Inchiesta sondriese "Fort Knox" (titoli per un valore immenso). Falsi ma per 85,2 miliardi di dollari ancora in giro

Il quotidiano “La Provincia di Sondrio nell'edizione odierna – cui rinviamo per i dettagli -, pubblica un articolo, a firma della collega Antonia Marsetti, dal titolo “Sono falsi i bond USA da 190 miliardi”. Si tratta della inchiesta condotta dalla Procura di Sondrio e dal Comandante della Guardia di Finanza di Sondrio. Entrambi avevano firmato il comunicato ufficiale a termine di una operazione complessa che aveva coinvolto molti e autorevoli soggetti fra cui la Federal Reserve e la Polizia Federale svizzera che aveva provveduto, per conto italiano, al sequestro di titoli per un valore nominale immenso.
Bond falsi dunque ma, dal giornale, ne mancano però all'appello 261 per un totale di 85,2 miliardi di dollari per cui l'interrogativo dove siano resta aperto. In secondo luogo restano aperti i fascicoli relativi ad una serie di persone indagate, nessuno valtellinese, per reati connessi.
Ripubblichiamo il comunicato ufficiale così come presentato ai lettori il 28 novembre 2017.

QUEL CHE ABBIAMO PUBBLICATO IL 28.11.2017

Una eccezionale operazione è stata oggetto della conferenza stampa di stamane a Sondrio da parte del Procuratore della Repubblica Dott. Claudio Gittardi e del Comandante provinciale della Guardia di Finanza Col. Massimo Manucci).

Tal quale il comunicato:ufficiale:
"La Guardia di Finanza di Sondrio ha proceduto all’acquisizione in sequestro di titoli obbligazionari USA – Bond e Notes emessi dalla Federal Reserve con numero seriale 1934 – per un ammontare pari a 188,3 miliardi di dollari USA e di certificati che ne attesterebbero la validità. L’attività è avvenuta a seguito di una rogatoria chiesta dalla locale Procura della Repubblica all’Autorità Giudiziaria federale elvetica.

L’operazione denominata FORT KNOX è la medesima di quella che, condotta in diverse parti del Nord Italia a fine settembre, ha consentito di sequestrare nei confronti di un sodalizio criminale ritenuto responsabile analoghi titoli per un importo consistente ma più ridotto di 1,4 miliardi di dollari USA. Considerando il valore facciale delle obbligazioni, la somma ammonta complessivamente a 189,7 miliardi di dollari USA a cui corrispondono, al cambio attuale, circa 163,6 miliardi di euro.
Si tratta di uno dei maggiori sequestri di mezzi di pagamento avvenuti in Italia e all’estero di cui si abbia conoscenza. 
Il colossale sequestro è avvenuto nell’ambito di indagini per riciclaggio su base associativa e transnazionale condotte dalla Guardia di Finanza di Sondrio sotto l’egida della locale Procura della Repubblica e che ha visto coinvolti nella consorteria criminale n. 10 indagati. Di fondamentale importanza si sono rivelate le intercettazioni telefoniche e ambientali, accurati servizi di osservazione e pedinamento e una efficace collaborazione internazionale delle Autorità elvetiche, Procura e Polizia federale.
A seguito di incontri info – operativi avvenuti nel corrente anno con gli organi di law enforcement elvetici, gli stessi hanno  fornito  determinante contributo alle indagini, procedendo ai sequestri richiesti presso un’abitazione di Horw (cantone di Lucerna) e presso una security di Embrach (cantone di Zurigo) e ad acquisire ulteriori elementi di prova nei confronti del sodalizio.  L’incontro tra la task force elvetica e quello nazionale è avvenuto successivamente presso il CCPD (Centro Cooperazione Polizia Doganale) di Chiasso ove si è proceduto al ritiro dei titoli.
Il dominus dell’associazione si è rivelato un cittadino serbo con forti interessi in Svizzera e  indicato dai sodali come “il generale serbo” che, non potendo figurare in prima persona,  ha affidato la custodia dei titoli a prestanomi vari. Oltre a procacciare potenziali acquirenti, le “teste di legno” si sono adoperate per schermare la reale titolarità delle obbligazioni, creando una documentazione in cui non figura il nome del “titolare effettivo” bensì quello dell’”interposto”. Avvalendosi della fattiva collaborazione di un avvocato, i sodali hanno giustificato il possesso dei titoli con false attestazioni nelle quali si dichiara che i predetti sono pervenuti in eredità da persone già defunte e peraltro in noti centri off shore.
Il monitoraggio delle trattative del sodalizio ha permesso di rilevare che tali obbligazioni hanno destato l’attenzione di soggetti legati alla criminalità e professionisti del settore finanziario. Pienamente consapevoli della natura, origine e tipologia dell’oggetto delle negoziazioni, un direttore di una filiale bancaria coadiuvato da un consulente finanziario ha più volte proposto ai membri dell’organizzazione di capitalizzare i citati titoli in programmi di investimento in modo da utilizzarli come collaterals (vincoli di garanzia) per l’apertura di linee di credito.
Al di là degli esiti processuali dell’indagine, la Procura della Repubblica e Guardia di Finanza di Sondrio nonché i rispettivi collaterali elvetici hanno operato in sinergia e fornito un determinante contributo a tutela del regolare funzionamento e integrità del sistema finanziario ed economico internazionale che sarebbe stato concretamente compromesso se i flussi di capitale illeciti ivi immessi non fossero stati neutralizzati col “mega sequestro”.

IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA                 IL COMANDANTE PROVINCIALE
             (Dott. Claudio Gittardi)                            (Col. Massimo Manucci)

Cronaca