare Commercio e Industria, Epson Italia, Associazione Amici del Mufoco, con l'apporto tecnico di Tino Sana, MaMà Design Italia e Philips. CARLO MOLA

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Mostra “Laura Zeni; Coltivare la mente!

La Triennale di Milano - Spazio Material ConneXion ospita, dal 5 settembre al 4 ottobre, la mostra “Laura Zeni. Coltivare la mente” a cura di Fortunato D’Amico in cui si guardano opere inedite create apposta per l’avvenimento.
L’artista e designer Laura Zeni attraverso i lavori esposti - opere grafiche,  design, opere pittoriche, istallazioni, approfondisce la questione della natura in relazione all’uomo contemporaneo e cerca di interessare la collettività verso uno sviluppo effettivo in cui tecnica e vita sono in conciliazione.

Una parete è dedicata ai Ritratti interiori, profili umani stampati su tela con inframmettenze pittoriche che disegnano container di pensieri, vicende, stati d’animo che fanno ricordare con tracce simboliche, riflessioni sulla situazione umana e sulla sua possibilità di perfezionamento. L’ininterrotta indagine dell’artista incentrata sull’uomo, sulla sua interiorità e sull’espressione di essa nel mondo esterno ha condotto Laura Zeni a profonde indagini sull’ecosostenibilità e sull’alimentazione, tematiche in stretta connessione anche con gli argomenti dell’Expo Milano 2015: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Questi temi, caratterizzanti l’espressione artistica di Laura Zeni, vengono sviluppati attraverso la sperimentazione di tecniche e linguaggi diversi, in particolare negli oggetti di design come il set in Krion L’Ora del Tè, i Piatti Testa in ceramica e le Tovagliette LaZenArt che riportano ad azioni quotidiane collegate all’alimentazione.

Anche la grande Testa forata, una lastra in Krion surface by Porcelanosa cm 250x73, invia nuovamente a meditazioni sull’evoluzione del pensiero.

Leggiamo“In mostra i Radar, strutture realizzate in ferro, rame e corda, invitano a essere ricettivi per captare i segnali che provengono dal mondo esterno e dall’universo, segnali da recepire e rilanciare per un rinnovamento positivo; fra questi spicca il Radar Illuminato, una lampada da tavolo e da parete”.

Ed ancora “I lavori esposti, interamente realizzati con materiali ecocompatibili, offrono al pubblico un contatto con la natura grazie alla presenza del Tavolo-orto contenente piante officinali, delle due Sedute bucoliche avvolte rispettivamente da fili colorati e da rampicanti che affondano le radici nei vasi Vipot realizzati in lolla di riso. Una bacheca ospita un sacco in juta contenete zeolite, la polvere derivata da rocce vulcaniche, utilizzata per rinforzare diversi materiali e presente nel fertilizzante Triphylla di ultima generazione, anch’esso impiegato in mostra. Al tema del “coltivare” si affiancano l’Innaffiatoio Unicorno, i Misuratori di umidità e la piccola Serra a base circolare”.

“Un  video trasmette in loop un’installazione in movimento ed è riferito a un’opera che riporta all’evoluzione per un nuovo risveglio interiore”.

Accompagna la mostra un ciclo di conferenze sul tema del rapporto uomo-natura - Giovedì 11 settembre, h 18 L'approccio bio nella cura del verde urbano a cura di Mauro Carlin, agrotecnico, specializzato in agricoltura biologica e biodinamica è vicepresidente di Agribio Valle d'Aosta e consulente per la somministrazione di Triphylla nei diversi campi di applicazione

Giovedì 18 settembre, h 18 “L'Energia vitale: quale relazione tra le piante e la città?”  a cura di Marcello Griffo, esperto in energie sottili, insegnante di discipline naturali. Collabora al progetto Triphylla per il potenziamento delle proprietà del corroborante per le piante

Giovedì 25 settembre, h 18 “Come potenziare l'energia e la difesa delle piante”

a cura di Giulio Moiraghi, consulente, tecnico biodinamico, esperto in cristallizzazione sensibile, titolare di Biodin

