Cimice asiatica flagello per il Nord come la xylella in Puglia

Sì all'utilizzo in uso eccezionale dei prodotti fitosanitari". Si cercano antagonisti

(Lnews - Milano, 18 set) "Chiediamo un intervento immediato del

governo per istituire un fondo nazionale come e' stato fatto per
la xylella in Puglia. Questo insetto sta devastando le
coltivazioni della pianura padana e dell'arco alpino". Lo ha
detto l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura,
Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi in merito alla
diffusione della cimice asiatica.

"E' un problema comune a tutto il nord - ha aggiunto Rolfi -. Per
questo la Lombardia insieme ad altre sei regioni ha chiesto una
riunione straordinaria della commissione agricoltura della
conferenza Stato Regioni. Sulle pere mantovane si registrano
danni al 70% delle coltivazioni. Sulle mele al 10%, sulla soia
al 20%. Su pesche e prugne il danno e' del 40%, con punte
dell'80% in provincia di Brescia".

La Regione Lombardia negli ultimi tre anni ha investito 9
milioni di euro per la prevenzione di danni calamitosi di tipo
biotico, principalmente contribuendo all'installazione di reti
protettive alle colture. Il finanziamento e' andato a 298
aziende: 143 in provincia di Sondrio, 77 a Mantova, 12 a
Brescia, 2 a Bergamo, 28 a Como, 5 a Cremona, 3 a Lecco, 1 a
Lodi, 13 a Milano, 6 a Monza e Brianza, 1 a Pavia e 7 a Varese.

"Inizialmente deve essere riconosciuto un ristoro economico alle
aziende danneggiate - ha aggiunto Rolfi - ma e' chiaro come ci
sia la necessita' di interventi strutturali. La Regione Lombardia
sta provvedendo al monitoraggio del territorio e
all'installazione di trappole e ha dato parere favorevole per
l'utilizzo in uso eccezionale dei prodotti fitosanitari". "Siamo
pronti ad azioni congiunte anche con le realta' territoriali
confinanti - ha concluso l'assessore regionale - e a
sperimentare gli antagonisti naturali della cimice". (LNews)

ver
 

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