Scaramellini illustra Bertacchi a St. Moritz
Nell’ambito degli Incontri-Letteratura della Pro Grigioni italiano, patrocinati dall’Ufficio cantonale della cultura dei Grigioni, dalla Regione Maloggia e dalla Banca cantonale, il prof. Guido Scaramellini terrà a St. Moritz, a Lej Marsch, una conferenza su “Giovanni Bertacchi e la sua gente di montagna” sabato 19 settembre alle ore 11. È un omaggio che fa seguito alle celebrazioni del poeta organizzate a Chiavenna lo scorso anno in occasione del 150° anniversario della nascita, avvenuta a Chiavenna il 9 febbraio 1869. Nell’occasione il relatore, studioso di Bertacchi e animatore delle recenti celebrazioni che si sono protratte tutto l’anno a cura del Centro di studi storici valchiavennaschi, che presiede, si intratterrà in particolare sui rapporti di Bertacchi con i Grigioni.
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La presentazione da parte della Pro Grigioni Italiana
Lo scorso anno sono stati celebrati a Chiavenna i 150 anni dalla nascita del poeta Giovanni Bertacchi (1869-1942) a Chiavenna, che occupa un proprio posto nella letteratura italiana come cantore delle Alpi. Il poeta fu il primo in Italia a dedicare la poesia alle montagne della sua terra natia e alla sua gente, pubblicando nove raccolte, tutte a Milano, tranne quella giovanile uscita a Chiavenna.
Giovanni Bertacchi insegnò nei licei di Milano, prima di essere chiamato nel 1916 all’Università di Padova. Qui insegnò per vent’anni, ritirandosi volontariamente anzitempo per non dover firmare l’adesione al regime fascista.
Nelle sue opere rivivono i valori della montagna, il desiderio di tornare alla vita semplice, dura ma autentica a contatto con la natura. Non mancano le poesie dedicate alla Svizzera e in particolare alla vicina Bregaglia elvetica, dove egli scelse di ritirarsi nel 1898, dopo aver interrotto volontariamente l’insegnamento a Milano, in seguito all’insurrezione popolare che fu sedata nel sangue.
Nella conversazione con Guido Scaramellini saranno proposte alcune poesie del poeta chiavennasco, in cui meglio sono messi a fuoco i valori della vita in montagna, con qualche piacevole escursione nella sua produzione in dialetto.
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Note biografiche
Guido Scaramellini è nato a Chiavenna nel 1943, si è laureato in lettere a Milano e ha insegnato italiano e storia per 36 anni nelle scuole medie inferiori e superiori della Valchiavenna.
È tra i soci fondatori nel 1959 del Centro di studi storici valchiavennaschi, di cui è oggi presidente. Nel 1964 ha fondato a Chiavenna il C3, Centro culturale chiavennasco, di cui è stato il primo presidente. È consigliere dal 1964 dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro e dal ’94 della Società storica valtellinese. Dal 1965 al 1970 è stato presidente della Pro Chiavenna. Nell’ottobre 1976 è tra i fondatori del Centro culturale della Valchiavenna, che gestisce tuttora il cine-teatro Victoria di Chiavenna. Consigliere e delegato di Sondrio nella sezione Lombardia dell’Istituto italiano dei castelli dal 1991, con sede centrale a Castel Sant’Angelo di Roma, vice per un triennio, dal 2007 al 2017 presidente, oggi di nuovo vice per scadenza del massimo consentito dallo statuto e dal luglio 2019 proboviro nazionale.
Iscritto all’albo professionale dei pubblicisti, è direttore dell’annuario storico “Clavenna”, dal 1986 del mensile “Valchiavenna” e dal 2008 del mensile “Le vie del bene” di Morbegno.
Nel 1995 è stato insignito della medaglia d’oro “Ciavenàsch” dal Comune di Chiavenna e nel 2007 ha ottenuto il premio Carducci dal Comune di Madesimo. È stato nominato cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana nel 2008 e ufficiale nel 2010. È socio onorario del Rotary club di Colico dal 2009 e l’anno seguente ha avuto il Paul Harris Fellow.
È autore di una quarantina di libri su argomenti storici relativi alla Valchiavenna, alla Valtellina e alla Lombardia.
Ha collaborato per la parte storico-artistica alle enciclopedie “Città e paesi d’Italia” (De Agostini, 1967) e “La Lombardia paese per paese” (Bonechi, 1984-1991), alla “Guida turistica della provincia di Sondrio” (Banca Popolare di Sondrio, 1979 e 2000), a “Storia della Valtellina e Valchiavenna. Una introduzione” di Dario Benetti e Massimo Guidetti (Jaca Book, 1990 e 1999), al “Dizionario storico della Svizzera” (12 volumi, 2002-2013).
Dal 1999 collabora al quotidiano “La Provincia di Sondrio” con articoli storico-letterari.