64° TROFEO VANONI: SA VALCHIESE SOGNA, MA LA FRANCIA VINCE ANCORA
Forti del 3° posto dello scorso anno e dell’argento ai campionati italiani a staffetta, i ragazzi dell’SA Valchiese partono subito a tutta con Alberto Vender che domina nettamente la sua frazione e si porta a casa il miglior tempo di giornata (29’00”) dopo aver scollinato in 19’56” già in fuga. Nella prima tornata il vincitore della WMRA World Cup Henri Aymonod scollina al GPM in seconda posizione, ma in discesa viene ripreso dallo sloveno Timotej Becan (il migliore del Vanoni 2020) e dal recordman del percorso Alex Baldaccini, mentre Alexandre Fine naviga in quinta posizione. In seconda frazione Luca Merli ha un bel vantaggio da gestire, ma il francese Sylvain Chacard lo riduce man mano, portandolo da 45” al Dosso, a 15” ai Bellini. Al cambio i ragazzi di Ennio Colò sono ancora in testa, ma al Tempietto il sogno di Marco Filosi e di compagni di squadra naufraga a causa di un debordante Klein Theodore che nonostante sia al suo primo Vanoni al Dosso alto ha già staccato di 15” il Valchiese, distacco che sale a 40” al GPM in Arzo. Ma Filosi dà fondo a tutte le sue energie e doti di discesista e nel dowhill riduce a 20” lo svantaggio. In via Vanoni per i transalpini è la settima vittoria, dopo quelle del 2010, 2014, 2015, 2016, 2018 e 2020, con il crono finale di 1h30’02”. L’SA Valchiese è d’argento in 1h30’14”, a soli 12 secondi, con Luca Merli (30’27”) che è il migliore Under 23 e riceve il premio in memoria di Felice Bottani e il più veloce discesista, suo il Trofeo Morbegno Città Alpina in 8”56”. Sorpresa di giornata con un terzo posto che vale la carriera intera per i Falchi Lecco che con il solido terzetto composto da Luca Del Pero, Daniel Antonioli e Lorenzo Beltrami agguanta il terzo posto in 1h 32’11”. Quarta la Slovenia che dopo le scintille iniziale di Timotej Becan ha consolidato la posizione con Miran Cvet e Klemen Spanring (1h32’42”). A completare la top five la Recastello Radici Group in 1h33’18” (Cagnati, Brasi, Ruga). Nella top ten 5 staffette italiane (oltre a quelle già citate l’US Malonno capitanata da Emanuele Manzi e il GS Orobie di Baldaccini) e 5 straniere (oltre ai francesi, Gran Bretagna – Cumbria del campione del mondo ed europeo juniores Joseph Dugdale, la Polonia e la Scozia).
“Ce l’abbiamo messa tutta, ma non è bastato – la dichiarazione dei ragazzi di Ennio Colò alle premiazioni – terzi l’anno scorso, secondi quest’anno, l’anno prossimo chissà….”. Al settimo cielo i francesi di coach Jean Claude Louison che racconta “E’ sempre un piacere venire a correre al Trofeo Vanoni, anche per il legame di amicizia che abbiamo costruito in tanti anni. Quest’anno ho schierato una squadra giovane, si sono comportati bene e fatto dei buoni tempi. Abbiamo vinto di poco ma siamo felicissimi”. Ai Francesi anche lo speciale Memorial Gianpietro Bottà di cui ricordiamo commossi le parole incise sulla porta della Via Priula:”A Morbegno nessuno è estraneo, l’unico estranero è l’amico che non abbiamo ancora conosciuto”.
La ricca premiazione del Trofeo Vanoni ha riservato spazio anche alle categorie master: il Trofeo Cirillo Luzzi a.m. è andato all’US Malonno, mentre nei master A si sono imposti i britannici Roberts Matthew, Gray Karl e Ben Mounsey (Sportshoes.com). Nella speciale classifica dei diavoli rossi più veloci (i migliori della società organizzatrice GS CSI Morbegno) capitan Marco Leoni (32’22”) riceve il premio artistico in ricordo di Luigi Ronconi e Diego Corti, due dei soci fondatori del sodalizio.
Se la conferenza stampa si è svolta in un luogo scenografico e simbolico come il Tempietto di Morbegno, non di meno è stata la cerimonia delle premiazioni nel Chiostro sud del Complesso S. Antonio. Dopo una weekend aperto dalla Deposizione della Corona d’alloro al Monumento ai Caduti e dalla Messa nella Chiesa di S. Giovanni Battista, si è ancora una volta consolidato il legame con la storia e la tradizione. Sul percorso, grazie anche alla bella giornata di sole, il pubblico delle grandi occasioni ha sostenuto con un tifo da stadio tra urla e campanacci i concorrenti dal primo all’ultimo. “Anche quest’anno è stato un grande Trofeo Vanoni – le parole del presidente del GS CSI Morbegno Giovanni Ruffoni – grazie a tutti coloro che hanno contributo a questo successo”.
Foto: Roberto Ganassa e Giacomo Meneghello
Cristina Speziale