Lussuoso yacht russo di un amico di Putin bloccato in porto a Narvik

Fermo a 200 km a nord del circolo polare artico senza carburante perchè i norvegesi si rifiutano di fornirglielo

Se non scorressero troppo lacrime per i bambini che stanno morendo in Ucraina, accompagnati dal dolore delle mamme e dei papà che si trovano a combattere un nemico disumano, ci sarebbe quasi da sorridere nel leggere quello che hanno fatto i norvegesi contro un oligarca russo. In poche parole tutti/e si sono rifiutati di rifornire di carburante lo yacht dell’oligarca russo, dicendo: “Possono remare o alzare le vele “A Narvik, in Norvegia, c’è un’imbarcazione enorme e lussuosa ferma al porto: non ha la benzina per ripartire. Sembra una notizia incredibile, ma si tratta dello yacht di 68 metri di uno degli oligarchi russi. La gente del posto non ha nessuna intenzione di vendere il carburante all’uomo, che resta fermo nelle acque norvegesi. I cittadini attorno al porto hanno detto al capitano e a quanti vanno lì per controllare se è vero una simile cosa: “Siamo pienamente consapevoli di ciò che sta accadendo in Ucraina. Perché dovremmo aiutarli? Possono remare fino a casa o alzare le vele”. La risposta del capitano dello yacht: “Il proprietario non è nell’elenco delle sanzioni e l’equipaggio non è russo, vogliamo solo andare a casa”. L’imbarcazione è di Vladimir Strzhalkovsky, ex agente del KGB e amico di Putin di lunga data.
Cos’è successo al porto
Quando il capitano dello yacht ha attraccato al porto norvegese e ha provato a fare rifornimento di benzina, gli abitanti del posto lo hanno rimandato indietro, rifiutando di vendergli il carburante. E così il Ragnar, la mega imbarcazione di lusso dell’oligarca, lunga ben 68 metri, è rimasta “a secco” e bloccata a Narvik, nella Norvegia settentrionale. Rob Lankester è il capitano della nave, dichiara di essere un ex Royal Marine britannico e accusa le autorità norvegesi di discriminazione. Secondo quanto specificato dall’uomo, oltretutto, l’oligarca non è nell’elenco delle sanzioni e non è di nazionalità russa, come nemmeno i 15 uomini del suo equipaggio. Anche l’imbarcazione stessa non è russa, ma registrata a Malta. Il capitano si lamenta, loro vogliono “solo” poter rientrare a casa, ma al momento nessuno li ascolta e sono fermi, rimasti “a piedi”, col serbatoio vuoto. Lankester accusa la Norvegia, è stata pubblicata una denuncia scritta lo scorso 15 marzo alle autorità, in cui si leggeva: “Questo yacht e il suo ultimo proprietario effettivo non sono presenti nell’elenco delle sanzioni europee o britanniche, quindi riteniamo che la discriminazione nei nostri confronti sia estremamente ingiusta”. Ma i norvegesi dichiarano: “Non vogliamo contribuire all’economia russa”. Lo yacht è senza alcun dubbio una delle imbarcazioni più lussuose al mondo, di grandissime dimensioni e, secondo la stampa locale, salita a bordo, “trasuda artigianato esclusivo”. Ma su questo non avevamo alcun dubbio. È attrezzata anche per le esplorazioni polari, dotata di una particolare e unica tecnologia rompighiaccio. All’interno ci sono elicotteri, terrazze solarium, spa, palestra, piscina, moto d’acqua, motoslitte e attrezzature da snowboard e sci. Il valore dell’imbarcazione è di carica 69 milioni di euro. Come uscirà dal porto? Chiedetelo a Putin, dicono i cari norvegesi!

 

Maria de falco Marotta
Cronaca