Sondrio Festival 1, 2 e 3

Perchè occuparsi del rapporto uomo-ambiente? la risposta a Sondrio Festival con Mercalli e Smiraglia. E ieri Syusy Blady

Mercalli e Smiralia

Perché occuparsi del rapporto con l'ambiente? Interrogativo in apparenza banale, ma in realtà cruciale che ieri sera, nel salotto di Sondrio Festival, ha trovato risposta nelle parole di Luca Mercalli, meteorologo e climatologo italiano, noto al pubblico per la partecipazione al programma televisivo "Che tempo che fa" (Rai 3), e del professor Claudio Smiraglia, glaciologo e volto noto della Rassegna. La metafora di partenza, che inquadra efficacemente il modo di porsi contemporaneo, è quella de "I Promessi Sposi", che si ritrova, nello specifico, all'interno della narrazione della peste a Milano, anno 1630. "Manzoni racconta l'imprevidenza degli uomini - ha esordito Mercalli - nonostante l'allerta dei medici, in quel periodo per il Governo spagnolo di Milano c'era un'altra impellenza, la guerra del Monferrato". La politica ha altro a cui pensare e la plebe la segue, deridendo i medici e le loro previsioni. Risultato: 40 giorni di ritardo per arrivare all'emissione della grida, ma ormai il morbo ha già messo sotto assedio la città. Secoli dopo la peste e le denunce del Manzoni, si ritrovano i medesimi problemi, se non peggiori. "Siamo in preda ad una rimozione collettiva dei rischi a lungo termine", prosegue Mercalli. Lui e Smiraglia si sentono proprio come quei medici, parlando, in questo caso, dei ghiacciai del loro inesorabile scioglimento. Una nuova peste di durata millenaria, fra le più evidenti e devastanti conseguenze dei cambiamenti climatici. "Ma perché non si sta facendo nulla di serio al riguardo?", si chiedono gli esperti dal palco della Rassegna che parla di natura e biodiversità che rischia di essere cancellata dai mutamenti in atto a livello climatico. "L'acidificazione degli oceani, causata dalla CO2 che si scioglie nell'acqua, va ad incidere sulla formazione del plancton, distruggendo quello che è il primo anello della catena -conclude Mercalli - Non dobbiamo preservare la natura con la N maiuscola ma la nostra natura: i batteri ce la faranno a sopravvivere, siamo noi in pericolo se non ci diamo una mossa". Preservarsi anche solo per spirito egoistico e per farlo, come sempre, serve l'informazione che Mercalli e Smiraglia non si stancano di veicolare e per la quale contesti come Sondrio Festival sono luoghi ideali, trovando il giusto compromesso tra spettacolo e riflessione.

Binomio inscindibile su cui si sono mossi ieri il documentario FEEDING CITIES – A CHALLENGE FOR THE FUTURE di Irja Martens; UN VIAGGIATORE AI CONFINI DEL MONDO di Sabrina Bonaiti e Marco Ongania e i film in concorso: LETTERA DALLA SARDEGNA di Valter Torri, un uomo, suo padre e la terra aspra ma bellissima delle origini, la Sardegna, SULLE ROTTE DEI MIGRATORI – IL DELTA DELLO YUKON di Eric Liner, uno dei siti più importanti per gli uccelli migratori e L’ULTIMO OCEANO di Peter Young sul Mare di Ross in Antartide, la parte di oceano più incontaminata del pianeta.

