La festa natalizia dell'Unione sportiva Talamonese a Gerola Alta
Nella domenica a Gerola alta si teneva la festa natalizia dell'Unione sportiva Talamonese Ospite anche la Sc Dongo, quando un episodio brutto fa nascere amicizie e solidarietà
GEROLA Sondrio Una festa di sport, un incontro tra paesi, società sportive, famiglie, ragazzi, con campioni, ospiti di pregio, nuovi amici. La festa natalizia dell'Unione sportiva Talamonese che si è tenuta domenica a Gerola Alta, nel locale palazzetto ha richiamato nella valle alpina che sovrasta Morbegno e coinvolto in un grande raduno conviviale 460 persone. La giornata, attesissima dalla società guidata dal presidente Italo Riva, impegnata a celebrare il lavoro dell'anno, i meriti sportivi, era ancora più partecipata ed emotivamente vibrante, dato che si voleva, insieme agli ospiti della Sc Dongo, arrivati come team in otto dal lago, dissipare le brutte ombre di un episodio spiacevole. Condannato da tutti. L'episodio è recente, c'erano stati degli insulti portati da uno spettatore ad un giocatore dello Sport club Dongo durante un incontro di under 18 giocato a Talamona. Insulti razzisti. Un uomo solo aveva preso di mira un giovane giocatore ospite. Poi il pubblico stesso aveva allontanato dal campo il responsabile della aggressione verbale. C'era stata una presa di posizione immediata dei padroni di casa talamonesi, il presidente dell'Us Italo Riva era sceso in campo al termine dell'incontro a esprimere di persona vicinanza e amicizia.
Quindi domenica anche un passaggio ulteriore nella elaborazione di questo episodio che ha offeso Dongo e mobilitato Talamona. L'invito alla festa esteso alla squadra altolariana, il pranzo valtellinese consumato assieme, i discorsi dei dirigenti a chiarire la volontà di superare ogni equivoco. «Perché da noi – ha affermato l'assessore allo Sport del Comune di Talamona Cesare Mazzanti, che è anche dirigente dell'Us Talamonese – spazio per certi episodi non ce n'è. L'incidente increscioso che ha colpito Dongo ci ha visto vittime a nostra volta, certamente parte lesa. La persona che era sugli spalti e che si è macchiata di comportamenti così incivili – ha aggiunto Mazzanti – non è neanche un nostro tifoso. Si tratta di persona che viene sporadicamente a seguire qualche partita, una figura isolata. Noi – ha sottolineato – siamo intervenuti subito, abbiamo portato la nostra solidarietà al giovane insultato, preso subito distanza da un episodio mai accaduto prima e che condanniamo fermamente. E abbiamo voluto che gli amici di Dongo fossero presenti in questa festa di Natale, in un momento in cui ancor di più si portano avanti principi di eguaglianza, fratellanza e bene. Gli stessi obiettivi societari primari del Comune di Talamona che promuove per la crescita dei nostri ragazzi l'integrazione, la condivisione, il gioco».
Tutta la Talamonese guidata dal presidente ed ex sindaco del paese Italo Riva ha sollecitato una riflessione ampia e dai toni sicuri su questi principi. Alla festa dell'Us partecipavano campioni di livello internazionale come Veronica Bertolini, una delle grandi interpreti azzurre e italiane della Ginnastica ritmica, c'era il sindaco di Gerola Alta Rosalba Acquistapace, c'erano decine di volontari dei vari paesi. Le prelibatezze della cucina valtellinese di montagna, tanti regali per i presenti. E non mancava Daniele Croce, delegato provinciale sondriese della Fgci, Federazione italiana Gioco calcio e Lega nazionale Dilettanti. «Ogni chiarimento che si doveva dare è stato dato – ha affermato il portavoce del mondo calcistico valtellinese – andiamo a condannare un atto ignobile che è stato un caso isolato, episodio che va censurato con forza sotto ogni aspetto e che nulla a a che vedere con lo sport, la
società e la comunità di Talamona. Ambiente cheha dato tanto al mondo del calcio sfornando campioni e uomini di valore e di principi. Oggi le due società sportive sono qui insieme, c'è stato un invito, è stato accettato, c'è un bellissimo clima, realizzeremo nuove iniziative federali di riflessione su questi temi e per sancire ancora di più l'amicizia tra le due società».
Ufficio stampa Ecomuseo Valgerola