W Cannes 70 che se ne va!

di: Maria de falco Marotta

Viva Cannes 70 che se ne va!
Seguire un festival del cinema è stata da sempre la mia passione, ma Cannes e Venezia sono così particolari che magnetizzano l’attenzione di chiunque. Però ci sono delle grosse differenze: mentre a Cannes si impazzisce per le grandi feste e le sfilate dei divi e dive con i loro splendidi e- spesso- esagerati- vestiti, a Venezia, si svolge tutto in ovattato silenzio, per dar posto solamente ai film. Naturalmente, ciascuno ha le sue preferenze che gli lasciamo, anche se a Cannes questo anno c’era da aver paura, visto che vi erano soldati armati in ogni dove. Seguendo attentamente la presentazione del programma, alla fine i giochi erano totalmente aperti che si è capito che l’esigenza e l’intelligenza cinematografiche hanno guidato la giuria presieduta da Pedro Almodóvar visto che la Palma d'Oro del 70° Festival di Cannes è stata assegnata a Square dello svedese Ruben Östlund. Un colpo perfetto per il cineasta che partecipava per la prima volta al concorso dopo tre passaggi sulla Croisette (a Un Certain Regard con Forza maggiore nel 2014 e Involuntary nel 2008, e alla Quinzaine des réalisateurs con Play nel 2011). Ruben Östlund diventa così il secondo cineasta del suo paese a vincere la Palme d'Oro (dopo Alf Sjöberg nel 1951) con un film prodotto dalla Svezia, coprodotto dalla Germania, la Francia, la Danimarca e gli Stati Uniti. Il cinema europeo domina ampiamente il palmarès di questa edizione 2017 con il Grand Prix conquistato dall’entusiasmante 120 battements par minute  del francese Robin Campillo, il premio dell’interpretazione femminile attribuito alla tedesca Diane Kruger per la sua commovente performance in In The Fade  del suo connazionale Fatih Akin, e due ricompense andate a You Were Never Really Here  della scozzese Lynne Ramsay (prodotto dalla Francia con il Regno Unito e gli Stati Uniti) con il premio dell’interpretazione maschile per l’americano Joaquin Phoenix e il premio della sceneggiatura ex-aequo assegnato alla regista. Quest’ultimo riconoscimento è stato condiviso con i greci Yorgos Lanthimos e Efthimis Filippou per la produzione irlandeseThe Killing of a Sacred Deer  diretta da Lanthimos.
La produzione europea ha ottenuto anche il Premio della giuria attribuito a Loveless del russo Andrey Zvyagintsev (coprodotto dalla Francia, il Belgio, la Germania e la Russia).
Gli Stati Uniti si aggiudicano un secondo riconoscimento con il premio della regia assegnato a Sofia Coppola per Beguiled, mentre il Premio del 70° anniversario è andato all’australiana Nicole Kidman che era nel cast di due film in concorso (The Killing of a Sacred Deer e Beguiled).
Questo bel palmarès chiude una competizione piuttosto omogenea, in cui nessuna opera ha suscitato il consenso generale e l’entusiasmo condiviso di stampa francese e internazionale (i cui gusti talvolta divergono), ma con un gran numero di lungometraggi di ottima fattura, i cui diversi punti di vista non hanno mancato di dividere radicalmente la critica.
Da notare che, come l’anno scorso, è una regista francese ad aggiudicarsi la Caméra d'Or (che ricompensa la miglior opera prima, tra tutte le selezioni) con l’entusiasmante tragicommedia Jeune femme di Léonor Serraille (che era presentata al Certain Regard).
Infine, il futuro della settima arte sul Vecchio Continente sembra garantito giacché una menzione della competizione dei cortometraggi è andata al finlandese Teppo Airaksinen per The Ceiling (Katto).

----------  Il palmarès:
Palma d'Oro
The Square  Ruben Östlund (Svezia/Germania/Francia/Danimarca/Stati Uniti)

Grand Prix
120 battements par minute  - Robin Campillo (Francia)

Premio della regia
Sofia Coppola - The Beguiled (Stati Uniti)

Premio dell'interpretazione femminile
Diane Kruger - In The Fade  (Germania/Francia)

Premio dell'interpretazione maschile
Joaquin Phoenix - You Were Never Really Here  (Francia/Regno Unito/Stati Uniti)

Premio della miglior sceneggiatura (ex-aequo)
Yorgos Lanthimos, Efthymis Fillipou - The Killing of a Sacred Deer  (Irlanda/Regno Unito/Stati Uniti) Lynne Ramsay - You Were Never Really Here

Premio della giuria
Loveless  - Andrey Zvyagintsev (Russia/Francia/Germania/Belgio)

Premio 70° anniversario
Nicole Kidman

Caméra d'Or
Jeune femme  - Léonor Serraille (Francia)

Palma d'Oro del cortometraggio
A Gentle Night - Qiu Yang (Cina)

Menzione speciale
Katto - Teppo Airaksinen (Finlandia).

Cannes settanta si chiude con dei premi equi ai film più belli e si conferma il festival dei festival. Naturalmente, il giudizio finale, la “cassetta” spetta al pubblico che andrà a vederli.
Maria de falco Marotta

Cultura e spettacoli