Stasera concerto nel Duomo di Milano. Dirige 'il nostro' Giovanni Battista Mazza

Nemo propheta in Patria...

“Nemo propheta in patria”. Ma il direttore d’orchestra Giovanni Mazza e insigne didatta, valtellinese doc con la musica nel sangue, è legato indissolubilmente alla sua terra perché incarna perfettamente quello spirito alacre e creativo dei vallivi dalla mente aperta e dal cuore generoso. Oltre a quella sensibilità spiccata che affina e che eleva chi è interprete della divina Euterpe. La sua formazione inizia al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano dove studia organo, pianoforte, composizione e direzione d'orchestra. Reclamato a buon diritto alla guida di prestigiose orchestre ed ensemble di tutta l’Europa e delle lontane Americhe, ma anche prestigioso interprete all’organo, suo strumento di elezione. Memorabili alcune performance anche nella chiesa oratoriale di San Rocco, nella Collegiata di Sondrio e nel santuario mariano di Madonna. Fra gli enti che lo hanno ospitato in Italia vi sono l’Arena di Verona, l’Accademia del Teatro alla Scala, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, i Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Milano Classica, il Teatro Comunale di Ferrara, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, I Solisti Aquilani. Ha effettuato registrazioni per diverse emittenti radiofoniche e televisive ed è presente in campo discografico con incisioni dedicate a Bach e al '900 italiano. Mazza è anche un raffinato ricercatore di brani inediti e ineseguiti. Vasto il suo repertorio operistico, tra cui la “Bohème” (sua opera d’esordio), “Così fan tutte”, L’”Elisir d’amore”, “Madama Butterfly”, “La Traviata”, “Cavalleria rusticana”, accanto a lavori contemporanei come “Ulisse innamorato” di Giovanni D'Aquila e Sebastiano Cognolato, diretto all’Arena di Verona. Di recente pubblicazione sono le sue trascrizioni per orchestra di brani pianistici del primo ‘900 del compositore milanese Aldo Finzi e della “Salve Regina” di Puccini, nonché la sua trascrizione per organo (edita da Universal) di “Spiegel im Spiegel” di Arvo Pärt.  Insegna organo e composizione organistica presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e tiene lezioni e masterclasses di direzione d'orchestra al Berry College University of Georgia (USA).
E stasera eccolo al Duomo di Milano per il tradizionale concerto di Natale promosso dal Distretto 2041 del Rotary, a dirigere l’orchestra giovanile Paul Harris di cui è fondatore, assieme al prestigioso Coro da Camera di Varese guidato da Gabriele Conti. Il Concerto prende l’abbrivio dall’Inno d’Avvento della liturgia Ambrosiana “Veni Redemptor gentium” e dalla sua trasposizione luterana del corale bachiano “Nun komm’ der Heiden Heiland” di Bach. Si passa poi alla Procession e Wolcum Yole (da Ceremony of Carols) per Coro femminile e Arpa, seguito da “Hymn to the Virgin” per doppio coro. Protagonisti della serata in particolare Respighi e Bach, ma anche Giacomo Puccini e Camille Saint-Saëns. Un repertorio di alto spessore.
…Eppure, nonostante questo straordinario biglietto da visita, in provincia sembrano in tanti ad essersi dimenticati di quanto ha dato in campo musicale e sociale, non fosse altro che per essere stato a lungo, con corroborante entusiasmo, alla guida artistica del Cid, il Circolo musicale sondriese. Madre ingrata quella che rigetta i suoi figli migliori. Giovanni Battista Mazza è il vero musicista fino in fondo all’anima che crede nel valore spirituale del far musica vissuto come momento di conoscenza e luminoso strumento di ricerca e condivisione. Una presenza vitale, la sua, che non contempla l’oblio. Ne’ un inaccettabile, negligente silenzio. “Nemo propheta in patria”.  Ma i profeti sanno guardare lontano. E tornare per essere un segno.

 

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