Valchiavenna.Scarica di sassi su Gruppo scout dell'Umbria, due infortunate. Operazione del S.A. conclusa
VILLA DI CHIAVENNA (SO) - Sta per concludersi l'intervento effettuato oggi pomeriggio, venerdì 14 agosto 2015, dai tecnici della Stazione di Chiavenna del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Due ragazze di 18 e 27 anni, che facevano parte di un gruppo di scout in vacanza dall'Umbria, sono rimaste infortunate mentre si trovavano lungo la Bocchetta della Teggiola, a circa 2500 metri di altitudine, durante la discesa lungo un canale. Sono state colpite da una scarica di sassi caduti dall'alto: una ha riportato trauma cranico, l'altra la frattura di una caviglia. I tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna le hanno raggiunte e portate su un pianoro, con una serie di doppie calate, per circa 300 metri. In quota le condizioni meteorologiche erano critiche, i soccorritori hanno quindi eseguito un intervento molto tecnico, con pioggia battente e la presenza di nebbia, che riduceva la visibilità. Più in basso le ha raggiunte l'eliambulanza, per il trasporto in ospedale. In questo momento gli operatori del CNSAS stanno accompagnando a valle il resto del gruppo.
E’ una stagione caratterizzata dalla scarsità di precipitazioni e questo comporta una serie di cambiamenti anche in montagna, a cui bisogna prestare attenzione. Lungo sentieri e di ferrate possono presentarsi dei rischi, legati proprio alla caduta di sassi. Un elemento dell’attrezzatura che diventa indispensabile è quindi il casco, che comunque è buona regola indossare sempre quando si praticano sport in montagna. Il casco ha una funzione di assorbimento dell'energia creata dalla caduta o dall'urto in caso di volo, ma ha anche una funzione di assorbimento dell'urto in caso di caduta di pietre. Si consiglia di indossare il casco anche sui sentieri di avvicinamento e nei tratti sottostanti le pareti di roccia.
Sul nostro sito www.sicurinmontagna.it è possibile scaricare l'opuscolo “Sicuri in ferrata”, in cui sono spiegate nel dettaglio, con modalità semplici e appropriate, le problematiche e i pericoli che possono manifestarsi in un’attività entusiasmante come quella dell’arrampicata su itinerari attrezzati.
(Daniela Rossi)