Ardenno, incendia la casa. Arrestato
Stamattina il GIP del Tribunale di Sondrio ha convalidato l’arresto di Mario DELLA NAVE che la sera del 26 febbraio 2020 si è reso responsabile dell’incendio doloso di parte dell’abitazione presso la quale abitava. Il 26enne di Ardenno, dopo che nella mattinata era incorso in alcuni controlli da parte dei militari della Stazione Carabinieri di Ardenno a seguito dei quali veniva denunciato per furto di energia elettrica e segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo per il possesso di alcuni grammi di marijuana, decideva di tentare il suicidio appiccando un incendio nella propria abitazione. Dopo aver aperto la bombola di GPL e acceso la stufa, le fiamme sono divampate propagandosi velocemente nello stanzino dove aveva inizio l’incendio e nell’ officina di autoriparazioni attigua all’abitazione. L’uomo, presa coscienza di quanto stava avvenendo, scappava dall’abitazione e con il braccio ferito dalle fiamme chiedeva aiuto ai vicini di casa che immediatamente, viste le fiamme, allertavano i soccorsi. Sul posto prontamente giungevano i carabinieri del radiomobile di Sondrio ed i Vigili del Fuoco di Sondrio e Morbegno. I militari riuscivano a bloccare l’uomo che nel frattempo stava cercando di dileguarsi nel buoi della notte mentre i Vigili del Fuoco impegnavano alcune ore per lo spegnimento dell’incendio anche in considerazione del fatto che le fiamme avevo raggiunto alcuni pneumatici provocando la formazione di una fitta coltre di fumo acre. Certamente le conseguenze sarebbero state molto più gravi se non ci fosse stato il pronto intervento degli operanti che allontanavano i pneumatici ed i materiali presenti nell’officina.
I Carabinieri, temendo il precipitare degli aventi, ritenevano opportuno evacuare le abitazioni circostanti tanto che circa 15 persone, di cui tre minori, trascorrevano alcune ore di tensione fuori dalle loro abitazioni per poi far rientro solo quando la situazione era ritenuta sotto controlil responsabile dell' incendio veniva trasportato all’ Ospedale di Sondrio e sopposto alle cure necessarie per le ustioni di II e III grado riportate alla mano destra, per essere, successivamente, dimesso ed affidato ai Carabinieri. Il soggetto veniva accusato di incendio doloso e nella mattinata di ieri veniva trasportato al carcere di Sondrio in attesa delle valutazione dell’Autorità Giudiziaria che stamattina, dopo aver convalidato l’arresto, disponeva la detenzione in carcere.