Oggi, venerdì 10, alle 15, nuovi viaggi con "HAVE YOU SEEN THE ARANA?" di Sunanda Bhat. Mentre alle 18.15 andranno in scena le premiazioni del CONCORSO LETTERARIO RENZO SERTOLI SALIS e, la sera, i "salotti letterario scientifici" spiegheranno al pubblico VALTELLINA ECOENRGY, progetto promosso dalle associazioni di categoria provinciali con l'obiettivo di costituire e alimentare un centro di eccellenza ed un percorso di efficienza energetica ed edilizia sostenibile. Immancabile spunto riflessivo prima delle proiezioni in concorso: PARADISO RITROVATO di Tom Swartwout sugli uccelli che colorano la Papua Nuova Guinea, LA TERRA DELLE ISOLE CHE SCOMPAIONO di Vasiliy Sarana sul fiume Lena che parte come un ruscello per formare poi il più grande delta dell’Artide in cui il confine fra terra e acqua è in costante mutamento e KALAHARI di Hugh Pearson sui due straordinari deserti africani, Kalahari e Namib: condizioni estreme che non impediscono alla vita di scorrere.

Domani, sabato 11, si prosegue alle 9 con il convegno “ORTI DI CASA: L'AGRICOLTURA FAMIGLIARE REALTÀ A CONFRONTO” seguito, alle 14.30, dal LABORATORIO “orto da marciapiede… fare un orto": un'idea che funziona anche come arredo urbano e che spera nel contagio fra quartieri, angoli urbani, condomini e soprattutto persone, verso una prospettiva comune di ridefinizione del concetto di verde e giardino. Alle 18 il fuori concorso ALTA VIA DEI PARCHI. VIAGGIO A PIEDI IN EMILIA-ROMAGNA di Serena Tommasini Degna, un itinerario speciale per conoscere il cuore di questa regione e, la sera, la presentazione “LA SCUOLA PER ILTERRITORIO” dell'Istituto “G. Piazzi” C. Lena Perpenti” di Sondrio, con la distribuzione al pubblico delle brochure “Lanzada. La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista”, “Il Parco delle Orobie Valtellinesi”, “La miniera della Bagnada”, “Valmalenco, la potenza dell’acqua”, e AGRAIA (rete dei produttori agricoli locali, nata per perseguire, senza fini di lucro, il rilancio dell’agricoltura rurale di qualità con l’intento di promuovere la salvaguardia ambientale per le future generazioni) che racconta "I MILLE VOLTI DELLA CANAPA". Informazione che si accompagna al tocco di luce e colori dello spettacolo GLASS WORK e, ovviamente, all'incanto dei documentari in concorso: NOCKBERGE – ALLE PORTE DEL PARADISO di Waltraud Paschinger, LAPONIA - NATURE AND NATIVES di  Andrea Barghi, SZIGETKÖZ - IL DELTA INTERNO DEL DANUBIO di Szabolcs Mosonyi.

