Gira l'orso nelle nostre Prealpi

Tragica presenza. Gli ovini piangono. Gli animalisti se ne fregano del loro dolore

Il comunicato della Provincia:
Nei giorni scorsi, a partire circa dall’11 giugno, è stata riscontrata la presenza di un
orso in provincia di Sondrio, sul versante valtellinese sotto il Mortirolo, nella fascia di
comuni compresa tra Tirano e Grosio. L’orso potrebbe essere lo stesso esemplare
arrivato in Valcamonica nella primavera 2020, dove sono state riscontrate, tra marzo
e maggio, alcune predazioni di ovini nelle valli bresciane del Parco nazionale dello
Stelvio, quindi a breve distanza.
Nel versante valtellinese del Mortirolo, dove l’orso è presente nelle ultime settimane,
sono stati accertati ad oggi quattro eventi di predazione a carico di ovini; in tutti i
casi le pecore erano custodite in recinti costituiti da rete metallica, ma non
elettrificata, e l’orso ha potuto così entrare senza difficoltà e predare gli animali. In
alcuni casi la predazione ha riguardato un certo numero di animali, cosa che
purtroppo può accadere quando, in uno spazio relativamente ristretto, il carnivoro
vede le pecore spaventate e agitate, e presenta quindi un incremento di aggressività
che lo porta a uccidere più del necessario.
In seguito agli eventi di danni sono stati subito effettuati sopralluoghi da parte degli
Agenti del Corpo di Polizia Provinciale e del Corpo Forestale dello Stato, in
collaborazione con i veterinari dell’ATS, al fine di accertare l’effettiva entità dei
danni. Nel corso di questi sopralluoghi sono stati raccolti anche campioni di pelo, sui
quali verrà effettuata un’apposita analisi genetica per definire l’esatta identità
dell’animale. Anche in questo caso, come finora sempre accaduto con gli orsi arrivati
in Valtellina dal 2007 in poi, si ritiene che si tratti di un maschio, forse sub-adulto,
nato in Trentino.

E’ importante precisare che tutti i danni effettuati dall’orso vengono rimborsati
mediante una polizza assicurativa di Regione Lombardia; al riguardo la Provincia sta
lavorando per completare le pratiche relative all’accertamento danni, che verranno
consegnate ai danneggiati e permetteranno loro di ottenere un rimborso completo.
La Provincia ha inoltre già fornito ad alcuni allevatori una recinzione elettrificata, che
è l’unico sistema efficace per prevenire i danni, e tutelare in modo sicuro le greggi di
ovicaprini e gli apiari. Al fine di evitare ulteriori danni si suggerisce quindi a tutti gli
allevatori della zona di mettere in atto questo sistema (recinzione elettrificata con
almeno 4 o 5 fili), o in alternativa di custodire gli animali in stalla di notte.

E’ utile però ribadire che l’orso non è un animale pericoloso per l’uomo; in genere ha
abitudini prevalentemente notturne, è diffidente e difficile da incontrare, come
dimostra anche il fatto che finora non si siano finora registrati avvistamenti di questo
esemplare.
La presenza dell’orso, per quanto possa incutere timore e preoccupazione nella
popolazione, è in generale un segnale positivo e indica che l’ambiente in provincia di
Sondrio presenta un ottimo grado di naturalità; inoltre, poiché la vicina popolazione
trentina continua a crescere, è evidente che in futuro si verificheranno anche altri
arrivi di individui in spostamento. Peraltro non tutti gli orsi predano animali domestici,
anzi nella maggior parte dei casi l’orso si nutre di quanto trova in natura; talora,
come si è visto, può però accadere che l’orso sia attratto dalla presenza di pecore o
arnie, non protette da recinzione elettrificata, e quindi per lui facili da predare.

COSA FARE SE SI INCONTRA L’ORSO?
L’orso si comporta solitamente in modo schivo e timoroso e, come la gran parte
degli animali selvatici, preferisce evitare l’uomo. Solitamente non attacca, se non in
situazioni in cui si sente in pericolo. Bastano dunque poche semplici norme di
comportamento per ridurre al minimo i già di per sé improbabili rischi di
aggressione. Se dovesse capitare di incontrare l’orso, è bene stare calmi e non
allarmare l’orso gridando o facendo movimenti bruschi, ma evidenziare la propria
presenza, ad esempio parlando ad alta voce. E’ preferibile non avvicinarsi e non
spaventarlo; dopo poco tempo l’orso dovrebbe allontanarsi spontaneamente.
Se l’orso si alza in piedi e annusa è solo per identificare meglio ciò che lo circonda,
non è un segno di aggressività!
Se, pur avendo fatto notare la propria presenza l’orso non si allontana
spontaneamente, tornare indietro lentamente, non correre. La corsa può indurre un
inseguimento, come succede spesso con i cani.

COSA FARE SE SI RISCONTRANO DANNI DELL’ORSO?
Se si accerta un danno ad animali domestici o ad arnie, è necessario chiamare
immediatamente le forze dell’ordine, che avviseranno il personale incaricato
dell’eventuale sopralluogo e accertamento e della redazione del verbale. E’ molto
importante gli animali predati non vengano spostati o manipolati, per poter accertare
con precisione la causa della morte, evitando inoltre di calpestare la zona e
confondere così eventuali tracce. Come già sopra descritto, i danni a cose e animali
verranno rimborsati completamente, mediante la polizza assicurativa di Regione
Lombardia.
In seguito alla predazione è fondamentale proteggere adeguatamente gli animali
rimasti perché l’orso potrebbe tornare a cercare altro cibo: si raccomanda quindi,
come già accennato, l’uso della recinzione elettrificata.

Servizio Caccia, Pesca e Strutture Agrarie della Provincia di Sondrio

Cronaca