Sondrio. Danza a Teatro: "Terramara", vera e propria storia d’amore

Vivo successo, anche di pubblico

Coinvolgente, commovente, romantico: il primo amore non si scorda mai… questa è la vera storia coreografica dello spettacolo “Terramara” andato in scena giovedì 30 novembre al Teatro Sociale di Sondrio. La danza contemporanea ha letteralmente stregato il pubblico sondriese che ieri sera ha affollato il Teatro Sociale per lo spettacolo della compagnia Abbondanza/Bertoni, secondo appuntamento della riuscita stagione “Sondrio Danza”, a cura di Performing Danza. Uno spettacolo fortemente voluto dall'Associazione Performing Danza, fondata nel 2010 con l'intento di divulgare la cultura del balletto dalla sua direttrice artistica Stefania Curtoni che quest'anno insieme all'attrice valtellinese Diana Manea ha ideato e curato l'ambizioso progetto di portare sul palcoscenico del Teatro Sociale ballerini e compagnie di fama internazionale. Quello che abbiamo visto sul palco è stata una vera e propria storia d’amore danzata, che ha saputo raccontare da un lato il sentimento più profondo di due amanti nel loro impegno quotidiano e dall’altro la storia di un sodalizio artistico tra due grandissimi autori che rappresentano la danza contemporanea italiana.
Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, artisti italiani famosi nel mondo e una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano che affianca alla creazione di spettacoli un
percorso di formazione e di ricerca del teatro danza contemporaneo, hanno portato un pezzo di storia della danza contemporanea italiana.  Terramara, spettacolo storico della Compagnia Abbondanza/Bertoni, nasce nel 1991 e rinasce nel 2013 grazie al progetto RIC.CI/Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/ ’90 ideato da Marinella Guatterini che motiva così la sua scelta: “coglie al suo nascere la vivacità e l'impegno progettuale di una coppia, proprio in quell'anno costituitasi in compagnia, che aveva già vissuto in Italia e non solo, le stagioni dell'innovativo fermento della scena anni Ottanta. Basta ripercorrere le rispettive biografie dei due partner, che si incontrarono nel 1988, per trovare non solo una comune matrice formativa anche chez Carolyn Carlson, ma pure l'appartenenza (del solo Abbondanza) ad un gruppo nazionale cardine di quegli anni, i Sosta Palmizi. Primo vagito di un duo-compagnia che avrebbe continuato a sondare nei modi più diversi il tema del rapporto con l'altro, Terramara con i suoi echi classici bachiani e il fitto intreccio di suggestioni musicali etniche: ungheresi, indiane, rumene e siciliane, fu un exploit più che riuscito. Una meravigliosa e promettente prima prova autoriale che nell'arco di un'ora sciorinava bravura, quasi virtuosistica - a dispetto di quanti allora serbavano attenzione solo o soprattutto alla coreografia d'altri Paesi - e non certo mai fine a se stessa, bensì delicatamente tesa a rinforzare i caratteri di una "mediterraneità" tutta nostra, esemplare e oggi da riscoprire. Nato come riflessione a due sul trascorrere del tempo, sulle sue vestigia antiche e sulla complessità del legame tra due esseri di sesso opposto che s'incontrano per creare nuova vita e ricrearsi, Terramara già sfruttava tutti i significati e simboli del suo titolo. “
Egregi i ballerini Eleonora Chiocchini, danzatrice storica della compagnia nel ruolo che fu di Antonella Bertoni e Francesco Pacelli, danzatore napoletano che ha vestito i panni dell’allora coetaneo Michele Abbondanza.
Corpi vividi di energia che rispondono ai comandi della passione, ognuno degli interpreti entra ed esce dal corpo dell’altro in un’armonia di forme e spazi davvero emozionanti. “Cosa dire ancora?” - spiega Stefania Curtoni Direttrice artistica della stagione Sondrio danza - “E’ stato uno spettacolo davvero magico, che ha saputo coinvolgere ed emozionare un pubblico non solo di appassionati e cultori di questa forma d'arte ma anche di neofiti o comunque poco conoscitori della danza contemporanea e delle emozioni che sa regalare. E’ veramente fonte di orgoglio vedere l’interesse che la danza riesce a suscitare nel pubblico
valtellinese.” Performing Danza con Sefania Curtoni e Diana Manea ringraziano di cuore tutto il numeroso pubblico al quale rivolge l'invito a ritornare con lo stesso calore e partecipazione al prossimo appuntamento del 6 aprile 2018, quando andrà in scena “Cenerentola”

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