Boom di presenze per Syusy Blady e attività  didattiche
Con la bellezza di 3000 studenti (di primarie, secondarie e scuole d'infanzia provinciali) fino ad oggi coinvolti, Sondrio Festival fa centro nel suo obiettivo didattico. Scopo che tutti gli anni porta avanti con impegno e convinzione. "In sinergia con il tema di Expo "nutrire il pianeta energia per la vita" - ribadisce Simona Nava, direttore della Rassegna, giunta alla 28^ edizione- abbiamo pensato a percorsi, attività, laboratori, visite guidate per riportare l'attenzione dei più piccoli sulla storia, le tradizioni e il ricchissimo patrimonio orto-frutticolo Valtellinese e su altri temi caldi che riguardano la sostenibilità. La didattica imprime valori e principi, pietre solide su cui costruire il futuro. E quale miglior luogo del Festival per apprendere divertendosi?". Interrogativo che trova risposta nell'unanime consenso che le svariate attività stanno riscuotendo. Tra queste ricordiamo lo spettacolo "LA SCIENZA MAGICA" che, insieme a “SUPERSCIENZA" (entrambe con il supporto di AEVV, Azienda Energetica per la Valtellina e per la Valchiavenna), spalanca le porte di una materia affascinante. Ancora, la VISITA GUIDATA ai terrazzamenti vitati a cura della Fondazione Fojanini, gli spazi di racconto e riflessione e gioco come IL TERRENO DI IGNAZIO o  IL LADRO DI PATATE, e i diversi PERCORSI SECONDO NATURA per conoscere le specie autoctone e per creare stampe con frutta e verdura ecc.. Mille spunti cui si aggiungono quelli offerti da SECAM, e dal SISTEMA MUSEALE DELLA VALTELLINA: laboratorio su frutta, verdura e stagionalità o sulla progettazione di un piccolo orto domestico/scolastico. E, ancora, le DEGUSTAZIONI di miele e il LABORATORIO SULLA TRACCIABILITÀ degli alimenti e la lettura delle etichette, per diventare consumatori consapevoli e scoprire i meccanismi di comunicazione pubblicitaria. Un mondo di scoperta che si unisce alla visione di documentari più "a misura di bambino", appositamente selezionati dal Festival. "Conoscenza che genera rispetto per la natura e, di conseguenza, per la vita in generale", precisa l'assessore Marina Cotelli, presidente di Assomidop, in prima linea per ribadire il grande valore culturale della Rassegna "che - prosegue Cotelli - attraverso lo spettacolo, si fa veicolo di conoscenza. Circolo virtuoso nella creazione di una nuova cittadinanza consapevole e attiva". Davvero tante le iniziative che annoverano, infine, APICOLTORE PER UN GIORNO, ALLA SCOPERTA DEGLI INSETTI, per osservare da vicino il microcosmo e  L'ORTO IN PIAZZA, percorso didattico costruito su stimoli sensoriali, per offrire agli alunni una panoramica delle ricchezza orto-frutticola della Valtellina, sotto la tensostruttura di piazza Garibaldi, precisamente nell'"angolo parchi". Quest'ultimo allestimento si concentra proprio sulle colture principe della nostra terra. "Sondrio Festival vuole offrire un quadro di insieme, anche in termini di tradizione, della ricchezza del territorio; avvicinare i bambini, anche molto piccoli, ai colori, alle forme e ai profumi di frutta, verdura, erbe aromatiche e cereali e ai prodotti che mangiano quotidianamente ma che, spesso, sono il risultato di una lavorazione e quindi perdono la forma e l'aspetto originario. Tutto questo è stato realizzato concentrando l'attenzione sugli alimenti reperibili in questo periodo. Evitando volutamente quelli tipicamente primaverili ed estivi, si è lasciato spazio a zucche, patate, cavoli, uva, mele ed erbe essiccate che hanno arricchito lo spazio con colori vivaci, aromi intensi e forme decisamente curiose", spiega Arianna Aceti, coordinatore dello staff "padiglione parchi", composto da Ileana Negri, Parco Orobie Valtellinesi, Massimo Favaron Parco dello Stelvio, Massimo De Simoni e Giovanni Salici Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, Ivano Foianini Fondazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio e Paride Dioli entomologo (che svolge attività sugli insetti, come anche l'Apas che si concentra, però, sulle api). "È stato fondamentale il contributo, in termini di prodotti e di conoscenze specifiche, del personale della fondazione Fojanini - conclude l'esperta- ma anche la gentile disponibilità di alcune aziende agricole valtellinesi nel cedere gratuitamente i prodotti a fini didattico-espositivi: azienda agricola di Prandi Paolo di Poggiridenti, di Fanchi Andrea di Teglio e di Molino Tudori di Teglio". In soli tre giorni di attività sono passati dall'"orto ricostruito" circa 250 bambini tra primarie, secondarie e scuole infanzia e se ne prevedono altrettanti nei prossimi giorni.

