Ex poliziotto picchiato per una sigaretta: presi gli aggressori

Sono tutti diciottenni con precedenti alle spalle

Sono stati individuati e denunciati dai carabinieri i quattro giovanissimi responsabili dell’aggressione, e tentata rapina, di un ex poliziotto 53enne residente a Cosio Valtelino. I fatti risalgono a domenica sera. L'ex agente della Questura di Sondrio stava rincasando insieme alla figlia 22enne, verso le ore 22:30 è stato accerchiato dai quattro nei giardinetti pubblici della piscina comunale cittadina. I giovani gli hanno chiesto una sigaretta. Al suo diniego, però, hanno reagito con inaspettata violenza, buttandolo a terra, colpendolo con calci e cagionandogli lesioni gravi, guaribili in 20 giorni. Durante la colluttazione uno dei giovani ha anche tentato, senza riuscirci, di strappargli la catenina d’oro che l’uomo portava al collo. Gli aggressori si sono allontanati solo quando un uomo, che passava casualmente di là con un cane di grossa taglia al guinzaglio, ha minacciato di liberare l’animale contro di loro e li ha messi così in fuga. Dopo l’aggressione padre e figlia si sono rifugiati all’interno di una vicina gelateria, da cui hanno chiamato i carabinieri, che hanno provveduto subito a sentire i testimoni oculari dell’accaduto e ad acquisire le immagini delle telecamere della videosorveglianza, avviando così le indagini che hanno portato all’identificazione e al deferimento degli aggressori. “Si tratta di quattro giovanissimi, che hanno da poco compiuto i 18 anni – spiega il capitano Claudio de Leporini - due di origine straniera (F.V.G.R. e S.G., rispettivamente ecuadoregno e lettone, entrambi residenti a Milano) e due italiani della provincia di Como ( L.M. e C.M). Sono tutti già “censurati”: erano infatti già collocati presso una comunità per minori di Morbegno, su disposizione del Tribunale per i minorenni di Milano. Nel corso delle perquisizioni eseguite dai militari presso il domicilio dei quattro, da cui la sera dell’aggressione si erano allontanati senza autorizzazione, sono state rinvenute e sequestrate anche le felpe indossate dai giovani al momento dell’aggressione”. Al gruppo sono state contestate le aggravanti dell’aver agito per futili motivi (il diniego di una sigaretta), con crudeltà (per aver colpito la vittima quando era già a terra, indifesa) e approfittando delle circostanze di tempo (orario notturno) e di luogo (giardino pubblico, al momento poco frequentato).

Cronaca