Sondrio-Olgiate 1-0. Chi ben comincia...
Partita però più sofferta di una finale di Champions. Dopo il rigore infatti il tempo non passava mai
“E’ stata più sofferta di una finale di Champions. Dopo il rigore il tempo non passava mai. Meno male che alla fine abbiamo portato a casa i primi tre punti, preziosi per il morale e per il prosieguo del campionato”. Così il presidente della Nuova Sondrio calcio, Michele Rigamonti, al termine dell’incontro con l’Olgiate Aurora conclusosi 1-0 per i padroni di casa nella prima giornata del torneo di Promozione.
Il confronto iniziava con sei minuti di ritardo sotto un temporale violentissimo, con il vento forte a soffiare contro le manovre dei padroni di casa. Eppure la prima emozione era di marca biancazzurra. Sostenuta da un pubblico eccezionale, guidato dal Grupp Sasèla, la squadra biancazzurra si rendeva pericolosa al 7’ quando Veneziani lanciava Moroni in campo aperto. L’attaccante di casa si presentava davanti al portiere, ma un difensore ospite nel tentativo di fermarne l’avanzata, entrava in scivolata toccando con una mano. L’arbitro però non si avvedeva del tocco e concedeva solo il corner tra le proteste dei locali.
Al 15’ era Veneziani a impensierire il portiere ospite Moussa Abdel Zidane con un tiro da fuori, a cui replicava al 25’ Verderio con una conclusione centrale ben parata da Lassi. Il primo tempo si chiudeva con un forcing degli ospiti che produceva cinque calci d’angolo consecutivi senza veri pericoli per la porta biancazzurra.
Nella ripresa l’intensità della pioggia andava scemando e su un campo comunque pesante, erano i padroni di casa a rendersi pericolosi dopo la traversa su deviazione colta dai lecchesi al 4’ su un cross che si rivelava insidioso per Lassi.
Al 7’ era Alberto Moroni a sfruttare al meglio un’azione di rimessa e anticipare l’uscita del portiere che non poteva far altro che travolgerlo. Rigore che lo stesso numero 10 trasformava spiazzando l’estremo difensore ospite.
Il buon momento dei padroni di casa non si esauriva e all’11’ era Pisoni a mancare una favorevole occasione servito da Yacoub, mentre un minuto dopo la spizzata di Veneziani incocciava il palo con la palla che beffardamente usciva dallo specchio della porta. Al 14’ era Martinelli a rendersi pericoloso su punizione, mentre al 20’ era Ayoub a divorarsi il raddoppio solo davanti a Moussa Zidane tirando addosso al portiere.
Le fasi finali vedevano gli ospiti protesi in avanti alla ricerca del pareggio, con un predominio che produceva diversi calci piazzati, ma nessuna vera palla gol, se non quella capitata nel finale su un colpo di testa dei lecchesi che Marco Lassi toglieva letteralmente dallo specchio della porta facendo esultare la Castellina. La partita finiva lì, con i primi tre punti conquistati da una Nuova Sondrio apparsa compatta, determinata, grintosa malgrado le condizioni meteorologiche avverse e quelle del campo non certo ottimale.