"Pienone", come quello registrato ieri per accogliere l'ospite d'eccezione, Syusy Blady, intervistata dalla giornalista de La Provincia Sara Baldini. Dopo 20 anni di viaggi con il suo "Turisti per caso", Syusy Blady è approdata a Sondrio, animata sempre da una profonda coscienza ecologica. "O si va in questa direzione - esordisce-  o si soccombe. I tanti viaggi che ho fatto mi hanno fatto capire che bisogna parlare il linguaggio della terra e difendere il territorio perché, così facendo, difendiamo noi stessi". Tra i diversi luoghi visitati, il più bello rimane l'Italia che va promossa: "dovremmo vivere davvero di questo - continua- eliminando tutto ciò che abbruttisce il paesaggio e le nostre coste. Tornare ad un modus vivendi slow e capire che, per ogni 30 turisti, si crea un posto di lavoro per i giovani". Logica perfettamente applicabile anche alla provincia di Sondrio. Così, dopo aver gettato l'occhio qua e là per il mondo, tra la Mongolia con le sue yurte e i colli bolognesi dove Blady ha dato vita ad un orto collettivo e multiculturale, si è fatto ritorno al contesto valtellinese e al suo Festival dal respiro internazionale, da lei definito "importante e di valore, perché capace di promuovere la conoscenza". Unica leva, si sa, per un vero cambiamento. Da qui l'invito caloroso a nomadizzarsi, almeno culturalmente.

Viaggiare e sperimentare nuovi contesti con la mente e lo sguardo, proprio come si è potuto fare ieri, mercoledì 8, attraverso il documentario pomeridiano CAROUSEL OF LIFE – THE TRADITIONAL ORCHARD di Annette e Klaus Scheurich sui frutteti, giostra di vita senza fine e GAREF, LE ULTIME PIETRE DELLA VAL DI PAI di Luca Ruffoni. O, ancora, con le immancabili proiezioni in concorso ABISSI – LE ALLEANZE DELLE PROFONDITÀ di Jean-Yves Collet e NAMIBIA – IL REGNO DEL DESERTO di Mike Birkhead e Martyn Colbeck. 

Oggi, giovedì 9, si riparte con il documentario verso Expo (in lingua originale) FEEDING CITIES – A CHALLENGE FOR THE FUTURE di Irja Martens proseguendo, alle 18.15, col documentario fuori concorso UN VIAGGIATORE AI CONFINI DEL MONDO di Sabrina Bonaiti e Marco Ongania che racconta un uomo, Carlo Mauri, che ha vissuto le proprie imprese al limite dell’impossibile, come egli stesso ha raccontato nell'autobiografia “Quando il rischio è vita”. La sera, altro ospite di rilievo: LUCA MERCALLI da “Che tempo che fa” RAI3, al cui intervento fanno seguito i film in concorso LETTERA DALLA SARDEGNA di Valter Torri, SULLE ROTTE DEI MIGRATORI – IL DELTA DELLO YUKON di Eric Liner e L’ULTIMO OCEANO di Peter Young Il Mare di Ross in Antartide, la parte di oceano più incontaminata del pianeta.

Domani, venerdì 10, alle 15, nuovo viaggio con il fuori concorso "HAVE YOU SEEN THE ARANA?" di Sunanda Bhat. Girato in Wayanad, all’interno del fragile ecosistema della catena montuosa occidentale nel sud dell'India, esplora gli effetti sulla vita delle persone e sui mezzi di sussistenza di un rapido cambio di paesaggio. La sera, poi, i "salotti letterario scientifici" spiegheranno al pubblico VALTELLINA ECOENRGY, progetto promosso dalle associazioni di categoria provinciali con l'obiettivo di costituire e alimentare un centro di eccellenza ed un percorso di efficienza energetica ed edilizia sostenibile. Immancabile tema di riflessione prima delle proiezioni in concorso: PARADISO RITROVATO di Tom Swartwout sugli uccelli che colorano la Papua Nuova Guinea; LA TERRA DELLE ISOLE CHE SCOMPAIONO di Vasiliy Sarana sul fiume Lena che parte come un ruscello per formare poi il più grande delta dell’Artide in cui il confine fra terra e acqua è in costante mutamento e KALAHARI di Hugh Pearson sui due straordinari deserti africani, Kalahari e Namib: condizioni estreme che non impediscono alla vita di scorrere.

Orti ecc.