Laura Zeni, milanese, frequenta l’Accademia di Brera sotto la guida dell’indimenticabile  Raffaele De Grada. Dagli anni ’80 partecipa a diverse mostre personali e collettive in Italia. Nel 2008 è al Fuori Salone del Mobile con Jannelli & Volpi. Nel 20 in occasione della fiera White alla MyOwnGallery di Superstudio più a Milano, inaugura la personale “Laura Zeni. Illuminazioni” a cura di Fortunato D’Amico, con catalogo Skira e successivamente tiene una personale alla BIM-Banca Intermobiliare nel centro storico di Milano. Nel 2013 espone allo Spazio Tadini di Milano con la mostra “Laura Zeni. Indian Pattern” a cura di Fortunato D’Amico; partecipa ad una collettiva presso il Macs – Mazda Con-Temporary Space di Milano. è presente al Fuori Salone presso Superstudio 13 e ad AAM – Arte Accessibile Milano, nello spazio Eventiquattro. Espone inoltre ad Alba, presso la Chiesa di San Giuseppe e alla Spoleto International Art Fair 2013. è presente alla IX Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze nell’evento “Passeggiata d’Arte e di Valori tra gli Olivi”. Inoltre nel corso del 2013 partecipa a una serie di eventi organizzati dall’associazione Arte da Mangiare. In occasione degli eventi collaterali della Fiera ArteCremona 2014 espone presso la prestigiosa Sala degli Alabardieri del Palazzo Comunale di Cremona. Durante la Milano Design Week 2014 è presente al Superstudio Più all’evento Double Room del Gruppo Porcelanosa e con un progetto speciale al Temporary Museum for New Design. CARLO MOLA

Titolo Laura Zeni. Coltivare la mente
A cura di Fortunato D’Amico
Sede Triennale di Milano - Spazio Material ConneXion - Viale Alemagna 6, Milano
Date 5 settembre -  4 ottobre 2014
Inaugurazione giovedì 4 settembre, ore 18.30
Conferenze giovedì 11 - 18 - 25 settembre, ore 18.00
Orari martedì - domenica 10.30 - 13.30 / 14.30 - 20.00

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Il rame in mostra
TRAME: il rame al centro della prossima mostra in programma alla Triennale di Milano Il rame, coniugato nelle sue numerose forme e applicazioni. TRAME Le forme del rame tra design, arte contemporanea,  tecnologia e architettura, in programma dal 16 settembre al 9 novembre 2014. La mostra è ideata e promossa da Elena Tettamanti e coprodotta da Eight Art Project -  una società che realizza progetti culturali per l’arte contemporanea e per il design con: Triennale di Milano, Triennale Design Museum, Istituto Italiano del Rame e con il patrocinio di European Copper Institute. L’esposizione è curata da Antonella Soldaini ed Elena Tettamanti. TRAME è un vero avvenimento in campo artistico e culturale perché trattasi  del primo episodio e della prima esposizione  che presenta un materiale come il rame in un aspetto completamente nuovo, grazie a un orientamento incrociante che presenterà alla Triennale oltre 250 pezzi rappresentativi dei settori in esposizione. La sezione dedicata all'arte contemporanea vedrà in esposizione circa 30 opere di artisti dagli anni sessanta ai giorni nostri. Sono stati selezionati i lavori di artisti storici come Lucio Fontana, Fausto Melotti, Carl Andre, Marco Bagnoli, Joseph Beuys, Luciano Fabro, Anselm Kiefer, Eliseo Mattiacci, Marisa Merz, Hidetoshi Nagasawa, Remo Salvadori, Gilberto Zorio, Meg Webster per giungere ai contemporanei come Roni Horn, Cristina Iglesias, Damián Ortega e a personalità delle ultime generazioni come Andrea Sala, Alicja Kwade e Danh Vo. Il percorso proseguirà con il design, con oltre 100 oggetti progettati dai più autorevoli nomi che hanno operato in questo settore. Personalità come LUIGI CACCIA DOMINIONI, Antonio Citterio, Dimorestudio, Tom Dixon, Odoardo Fioravanti, Martí Guixé, Gunjan Gupta, Poul Henningsen, Shiro Kuramata, Ross Lovegrove, Nucleo, Gio Ponti/Paolo De Poli, Afra e Tobia Scarpa, Ettore Sottsass, Oskar Zieta e Giorgio Vigna, si sono messe alla prova nella progettazione di oggetti d’uso comune sedotte dalla lucentezza del rame, ma anche “dai suoi processi ossidativi e dalla sua evoluzione tecnologica”. In mostra vi sarà una selezione di oggetti, prestati da musei e gallerie europee, a cui saranno abbinate alcune opere disegnate da Romeo Gigli e Prada che hanno sperimentato in maniera nuova  le proprietà del rame. Si passerà all'architettura, con circa 10 modellini di progetti realizzati da alcuni tra gli architetti più famosi - Mecanoo, Renzo Piano, Aldo Rossi, Steven Holl Architects e James Stirling - e infine alla sezione dedicata alla tecnologia, ambito in cui il rame è impiegato in settori cruciali come l'informatica, la medicina, l’energia, i trasporti. A conclusione della mostra in Triennale, parte dell'allestimento della sezione di tecnologia confluirà all'interno del percorso permanente museale delle collezioni del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Tutte le opere in mostra provengono dai maggiori musei, gallerie e collezioni private d'Italia e del mondo. Il catalogo dell’esposizione, in italiano e inglese, è edito da Skira e contiene i contributi critici dei curatori Antonella Soldaini, Elena Tettamanti e i testi di Giampiero Bosoni, Paolo Consigli, Maurizio Decina, Eva Fabbris, Vincenzo Loconsolo, Ico Migliore, Francesca Olivini e Michela Pereira, oltre che un ricco apparato iconografico e una bibliografia selezionata. Nell’ambito della mostra TRAME è prevista nel mese di novembre 2014 un’iniziativa charity in favore di DYNAMO CAMP IL CUI RICAVATO ANDRÀ AL SOSTEGNO DI QUESTA ASSOCIAZIONE, IMPEGNATA NELL'OFFERTA DI TERAPIA RICREATIVA PER BAMBINI AFFETTI DA GRAVI PATOLOGIE.
 
