Treni, ritardi programmati?

A quei tempi, con quei treni, si andava meglio che adesso

Seguendo il servizio informazioni di Trenord chiunque può riscontrare un addensamento di ritardi fra i 13/14  e i 16 minuti sia per i treni a maggiore percorrenza (Tirano-Milano e viceversa) che per quelli locali (Calolziocorte, Lecco, Colico, Sondrio, Tirano).
Il fenomeno osservato per adeguato periodo non apparirebbe casuale ma invece, per così dire, artificiale. Sembrerebbe cioè che venga usato per treni in ritardo di qualche minuto  l'instradamento su una traccia oraria parallela onde facilitare gli incroci.

Istituzionalizzato il ritardo?
La questione non interessa i viaggiatori, almeno così pare e invece non è vero perchè, fosse così, in un certo senso potrebbe significare che venga istituzionalizzato il ritardo. Dalle due ore circa come da impostazione dell'orario alle due ore e un quarto di percorrenza. Pensare che in due ore si andava da Sondrio a Milano qualche decina di anni fa quando la tratta Lecco-Milano non era tutta a binario doppio come ora, quando l'armamento non era quello di oggi così come per il materiale rotabile. E pensare che in pubblica riunione da parte dei responsabili delle FF.SS. Era stata dichiarata la fattibilità tecnica di andare da Milano a Sondrio in un'ora e tre quarti, lo stesso tempo che oggi si va da Milano a Firenze!
Ritorna il discorso sulle frequenti corse locali nella maggior parte dei casi desolatamente ignorate dai viaggiatori epperò fonte di difficoltà per gli incroci.
Non possiamo giurare che quanto sopra sia reale ma il dubbio meriterebbe di essere sciolto.

Sertori
Recentemente l'assessore regionale Sertori ha fatto la voce grossa paventando anche la possibilità di mettere in discussione la concessione del servizio a Trenord. Può verificare anche il nostro dubbio e può magari andare a vedere quale sia la ragione che porta a far girare molti treni vuoti. Dubbio cattivello: non è per caso che questo comporti per il maggior chilometraggio percorso un maggior introito?
GdS

 

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