IL Progetto la Melagrana - rete diffusa dell'abitare sociale in provincia

“In questi momenti di grande cambiamento è utile e doveroso prepararsi a dare le giuste risposte: con un partner fondamentale quale Fondazione Cariplo e attraverso una rete di soggetti che esprime al meglio il senso di cooperazione questa sera diamo valore e spazio al progetto La Melagrana. Questo perché come amministratori auspichiamo che ci siano sempre fondi per l'edilizia popolare, ma gli enti locali devono capire le esigenze e dare nuove risposte” dichiara Alcide Molteni, Sindaco di Sondrio, durante la presentazione del progetto La Melagrana - Rete diffusa dell'abitare sociale in Provincia di Sondrio.
La Melagrana è un progetto che nasce con l'obiettivo di mettere a disposizione abitazioni, ma anche di offrire percorsi di reinserimento e autonomia così che la persona accolta ritrovi speranza e fiducia, relazioni sane e senso di appartenenza in una comunità che la accoglie e la sostiene.
“Abbiamo presentato il progetto a Fondazione Cariplo che ha avuto esito positivo: l'obiettivo è realizzare un sistema territoriale dell'abitare sociale in grado di affrontare l’emergenza abitativa temporanea su tre dei cinque distretti della Provincia di Sondrio, attivando e potenziando, laddove esistenti, le offerte di housing sociale” dichiara Clemente Dell'Anna, direttore della Cooperativa Nisida di Chiavenna, capofila del progetto.
Punto fondamentale dell'iniziativa è: “La sensibilizzazione, considerata una delle azioni specifiche e innovative del progetto stesso. Questo perché La Melagrana, non solo deve saper accogliere, ma anche coinvolgere e attivare la cittadinanza; saper costruire delle reti di vicinanza e di cooperazione è fondamentale per non vanificare il progetto” spiega Monia Copes, Cooperativa Apanthesis.
“Il punto di partenza del progetto sono stati i dati: nel 2012 era infatti emerso che nel distretto di Sondrio 500-600 individui vivevano al di sotto di uno standard di vita accettabile e che c'erano circa 400 famiglie alla ricerca di un'abitazione con un canone sostenibile. Altro dato allarmante era l'aumento vertiginoso degli sfratti. Questo progetto nasce da quei dati concreti, oggi confermati se non purtroppo in aumento, e da riflessioni condivise con i Sindaci del territorio” spiega Luca Verri, Responsabile Servizio Politiche Giovanili e Sociali del Comune di Sondrio.

IL PROGETTO
Il progetto, nel concreto, prevede il potenziamento del servizio di housing sociale in Valchiavenna e nel territorio di Morbegno, e l’attivazione del nuovo servizio nel distretto di Sondrio attraverso la ristrutturazione e la realizzazione di 13 nuovi alloggi per l’autonomia e l’inclusione sociale per un totale di circa 70 nuovi posti, così distribuiti:
realizzazione del servizio di housing sociale nell’ambito territoriale di Sondrio attraverso la ristrutturazione di 5 appartamenti nel Comune di Sondrio e uno nel Comune di Tresivio, a cui aggiungere 2 appartamenti già pronti che il Comune di Sondrio metterà a disposizione per il nuovo servizio di housing sociale a seguito del cambio di destinazione d’uso;
ampliamento dei servizi nel territorio di Morbegno (SO) con la ristrutturazione di 3 alloggi, uno nel Comune di Morbegno e due nel Comune di Traona, che vanno a integrare l’attuale offerta di 5 appartamenti presso Casa di Lidia, sempre a Morbegno, dove è possibile ospitare fino a 13 persone, e l’appartamento nella frazione San Bello del Comune di Civo dove si accolgono 8 persone;
ampliamento del servizio in Valchiavenna con la realizzazione di 2 unità abitative nel Comune di Verceia (SO), che unite alle 3 esistenti nel Comune di Chiavenna presso la Residenza Integrata “Il Deserto”, porteranno a 5 gli alloggi disponibili.

A chi sono dedicati gli appartamenti? A persone e famiglie che hanno subito uno sfratto e che non hanno risorse per accedere al mercato privato; persone singole che potranno convivere, all'interno di questi appartamenti, con altre persone che hanno problemi simili e che saranno accompagnate verso l'autonomia; persone che escono da un percorso difficile, come gli ex detenuti, e che non hanno legami e contatti sul territorio.
L'accoglienza però non è solo una questione di casa: il progetto prevede anche un percorso di formazione per gli operatori impegnati nella definizione di un comune modello operativo e nella gestione delle accoglienze e saranno promossi percorsi di sensibilizzazione della comunità locale attraverso convegni e incontri pubblici sul tema delle accoglienze e dell’abitare sociale.
“È una grande occasione per il nostro territorio: nascono nuovi appartamenti a disposizione delle persone e si apre un confronto e un dialogo intorno a questa problematica” conclude Luca Verri.
La Melagrana è un progetto di 350 mila euro, dei quali 200 mila circa sono già stati assegnati da Fondazione Cariplo.

Cronaca