L’attività didattica nelle scuole sarà affidata a Ad Artem mentre Triennale Design Museum organizzerà laboratori per le scuole all’interno degli spazi della Triennale.
Main sponsor della mostra è KME. Al main sponsor si affianca Prysmian Group come partner. Altri sponsor sono Ducati Energia. S.p.A.,Ferrovie Nord Milano S.p.A. e AON S.p.A.Eight Art Project S.r.l. Eight Art Project S.r.l è una società che opera nella realizzazione di progetti culturali nel settore dell’arte contemporanea e del design. Nasce nel gennaio del 2014 su iniziativa di Elena Tettamanti, architetto ed esperto di arti decorative, che negli ultimi anni ha concentrato la propria attività nell’organizzazione di mostre d’arte contemporanea. L’approccio seguito da Eight Art Project va dalla creazione del concept della mostra, al progetto curatoriale fino all'attività di fund raising e alla gestione del network istituzionale. Nello svolgimento della propria attività, la società si avvale di curatori ed esperti di riconosciuta esperienza che costituiscono parte integrante del team di professionisti impegnati sul progetto. CARLO MOLA
 
Triennale di Milano dal 16 settembre al 9 novembre 2014 

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Addio Magda

Così, oggi, 8 settembre 2014, ci ha lasciato la grande Magda Olivero. Del Corno. Per chi l'ha conosciuta ed ascoltata per molti anni il ricordo è indimenticabile!  Aveva 104 anni a sino pochi anni orsono l’abbiamo vista ed, anche, ancora ascoltata. E’ stata veramente indimenticabile. Ed è stato scritto e detto “un’artista straordinaria per l’inconfondibile timbro della voce e la presenza scenica” Nel 2008 ricevette l’Ambrogino d’Oro per il suo grande talento. L’abbiamo ascoltata  tante volte al  Teatro alla Scala Milano, ed altrove  grande anche nel repertorio. (Quella sua Tosca pure come interprete inarrivabile) E come non ricordarla alla Scala in Jenufa di Janaceck! “Oggi ci ha lasciati un’artista straordinaria, una delle migliori soprano del Novecento. Magda Olivero è stata apprezzata in tutto il mondo per il timbro inconfondibile della sua voce e l’intensa presenza scenica. Certo: grande in Puccini  ma non solo. E' stata, senza dubbio, anche la più grande interprete del melodramma verista italiano. Così l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno saluta Magda Olivero, scomparsa oggi a 104 anni. “Nel 2008 il Comune di Milano le conferì l’Ambrogino d’Oro per l’inconfondibile qualità della voce e la presenza scenica che hanno fatto di lei un soprano tra i più famosi e amati dal pubblico. Il suo grande talento, amplificato dal Teatro alla Scala, ha illuminato per molti anni la nostra città. Milano, che è la sua casa, le vuole bene, l’ammira e le sarà per sempre riconoscente.” La piange anche un vecchio amico ed un tenace melomane CARLO MOLA

