Torna la la prof. Maria Gabriella Martini

Anche quest’anno, la professoressa Maria Gabriella Martini, socia onoraria di Terzo Millennio-don Ugo Pedrini – la quale lavora nell’ambito del programma internazionale di collaborazione scientifico-culturale del Ministero dell’Università e della Ricerca, con area di specializzazione in filosofia della scienza, logica, teologia ed ermeneutica in relazione al rapporto parola-immagine -  terrà,  il giorno sabato  17 febbraio 2018 alle ore 14.00, nella Basilica dell’Apparizione della Madonna di Tirano una conferenza molto interessante, naturalmente  rivolta a tutti - ed in modo particolare agli accompagnatori pastorali volontari del Santuario, come XII corso di formazione.  Il  tema, che riguarda anche il Santuario di Tirano, ha come titolo L’emblema del fiammante raggiato nei Visconti e negli Sforza o il simbolo teologico del potere. Una lettura iconografica in chiave contestuale
Un breve excursus:
Il fiammante raggiato o radiante solare è, fra le imprese araldiche dei Visconti e di Ludovico Maria Sforza (detto il Moro), pressoché sconosciuta, ma da essi privilegiata in quanto rappresenta al meglio la dimensione mistico/teologica del potere da loro conseguito quali duchi di Milano e Signori della Lombardia.
Il motivo del sole raggiato, in tale contesto, equivale a un’affascinante mappa di significati, i quali, letti in filigrana, permettono l’accesso a situazioni vissute, a ideologie perseguite.
La scrittura simbolica o la chiave interpretativa della realtà è capace, infatti, di trasmettere dati, analogamente all’immagine tout court.
Se il proprium della natura umana è giungere alla conoscenza intellettiva attraverso la realtà sensibile, la metafora del radiante solare rappresenta coerentemente il mezzo utile all’elaborazione del concetto della ‘cosa’ cui allude.
E’ possibile, quindi, sostenere l’assunto secondo cui il segno grafico «suppone» - termine tecnico della logica terministica medievale - per il nome di cui è segno, e il nome, a sua volta, contiene un codice di comportamento.
Petrarca, (ideatore dell’emblema) - consapevole dell’efficacia del gioco ermeneutico della simbologia per l’immediatezza cui conduce a far conoscere («da un piccolo seme ho raccolto una messe copiosa») - doveva avere certamente presente il valore pedagogico della simbologia stessa nel progettare l’impresa viscontea trasmessa allo Sforza.
La conferenza sarà preceduta da una commemorazione dei soci defunti Dino Conforto e Felice Beltramelli.

VI ASPETTO NUMEROSI, SIA PER IL TEMA..LOCALE CHE PER LA RELATRICE DI GRANDE  LIVELLO INTERNAZIONALE!

Angelo De Michielli
(Presidente Terzo Millennio – don Ugo Pedrini)

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