XXX° della Midop. Alcune osservazioni

La Midop compie quest’anno trent’anni.
Originariamente si chiamava Mostra internazionali dei documentari sui parchi, poi nel 1992 il nome venne  aggiornato  in Sondrio-Festival , anche per fare da pendant con il festival  di Trento sulla montagna.
Un bella intuizione e un bel traguardo che ha portato a Sondrio centinaia di documentari  naturalistici tra i piu’ belli al mondo.
L’obiettivo  era triplice:
far conoscere le bellezze naturali del nostro pianeta attraverso la cinematografia e con  l’incontro dei registi e dei cultori della materia,
contribuire alla diffusione di una cultura ambientale per la salvaguardia del Creato
valorizzare l’esperienza umana  nelle aree protette
Non secondario era che Sondrio  si proponeva  quale  centro catalizzatore di questa iniziativa originale, unica al mondo,  anche per rappresentare  le bellezze naturali del proprio territorio sul quale insiste il piu’ esteso parco naturale nazionale quale quello dello Stelvio.
Non di poco conto quindi la Midop poteva esser un volano internazionale   per attrarre persone in provincia non solo durante la settimana della proiezione dei filmati e per  fare conoscere la propria realta’.
Dopo trent’anni  si puo’ dire che i primi tre obiettivi sono stati perseguiti con perseveranza ed impegno costituendo una banca dati importante di filmati naturalistici ed l’associazione AssoMidop  ha certamente contribuito a diffondere a livello locale e nelle scuole della provincia una rinnovata cultura ambientale.
Quello che pero’ e’ stato carente e non si e’ sviluppato ne l tempo è il respiro extraprovinciale , non solo internazionale ma anche regionale e nazionale della manifestazione .
Un esempio: nel 1990 la Midop godeva del patrocinio dell’IUCN_Onu  con  il suo presidente nella giuria internazionale, dell’ Unione Europea,  del Governo nazionale e di quello regionale.
Questo ci aveva consentito di partecipare come Sondrio al Congresso Mondiale sui Parchi naturali tenutosi a Caracas nel 1992 e alla settimana della Midop a Mosca l’anno successivo. Vi erano dei progetti per andare in Cina ed in Africa.
Non solo ma la manifestazione aveva raggiunto si calcolava in quegli anni, tre milioni di potenziali conoscitori attraverso i mass media.
Ecco quindi una bella macchina ma che si auspica sviluppi un po’ di piu’ le sue enormi potenziialita’.
Esca un po’ dal provincialismo in cui si e’ rinchiusa, rinnovi le partnership istituzionali  regionali, nazionali ed internazionali  per concorrere   a fare conoscere  le nostre bellezze naturali e ad attirare le persone interessate nei  nostri  territori.
Gianfranco Cucchi

Cultura e spettacoli