Loraine Bongiolatti... Verso il sole
Ancora una volta la Valtellina fucina di grandi artisti che si affacciano sul caleidoscopico panorama musicale italiano, con tutte le carte in regola per sfondare in un mondo irrefrenabilmente alla ricerca di nuovi veri talenti che sappiano imporsi al giro delle mode, dei nuovi stili imperanti, delle effimere folate del “mordi e fuggi” che non lascia traccia. Loraine Bongiolatti – buon sangue non mente come nipote del noto tenore valtellinese Spero Bongiolatti, che, dopo il primo decisivo innesto della vocal coach Consuelo Osringher, si è affidata alle amorevoli cure del suo mentore familiare che con lei condivide anima e corpo la passione per il canto - giovanissima, seducentemente bella, carattere da vendere, fascino latino-mediterraneo ipnotico, voce impastata di sole e tempesta, muove con baldanza i suoi primi passi nel mondo della canzone d'autore, dopo essersi già presentata al pubblico valtellinese nell'ultimo concorso canoro in Piazza Garibaldi che l'ha vista ad un passo dalla postazione più alta del podio. Il suo primo singolo è più che un inno gioioso alla vita: una botta di sferzante sensualità ed effervescente energia che sprigiona sin dalle prime note della sua “Verso il sole”, un frizzante “reggettone” dal colore esaltante della gioventù spensierata che vuole godersi la vita ad avide boccate, liberandosi da inutili orpelli, da futili stereotipi, dai vestiti che scivolano sulla pelle nuda baciata dal mare, ma soprattutto dalla “cattività” compulsiva del fanatismo spasmodico dell' iPhone e dei Social. Molto meglio un tuffo tra le mille bolle blu di un mare cristallino per inseguire pensieri persi nella nebbia, per ridere ed amare, sfuggendo alle reti della finzione, volando “Verso il sole” in un bruciante desiderio di “prendere la rincorsa con tutta la forza per nuotare nel grande mare della vita, quella vita che spaventa, ma senza paura, in acque alte”, o solo per godere del tramonto sulla battigia. Intrigante il refrain cavalcato dal ritmo contagioso di una capoeira brasileira in felice commistione con quel corroborante latino-americano dei tormentoni estivi che non ti escono più dalla testa, da cantare a squarciagola attorno ad un falò sulla spiaggia o durante un lungo viaggio verso le sospirate vacanze. Il brano, frutto della collaborazione tra Spero Bongiolatti e la nipote Loreine si è arricchito degli arrangiamenti di Franco Poggiali a Firenze. Produzione, mixaggio e mastering sono a cura della solida sottolineatura del poliedrico Alan Mesic presso lo studio SOS Recording di Sondrio. “Verso il sole”, disponibile su tutte le piattaforme digitali, è solo il trampolino di lancio di una nuova cantante nostrana che farà certamente parlare a lungo di sé. E la Valtellina ancora una volta si rivela patria putativa della grande arte, capace di sfornare sempre nuovi talenti da gettare nell'agone canoro, sicura di quell'eco mediatica che accompagna a lungo chi, “ex-grege”, si distingue, come Loraine Bongiolatti, per quel fascino latino che conquista e quella voce melodiosa che sa cantare il mondo con la leggerezza di un aquilone che s'innalza fino al sole