MOLA. Scienza: 1) Cervello 2) Demenza 3) Aria, acqua, terra, fuoco

1) L'anno del cervello

Diamo inizio a questa doverosa segnalazione legata all’anno internazionale del cervello su un autore di alta qualità Edoardo Boncinelli che dovremmo tutti conoscere e iniziamo da una serie di suoi libri. Egli ha scritto 'Poema cosmogonico’ (La vita felice), 'Quel che resta dell’anima’ (Rizzoli), 'Il mondo è una mia creazione’ (Liguori), 'La vita della nostra mente’ (Laterza), 'Mi ritorno in mente’ (Tea). Fra l’altro Nel 2006 vince con il libro L'anima della tecnica nella sezione saggi il quarto Premio letterario Merck Serono. E’docente nella facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Napoli "Federico II" (oggi facoltà di Medicina della SUN). Nel 1985, proprio al CNR di Napoli, scopre, insieme ad Antonio Simeone, i geni omeotici nell'uomo, artefici della progettazione dello  sviluppo dell'organismo. È stato direttore del laboratorio di biologia molecolare dello sviluppo presso l'Istituto scientifico universitario San Raffaele e direttore di ricerca presso il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR di Milano. Fra l’altro Boncinelli è un appassionato di lingua greca e ha pubblicato nel 2008 una raccolta di lirici greci classici (da Mimnermo ad Alcmane, da Archiloco a Saffo): 365 liriche, una per ogni giorno dell'anno. Ancora da segnalare, nel 2011 il Corriere della Sera, in occasione del 150º anniversario dell'Unità d'Italia, ha incluso le scoperte di Edoardo Boncinelli tra le 10, prodotte dal genio degli scienziati italiani, da ricordare nella storia d'Italia.Al cuore si comanda“Il cuore è solo un muscolo”, ci dice Edoardo Boncinelli. “E quando batte più forte alla visione dell’amato o dell’amata è perché il cervello glielo comanda. Con buona pace di Aristotele, la cui convinzione che il cuore 'sentisse’ o 'pensasse’ è passata attraverso i secoli, tanti poeti e giunta fino a noi, sopravvivendo anche alle nostre cognizioni scientifiche”., “In particolare, le emozioni sono attivate e controllate dalla ghiandola pineale, di cui peraltro parlava già Cartesio, quella che produce la famosa 'adrenalina’”. E continua “Nozioni che abbiamo accertato da qualche secolo, anche se è soprattutto l’imaging ad averci mostrato con assoluta evidenza quale parte cerebrale sovrintende ai vari aspetti emotivi, per esempio il ruolo dell’asse ipotalamo-ipofisario”. Risonanze magnetiche, tomografie, tensori di diffusione e 3D, però, ci dicono solo un’infinitesima parte di quanto il nostro cervello contiene e 'fa’: “Il problema è che non sappiamo nemmeno cosa non conosciamo, sarebbe già un grande passo avanti”, osserva con  eccentricità Boncinelli. “Meglio concentrarci sulle cose note: la corteccia è sede della coscienza ma anche centro del sonno e della veglia, il cosiddetto 'ponte’ lo è della vigilanza. E non c’è pezzettino cerebrale che non sia attraversato da segnali elettrici: cento miliardi di neuroni con 10 mila contatti ciascuno, fa circa un milione di miliardi di sinapsi”.

Vi sono grandi studi in questo campo ed due mega-progetti, la flagship Human Brain dell’Unione Europea e l’americano Brain. Quali le prime scoperte prevedibili? “Non sappiamo ancora di preciso dove risiedono i ricordi, capirlo sarà un evento di importanza eccezionale”, conclude Boncinelli. “E poi i mutamenti d’umore, l’instabilità caratteriale: sono un mistero che conduce a quella che chiamiamo 'follia’, saperne di più avrebbe anche risvolti pratici enormi quanto i dubbi etici che si solleverebbero”. Con buona pace, stavolta, della 'vecchia’ psicologia e del tentativo di risolvere i problemi della psiche mediante la parola. Che, però, uno scienziato-letterato non può del tutto dare per perduta: “La psico-terapia manterrà sempre una sua utilità, anche perché ci consente di sentirci ascoltati, cosa che nella vita è una cosa importantissima”.