Inizialmente riscaldata dal sole autunnale e poi rinfrescata dalla pioggia, l'intensa giornata di ieri di Sondrio Festival ha goduto della visione di "HAVE YOU SEEN THE ARANA?" di Sunanda Bhat e delle premiazioni della 10a edizione del CONCORSO LETTERARIO RENZO SERTOLI SALIS. Promosso dal Lions club Sondrio Host, dalle Fondazioni Pro Valtellina e gruppo Credito Valtellinese e intitolato al benemerito socio del Lions Club Sondrio Host, figura di primo piano della cultura locale militante, il premio, la cui autorevolezza è testimoniata dai nomi dei componenti la Giuria (Giancarlo MAJORINO, presidente, Ernesto FERRERO, Gilberto ISELLA, Giorgio LUZZI, Cristina PEDRANA) e dall’albo dei premiati dal 1993 a oggi, si è svolto come l’edizione precedente. Il riconoscimento maggiore, intitolato a Renzo Sertoli Salis (5.000 euro, offerto dalla Fondazione Pro Valtellina), non a concorso ma assegnato “alla carriera” dalla Giuria, per il 2014, è stato attribuito alla poetessa Patrizia CAVALLI. A concorso, invece, il premio di poesia “Grytzko Mascioni” (3.500 euro, offerto dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese) destinato alla miglior opera edita nel biennio 2012/2013 che è stato attribuito ex aequo ai poeti Gabriele FRASCA per l’opera Rimi, edita da Einaudi e Patrizia SANTI per l’opera Frammenti, periferici, edita dalla Società Editrice Fiorentina. Sempre a concorso, il Premio di poesia “Camillo De Piaz” (1.500 euro, offerto da Lions Club Sondrio) per la migliore opera prima, assegnato a Bernardo PACINI per Cos’è il rosso, edito da Edizioni della Meridiana.

 

La sera, poi, per i "salotti letterario scientifici" protagonista VALTELLINA ECOENRGY, progetto promosso dalle associazioni di categoria provinciali con l'obiettivo di costituire e alimentare un centro di eccellenza ed un percorso di efficienza energetica ed edilizia sostenibile. Sul palco il dottor Gianfilippo Colasanto e l’Ing. Francesco Pradella di Politec (braccio operativo insieme al Politecnico di Milano) che hanno sottolineato le ragioni per cui il protocollo rappresenta un’opportunità di risparmio per il cittadino e di miglioramento complessivo della qualità dell’edilizia del territorio della provincia. La certificazione volontaria Valtellina EcoEnergy si applica ai fini del contenimento dei consumi energetici e della riduzione delle emissioni inquinanti nel caso di opere di ristrutturazione degli edifici e degli impianti esistenti, ampliamenti volumetrici, recupero ai fini abitativi di sottotetti esistenti e installazione di nuovi impianti in edifici esistenti, progettazione e realizzazione di edifici di nuova costruzione e degli impianti in essi installati. Un'idea per cambiare la vita, nel segno del risparmio e del rispetto dell'ambiente. Immancabile spunto riflessivo prima delle proiezioni in concorso: PARADISO RITROVATO di Tom Swartwout sugli uccelli che colorano la Papua Nuova Guinea, tra i più strani e curiosi per colori, movimenti e piumaggio, LA TERRA DELLE ISOLE CHE SCOMPAIONO di Vasiliy Sarana sul fiume Lena che parte come un ruscello per poi formare il più grande delta dell’Artide un labirinto intricato di terra e acqua in costante mutamento. In sala era presente il produttore Riho Västrik che ha espresso le emozioni provate durante le riprese e l'importanza di dare voce alla natura. Infine, KALAHARI di Hugh Pearson sulle condizioni estreme del deserto che, però, non impediscono alla vita di scorrere: un universo faunistico affascinante e a tratti divertente, grazie alla narrazione vivace di questo film prodotto dalla Bbc.

