Sondrio: 1) violenza alla rotonda - 2) Due arrestate per furti

Bega per futili motivi di precedenze. Un denunciato a piede libero - E due donne facevano scorta di vestiti

1) Sondrio, violenza alla rotonda
Un grave episodio di violenza, scaturito da futili motivi inerenti la circolazione stradale,  è avvenuto nella mattinata di mercoledì 23 ottobre in città di Sondrio. Verso le h. 9.00 un furgone, condotto da un soggetto di nazionalità marocchina (B.E.H di anni 52 residente a Colico) percorreva la via Dello Stadio in direzione centro città. Giunto all’altezza dell’intersezione con P.le Fojanini la sua traiettoria veniva intersecata da una Fiat Panda, condotta da M.V. di anni 77 residente nel capoluogo, che si immetteva sulla Via dello Stadio davanti al furgone. Il conducente dell’autocarro, evidentemente infastidito dalla manovra, iniziava a tallonare da vicino l’autoveicolo azionando clacson e fari e tentando di superarlo senza peraltro riuscirvi data la presenza di consistente flussi di traffico in senso di marcia opposto. Il conducente della Panda arrivava infine in corrispondenza della rotatoria ove era costretto a fermarsi causa presenza di altri veicoli in attesa di impegnare l’intersezione. A questo punto B.E.H. scendeva dal furgone e si avvicinava al conducente della Panda per protestare, e fra i due si accendeva un litigio di natura esclusivamente verbale che durava pochi istanti, dopo di che B.E.H. risaliva sul suo furgone. Il conducente della Panda, evidentemente risentito per le espressioni poco lusinghiere pronunciate al suo indirizzo, scendeva a sua volta dal veicolo e si avvicinava allo sportello lato guida del furgone il cui conducente, in un impeto d’ira, spintonava violentemente M.V. facendolo ruzzolare a terra sulla corsia di marcia opposta, sulla quale provvidenzialmente in quel momento non transitavano veicoli. B.E.H., senza preoccuparsi delle sorti del malcapitato, saliva immediatamente a bordo e si allontanava velocemente in direzione di via Adua. M.V. veniva immediatamente soccorso da un soggetto lì presente che annotava alcuni numeri della targa del furgone. M.V, sanguinante e con evidenti ecchimosi sul volto, aveva la forza di recarsi immediatamente al Comando della Polizia Locale ove gli agenti facevano pervenire l’ambulanza che trasportava l’uomo al Pronto Soccorso ove i medici rilasciavano successivamente un referto con relativa prognosi. Immediatamente gli Agenti della P.L., sulla scorta del racconto dell’uomo e grazie al contributo determinante della telecamera di videosorveglianza presente in zona (che ha ripreso fortunatamente tutta la scena) davano il via alle indagini che conducevano in brevissimo tempo, attraverso controlli incrociati dei dati raccolti, alla identificazione del soggetto, che si era dato alla fuga precipitosa sulle strade cittadine rischiando peraltro di provocare un grave incidente stradale sulla via Aldo Moro all’altezza del 7° Ponte. Contattato al cellulare, l’uomo veniva invitato a recarsi immediatamente presso gli uffici della Polizia Locale ove, dopo aver spontaneamente reso la propria versione dei fatti, veniva denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni personali aggravate oltre alla contestazione di violazioni di carattere amministrativo. Le indagini della Polizia Locale continuano per far luce sul grave episodio che solo per puro caso si è risolto senza ulteriori conseguenze.      (Dal Comandate della P.L. di Sondrio  Comm. Capo dott. Bradanini Mauro)
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2) Rubano in due negozi, arrestate
Un comunicato della Polizia su due arresti:
Giovedì 24 ottobre personale della Squadra Volante congiuntamente a personale della Radiomobile dei Carabinieri di Sondrio, intervenivano presso due esercizi commerciali del capoluogo, a seguito di una segnalazione di furto perpetrato da due dionne di nazionalità marocchina.
Le stesse, rintracciate poco dopo nelle vicinanze, risultavano gravate da precedenti specifici per furto, quindi le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di rinvenire un considerevole quantitativo di capi di abbigliamento provvisto di etichette e di numerosi prodotti di cosmesi, pertanto dichiarate in arresto in flagranza di reato per i reati di furto e ricettazione.
Su disposizione della Locale Autorità Giudiziaria, una delle due veniva associata presso la Casa circondariale – Sezione femminile di Como, mentre l'altra veniva sottoposta alla misura degli arresti domiciliari.

 

 

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