Ancora studi e ricerche nell’ambito dell’attività del C.N.R.
CARLO MOLA

Dal CNR. Demenza, quando il malato si 'nasconde'

Ancora sull’anno mondiale  dedicato al cervello. Ed ancora le benemerite iniziative e gli studi del C.N.R. Elvira De Leonibus, responsabile del Laboratorio di neuropsicofarmacologia dell’Istituto di genetica e biofisca 'Adriano Buzzati Traverso’ (Igb) del Cnr di Napoli.: ci spiega che l’allungamento della vita media ha portato, negli ultimi 50 anni, a un aumento delle malattie neurodegenerative, soprattutto del morbo di Alzheimer e di Parkinson che, nello stadio avanzato, portano allo sviluppo di demenza. “Con questa definizione si intende una condizione di disfunzione cronica e progressiva delle funzioni cerebrali, che determina un declino delle facoltà cognitive della persona”ci dice la dottoressa De Leonibus ed aggiunge “La demenza interessa dall’1 al 5% della popolazione sopra i 65 anni, con una prevalenza che raddoppia ogni quattro anni, giungendo a una percentuale di circa il 30% all’età di 80 anni”. Spesso all’inizio delle malattie neurodegenerative non ci si accorge. Esse sono rappresentate da indizi leggeri frequentemente riscontrabili anche in individui sani, e di età inferiore ai 50 anni. Non si deve perciò allarmarsi appena abbiamo qualche dimenticanza o scordiamo qualcosa. “Senz'altro no”, precisa De Leonibus. “La memoria, come le abilità visuo-spaziali e quelle cognitive, è modulata dal bagaglio genetico, dal livello d’istruzione, dai fenomeni ormonali e da fattori contingenti quali stress, depressione, stati infiammatori. Esse vanno quindi valutate nel contesto della 'persona’ e del suo normale funzionamento. Un repentino e progressivo deterioramento di queste capacità può però essere un campanello d’allarme: tuttavia, per averne la certezza, occorrono sistemi di valutazione obiettivi quali i test neuropsicologici. In tarda età per far fronte a difficoltà quali quelle della memoria si sviluppano strategie comportamentali ed emotive che costituiscono una risorsa preziosa per continuare una vita 'normale’, ma ritardano la diagnosi e il tempestivo intervento. Una valutazione neuropsicologica obiettiva consentirebbe, invece, di individuare anche minime difficoltà”.Per intendere meglio  le manifestazioni precoci che possono prevedere l’insorgenza di processi neurodegenerativi e di demenza, è il team del Laboratorio di neuropsicofarmacologia dell’Igb-Cnr che ha approfondito attraverso anche i finanziamenti dell’Alzheimer American Association, della Fondazione con il Sud e del Progetto Invecchiamento, test comportamentali su modelli murini (ossia cavie), in grado di accertare difetti  precoci e valevoli anche per gli esseri umani. “Dai nostri studi sulla malattia di Parkinson risulta che quando il grado di neurodegenerazione dei neuroni coinvolti è solo del 40%, rispetto a un soggetto normale, la patologia altera soprattutto la memoria visuo-spaziale”, conclude la ricercatrice dell’Igb-Cnr. “Di recente, poi, abbiamo sviluppato un test per lo studio della 'capacità di memoria’, espressione con cui indichiamo il numero di elementi che si possono ricordare in un breve intervallo di tempo. Una riduzione di tale capacità, che nelle persone sane è limitata a non più di 7-9 elementi, può essere il segno di uno stadio iniziale di demenza. Non bisogna però mai dimenticare le differenze individuali, per non diffondere inutili allarmismi”.
Ancora un grande passo avanti nello studio del cervello e delle malattie correlate.
CARLO MOLA

3) Aria, acqua, terra, fuoco
I quattro elementi in cornice. Da martedì 8 al 12 aprile in corso visite guidate speciali nella Galleria Corsini a Roma per gli studenti alla scoperta del nostro pianeta, con la guida di storici dell’arte, e giornalisti. Saranno i capolavori del Sei-Settecento che ci mostreranno le meraviglie della natura ed offriranno il destro per conferenze su temi ambientali ma anche scientifici.

Sarà  la Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Corsini di Roma che mostrerà attraverso i suoi dipinti esposti la possibilità di scoprire i quattro elementi della natura: aria, acqua, terra, fuoco, e poi trarre motivo di  dialogo con esperti dello ‘stato di salute’ della Terra. Il titolo dell’iniziativa è ‘Il nostro Pianeta: dentro e fuori la cornice’. La manifestazione promossa dall’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche assieme  alla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela Porro, si inserisce nel progetto educativo ‘Dentro l’arte con la scienza’ del Cnr, giunto alla terza edizione.

L’inaugurazione ha avuto luogo  l’8 aprile, con’Il cielo stellato sopra di noi’, dedicata all’osservazione della Terra dallo spazio.

