Chiuso il ponte. La gente mormora (e l'ex-marciapiede)
Chiusura giustificata del ponte Marcora, quello tra le Vie Mazzini e Adua, e subito, come scontato, ecco le polemiche. Un crocchio di persone davanti al parcheggio del Centro Sportivo in Via Parolo, che stranamente risente anch'essa della chiusura. Ce ne sono per tutti
Alcune osservazioni.
- La prima riguarda la Vigilanza urbana che tutti le soluzioni le ha studiate, in particolare quella di lasciare al traffico una corsia con i lavori sull'altra. Gira e rigira l'unica soluzione è quella adottata. Sbagliato criticare.
- La seconda i disagi. Al riguardo si sono sentite critiche di vario tipo. In particolare “proprio in questo periodo?”. Una osservazione che però ci sarebbe stata qualsiasi fosse la data dei lavori... Più comprensibili invece le lamentele riferite alle attività commerciali e, in parte, direzionali. Nel solo tratto di Via Mazzini sino al semaforo sono una decina le attività commerciali, fra cui un ristorante, un bar-tabacchi-edicola, un bar più uno in zona adiacente. C'è la sede provinciale di un sindacato, ci sono studi professionali, attività artigianali, servizi.
- La terza è quella fondata. Il ponte non è quello sull'Adda. Si tratta di 30 metri in tutto – facciamo 40 con le imposte – per una sezione di circa 7 metri. 5 giorni per fare il lavoro? Ma se toccasse al ponte sull'Adda, facendo le proporzioni, si dice, dovrebbe restare chiuso sei mesi! Questa argomentazione una sua efficacia sembra averla. A chi non è competente in materia 5 giorni appaiono decisamente troppi. Noi non sposiamo questa tesi, condivisa da tutti di quel crocchio di cui si diceva dianzi ma chiediamo due cose.
Domande
Innanzitutto è proprio necessario tutto questo tempo?
In secondo luogo perchè, come si è soliti fare in queste circostanze, non si lavora anche di notte o comunque almeno una quindicina di ore al giorno?
Sul piatto della bilancia il Comune deve infatti considerare i disagi e anche i danni sotto il profilo economico.
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E ricordiamoil marciapiede.pozzanghera
Tarda mattinata di qualche giorno fa. Sulla destra, in direzione ord, un ciclista. A fianco in fase di sorpasso, a regola, un furgone abbastanza grande che quindi arriva quasi nella mezzeria della strada. Nell'altra corsia arriva un TIR. Deve essere straniero perchè si tratta di un camion e rimorchio, alti e coperti da teli, di un tipo che qui da noi non si è soliti vedere. Il camion, pure lui a regola, arriva quasi alla mezzeria della strada. In direzione sud c'è una signora anziana in carrozzella con una badante. Il camion quasi le sfiora spaventando le due donne. Che ci facevano in strada? Erano in strada perchè il marciapiede è in uno stato che non consente il passaggio a carrozzette, passeggini e simili. La gente in zona ha persino, rassegnata, smesso di protestare. Non serve. Questo marciapiede non è mica quello dell'incrocio fra il Lungo Mallero e Via Trento, no?
Ci hanno detto di scriverne. L'abbiamo fatto più volte e abbiamo smesso di farlo, ma un cenno pensando all'episodio di cui sopra lo dobbiamo pur fare. Non è più una semplice richiesta di intervento come tante necessità. C'è anche il disagio per la discesa dai bus scolastici e di quelli turistici, discesa che finisce proprio, se piove, nell'ex marciapiede oggi pozzanghera nella quale si riflettono gli abitati circostanti. E' molto peggio. E' questione di sicurezza. A ognuno comunque il suo mestiere. Noi segnaliamo. Gli uffici comunali, cui peraltro compete la responsabilità in materia vedano se le cose stanno come le abbiamo raccontate oppure no. Diamo comunque due indirizzi di precedenti nostre note con relative foto:
Red