Addio Carlo
Altra triste notizia che siamo obbligati a comunicare. A Milano, l’8 settembre 2014 – E’ stata commemorata  in Consiglio Comunale  la figura di Carlo Bergonzi, il grande tenore italiano recentemente scomparso. Egli ha accompagnato molti appassionati di lirica anche valtellinesi nell’ascolto di tante opere . Specialmente quelle di Giuseppe Verdi. Ricordiamo fra l’altro il finale di “Aida” dove Bergonzi fu veramente inarrivabile. Per il canto (e la MAGNIFICA dizione!). Nel 2011 il Comune di Milano gli aveva conferito la Medaglia d’Oro, con la seguente motivazione: “Le sue interpretazioni delle opere di Verdi, sorrette da un’eccellente preparazione tecnica, vengono considerate da pubblico e critica delle pietre miliari per gli accorgimenti stilistici e vocali”.Il Presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo, nel ricordare  la sua figura in Aula, ha annunciato che il prossimo 26 settembre alle ore 20.30, presso il cortile del Palazzo della Prefettura in Corso Monforte 31, il Comune di Milano e la Prefettura renderanno al tenore un ulteriore omaggio proiettando «Carlo Bergonzi tenore verdiano del secolo», il film documentario di Mauro Biondini sulla vita e la carriera del celebre artista realizzato nel 2009."Una grande perdita nel panorama del melodramma italiano - ha commentato oggi l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. E' giusto e bello ricordare la sua storia e la sua straordinaria carriera per conservare la memoria di una passione profonda e di un grande successo italiano e internazionale, maturato nel corso di una vita dedicata allo studio, all'impegno, alla musica". CARLO MOLA

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CNR, ricerca anti-fibrosi cistica
Pubblicati su European Biophysics Journal  i risultati dei ricercatori dell’Istituto di biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche che hanno impiegato capacità di radiazione di sincrotrone per conoscere il diverso atteggiamento dei farmaci ‘correttori’ e ‘potenziatori’ della proteina CFTR, al fondamento dell’alterazione genetica responsabile della malattia fibrosi cistica. La sfida alla fibrosi cistica, (una delle malattie genetiche più diffuse nel mondo),  si poggia su farmaci mirati mediante  correzione delle  alterazioni della proteina CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane conductance Regulator), alla base del difetto. Infine uno studio di ricercatori dell’Istituto di biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibf-Cnr) di Genova favorisce la comprensione delle disuguali interazioni di tali farmaci con la membrana cellulare: sono terapie che operano direttamente sulla proteina mutata, aumentandone la ridotta attività o alzandone  la quantità. La ricerca, pubblicata su 'European Biophysics Journal', è sicuramente innovativa perché si avvale di tecniche sperimentali adottate dalla fisica – in questo caso la radiazione di sincrotrone - per osservare i diversi meccanismi di azione delle sostanze. “Benché siano utilizzati con successo sulle persone affette da fibrosi cistica, non abbiamo ancora informazioni complete sul meccanismo molecolare di funzionamento dei farmaci ‘correttori’ e ‘potenziatori’ nella proteina CFTR, responsabile della malattia”, spiega il coordinatore del gruppo Oscar Moran, ricercatore Ibf-Cnr. “Nello studio abbiamo applicato la tecnica della diffusione di raggi X a basso angolo (‘Small angle X ray scattering’) su modelli di membrane cellulari costituite da un doppio strato fosfolipidico, con l’obiettivo di osservare le variazioni della struttura molecolare rispetto ai farmaci Vx-770 (Ivacaftor, potenziatore) e Vx-809 (Lumacaftor, correttore) ”. I risultati dell’esperimento, condotto utilizzando il sincrotrone ‘Alba’ di Barcellona, indicano che entrambi i farmaci superano la membrana in quanto sono solubili nello strato fosfolipidico, ma in due maniere: mentre Vx-809 tende a distribuirsi omogeneamente nella membrana, Vx-770 mostra un accumulo più significativo nella parte interna. Un sincrotrone è un acceleratore di particelle, all’interno del quale gli elettroni circolano a una velocità praticamente uguale a quella della luce (300.000 km/s.). Questo laboratorio di luce di ultima generazione funziona come un microscopio gigante e permette di scoprire i segreti di atomi, molecole, proteine e virus.“È necessario tenere conto di questi differenti comportamenti nello sviluppo delle future terapie, per evitare di incidere su altri meccanismi cellulari che avvengono a livello di membrana”, conclude Moran. Il lavoro, finanziato dalla Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, prosegue l’attività di un gruppo di ricerca impegnato da oltre dieci anni nello studio della malattia. La pubblicazione è firmata anche da Debora Baroni (Ibf-Cnr), Olga Zegarra Moran (Istituto G. Gaslini, Genova) e Agneta Svensson (Sincrotrone Alba, Barcellona).  Da   Roma, 29 agosto 2014. Cnr, Area di ricerca di Genova dal C.N.R  CARLO MOLA
 

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