Partecipanti il direttore della Galleria Corsini, Giorgio Leone, il direttore del Servizio educativo del Polo Museale Romano, Michele Di Monte, il direttore del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr, Enrico Brugnoli e il presidente della Commissione turismo, moda e relazioni internazionali e consigliere al Comune di Roma, Valentina Grippo.

I dipinti “protagonisti” sono ‘Il Trionfo di Ovidio’ di Nicolas Poussin (1594-1655) e ‘Il sogno di Giacobbe’ di Donato Creti (1671- 1749),  e daranno l’occasione per interventi di Enrico Brugnoli, direttore Dta - Cnr, Fausto Guzzetti, direttore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr, e dell’astronauta Umberto Guidoni. Moderatore Enrica Battifoglia dell’Ansa. Allettante finale una degustazione offerta dall’Istituto alberghiero ‘Pellegrino Artusi’ con i ‘Primi Tiberino’, i pasti italiani per gli astronauti in missione sulla Stazione spaziale internazionale.

Nei giorni seguenti:’Onda su onda’:’Marina in tempesta’ di Francesco Fidanza (1747-1819), ‘Tempesta di mare’ di Gaspard Dughet (1615-1675) e Francesco Allegrini (1624-1684), ‘Burrasca’ di Bonaventura Peeters (1614-1652), dedicati ad interventi su sfruttamento delle correnti per l’energia navigazione, tsunami. Interventi del Cnr a cura di Claudio Lugni e Francesco Salvatore dell’Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (Insean) e Nevio Zitellini, Istituto di scienze marine. Moderatore Emanuele Perugini, giornalista. Previsti assaggi di pesto fatto di alghe e di garum a cura di Tiziana Masullo e Angela Cuttitta dell’Istituto per l’ambiente marino costiero del Cnr; esposizione di modelli di imbarcazioni realizzati dall’Insean.

Altro argomento ‘Cera una volta nel bosco’ con le opere ‘La mosca cieca’dI Michelangelo Cerquozzi (1602-1660), ‘La lepre’ di Hans Hoffman (1530-1591/92), ‘Paesaggio con stagno di Lucas van Uden (1595-1672). Gli argomenti sono: biodiversità delle aree boscate, satelliti per prevenire gli incendi e il legno utilizzato nell’arte. Intervengono per il Cnr: Giovanni Amori, Istituto per lo studio degli ecosistemi e Rosa Lasaponara, Istituto di metodologie per l’analisi ambientale; Giorgio Leone,  direttore della Galleria Corsini.

Modera: Sandra Fiore, ufficio stampa del Cnr. Al termine il laboratorio: ‘Come si riconosce e si data un legno?’ a cura di Mauro Bernabei, Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa-Cnr) e degustazione di tisane offerte dall’Antica erboristeria romana.

‘Frate focu’:  con i dipinti ‘Incendio di un monastero’ di Jacques Callot (1592-1635), ‘Orfeo ed Euridice’ di Gaspard Dughet (1615-1675) e Francesco Allegrini (1624-1684), per parlare di prevenzione delle calamità e della casa antincendio e antisismica ‘Sofie’ con Giovanna Bochicchio (Ivalsa-Cnr), Gianluca Sotis, Servizio prevenzione e protezione Cnr, Massimo Petrassi, Presidenza del Consiglio dei Ministri. Modera: Marco Ferrazzoli, capo Ufficio stampa Cnr. Al termine dimostrazione dell’olografia digitale per vedere attraverso fumo e fiamme a cura di Massimiliano Locatelli, Istituto nazionale di ottica  del Cnr.

‘Che tempo farà?’: è l’ultima giornata, riservata ai cambiamenti climatici, con ‘Paesaggio tempestoso’ di Gaspard Dughet (1615-1675), ‘Paesaggio invernale’ di Lucas Van Uden (1595-1672), ‘Burrasca’ di Bonaventura Peeters (1614-1652). Seguiranno le relazioni del Cnr su clima, previsioni meteorologiche e il Laboratorio Piramide ai piedi dell’Everest. Interventi del Cnr: Massimiliano Pasqui, Istituto di biometeorologia Ibimet, Angela Marinoni e Antonello Provenzale, Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima.

Modera: Elisabetta Galgani,. In chiusura si assisterà in diretta alla formazione di un piccolo vortice con la ‘Tornado machine’ dell’Ibimet-Cnr. Un’occasione di primordine per i giovani e un grande stimolo culturale.
CARLO MOLA
 

Carlo Mola
Cultura e spettacoli