Convegno sulla lotta biologica contro cimice e Drosophila
Sono positivi e incoraggianti i primi risultati che arrivano sia a livello nazionale che in Trentino dal programma di lotta biologica classica basato sull'uso di insetti per contrastare in modo sostenibile, riducendo l’uso dei fitofarmaci, la cimice asiatica e la Drosophila suzukii, due importanti emergenze fitosanitarie che preoccupano da alcuni anni il mondo agricolo.
Da un lato, i lanci durati tre anni delle vespine samurai contro la cimice che hanno visto la FEM in prima linea anche con campagne di raccolta dell’insetto con il coinvolgimento dei cittadini, e dall'altro, il rilascio negli ultimi due anni nell'ambiente naturale di Ganaspis brasiliensis, dimostrano il naturale insediamento dei parassitoidi a spese degli insetti che stanno causando notevoli danni all'agricoltura.
In Trentino il programma di rilascio degli insetti utili è stato gestito nell’ambito del progetto SWAT nato nel 2020 e finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e che proseguirà per un altro anno.
Per la cimice è stata richiesta l'estensione dell'autorizzazione per il quarto anno e le prospettive sono che diventi una delle diverse specie fitofaghe del meleto da gestire normalmente con una provincia di Trento, che si è rivelata un areale ideale per l’insediamento dei parassitoidi. Anche per la drosofila i risultati sono positivi; si attendono i risultati del terzo anno per poter fare delle previsioni circa l'evoluzione e il programma di lotta biologica proseguirà anche nel 2023.
Il tema è stato affrontato, oggi, nell'ambito del convegno lotta biologica patrocinato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, dal CREA e dalla Provincia autonoma di Trento, realizzato da FEM in collaborazione con il Servizio Fitosanitario Nazionale, preceduto ieri da un tavolo tecnico con esponenti del mondo accademico e degli enti di ricerca che hanno discusso delle strategie comuni da adottare per la gestione, anche preventiva, delle specie aliene a rischio di introduzione nel prossimo futuro e delle modifiche normative necessarie per accelerare i processi di autorizzazione al rilascio di antagonisti naturali.
dott.ssa Silvia Ceschini
Responsabile Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne
Presidenza FONDAZIONE EDMUND MACH