A Sondrio Nona di Beethoven, Sinfonia n.15 di Shostakovic, e Quadri di un'esposizione di Musorgskij

“Ecce sacerdos magnus”. Con la sua ieratica sacralità, la drammaturgia del gesto, il raptus poietico di una costruzione sinfonica di ampio respiro, il Maestro Lorenzo Passerini si è consacrato all’Olimpo della musica, come un divo hollywoodiano osannato dagli aficionados che lo acclamano nella sua carismatica direzione orchestrale. E, dopo la monumentale, straripante onnipossanza della Nona di Beethoven, ci ha provato con altri due mostri sacri del pentagramma come l’imprevedibile Dmitrij Shostakovic con l’ostica e difficilmente etichettabile Sinfonia n. 15, e Modest Petrovic Musorgskij con i suoi sublimi “Quadri di un’esposizione” nella versione sinfonica di Maurice Ravel. Un organico giovanile di grande nerbo, l’Orchestra “Antonio  Vivaldi”, sotto la sua trascinante direzione, tra lo scoppiettio imperioso di nacchere, fruste, tamburi e woodblock, crocifissi dal roboante maglio della grancassa e dal ribollio dei timpani, nell’esplosione orgiastica dei piatti. Fiati ed archi in grande percussione e in “promenade” da gustoso passeggio ultramontano di un tramonto che invita alla malinconia, ma che assurgono compatti nel finale tellurico di un’apoteosi gloriosa, riproposta poi in un effervescente bis richiesto a gran voce dal numeroso pubblico del Teatro Sociale. Quadri d’autore narrati dal grande estro sinfonico di Musorgskij  rinvigorito da un Ravel in stato di grazia, illuminati da grazia e potenza. Tra fulgidi talenti della poderosa orchestra “Antonio Vivaldi”, il tocco di elegiaca poesia del violoncello e del violino che piangono e sussurrano, si parlano d’amore e di dolore nell’ indicibile tormento di una narrazione che gioca a rimpiattino con “i pulcini nei loro gusci” o nel crepuscolare “vecchio castello”, prima della prorompente chiusura sottolineata dall’ovazione dell’uditorio. Stagione concertistica fortunata, quella de “Gli Amici della Musica di Sondalo” che chiude in bellezza con l’ensemble cameristico “Il Sociale Ensemble” di stanza al Teatro Sociale cittadino, nato su impulso del Cid per avviare un cantiere artistico popolato da musicisti anche locali, che, diretto dal Maestro Giuliano Di Giuseppe, proporrà  l’effervescente “Carnevale degli animali” di Camille Saint-Saens e l’ineffabile favola sinfonica di Sergej Prokofiev “Pierino e il lupo” con la voce narrante del nostro Stefano Scherini. 

Nello Colombo

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