 

Oggi, sabato 11, si è proseguito con il convegno “ORTI DI CASA: L'AGRICOLTURA FAMIGLIARE REALTÀ A CONFRONTO”. Sul palco Fausto Gusmeroli, ricercatore Fondazione Fojanini e docente di Ecologia Agraria all'Univesità degli Studi di Milano, Chiara Colombini, Sara Petrucci, rispettivamente naturalista specializzata in orticoltura biologica urbana e agronoma specializzata in agricoltura biologica, Andrea Fiozzi e Alice Iori, rispettivamente responsabile del centro di educazione ambientale Parcobaleno e Università degli Orti di Mantova. Tra i tanti aspetti toccati, il fatto che l'orto urbano e, in generale, la pratica della coltivazione, portati avanti con metodi bio, possano avere anche finalità sociali, coinvolgendo persone senza fissa dimora o dal vissuto difficile, come sta facendo, alle porte di Milano, Mia (Milano in azione, associazione nata per dare sostegno a una delle fasce più deboli della società). Idea che ha stimolato attività collaterali, con disabili e con le scuole e sviluppato socialità, consentendo al contempo alla cittadinanza di avere ortaggi e frutta fresca a km zero. Gli orti collettivi, sono anche un modo di fare politica, dal basso, suggerendo ad amministratori e istituzioni soluzioni creative e utili su come impiegare il territorio, facendo qualcosa di bello e, perché no, divertente. Proprio come dimostra un'altra esperienza, questa volta a sud di Mantova, su terreni abbandonati che distano solo 900 metri linea d'aria dal centro della cittadina patrimonio Unesco. Area degradata con abusivismi edilizi e rifiuti che ha potuto riacquisire dignità e utilità sociale ed economica. Tema interessante da mettere in pratica con il LABORATORIO “orto da marciapiede… fare un orto": arredo urbano che spera nel contagio fra quartieri, angoli urbani, condomini e soprattutto persone, verso una prospettiva comune di ridefinizione del concetto di verde e giardino. Alle 18, in programma il fuori concorso ALTA VIA DEI PARCHI. VIAGGIO A PIEDI IN EMILIA-ROMAGNA di Serena Tommasini Degna, un itinerario speciale per conoscere il cuore di questa regione e, la sera, la presentazione di “LA SCUOLA PER ILTERRITORIO” dell'Istituto Piazzi-Lena Perpenti di Sondrio, con la distribuzione al pubblico delle brochure “Lanzada. La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista”, “Il Parco delle Orobie Valtellinesi”, “La miniera della Bagnada”, “Valmalenco, la potenza dell’acqua”, e di AGRAIA (rete dei produttori agricoli locali, nata per perseguire, senza fini di lucro, il rilancio dell’agricoltura rurale di qualità con l’intento di promuovere la salvaguardia ambientale per le future generazioni) che racconta "I MILLE VOLTI DELLA CANAPA". Informazione che si accompagna al tocco di luce e colori dello spettacolo GLASS WORK e, ovviamente, all'incanto dei documentari in concorso: NOCKBERGE – ALLE PORTE DEL PARADISO di Waltraud Paschinger, LAPONIA - NATURE AND NATIVES di Andrea Barghi, SZIGETKÖZ - IL DELTA INTERNO DEL DANUBIO di Szabolcs Mosonyi.

 

Divertimento, stupore e conoscenza, come sempre sapientemente mescolati, che traghetteranno il pubblico al gran finale di domani, domenica 12. Alle 18, “W DI WALTER” di Paola Nessi e Rossana Podestà sulla figura di Walter Bonatti, uomo, scalatore, compagno e viaggiatore e, alle 20.45, la serata DI GALA con la PREMIAZIONE e la PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO VINCITORE che avrà LICIA COLO’ come madrina d'eccezione. La grande famiglia di Sondrio Festival con il suo pubblico, cuore pulsate, ancora unita per un ultimo, intenso momento che suggella una settimana ricca di spunti di cui far tesoro. 

Camilla Martina U.S.F.

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