Tutto sui PL. Uno chiude in provincia
La rete ferroviaria nazionale – oltre 16.700 km di linee – è intersecata da 4.313 passaggi a livello, di cui 641 in consegna a utenti privati. Rete Ferroviaria Italiana, Gestore dell’infrastruttura nazionale, è impegnata nel piano di eliminazione dei passaggi a livello, da sostituire con opere di viabilità alternative. Tutte le nuove linee ferroviarie sono invece costruite senza passaggi a livello.
Nel 2019 Rete Ferroviaria Italiana ha eliminato 107 incroci fra strada e ferrovia, di cui 76 in consegna a privati, con un investimento economico di circa 62 milioni di euro.
Nel 2020 RFI prevede di eliminare ulteriori 100 passaggi a livello, di cui 70 in consegna a privati, e di realizzare opere per circa 52 milioni di euro. Uno fra i 9 lombardi in provincia. E' quello in Valchiavenna, Comune di Samolaco al km 15+807. Forse quello dell'immagine che pubblichiamo ma purtroppo non abbiamo riscontri. Non lo fosse conserva la sua validità come esempio dei tanti che ci sono e dei tanti che vanno soppressi.
A cosa servono
I passaggi a livello sono i punti dove i treni incrociano la viabilità stradale. La loro funzione è quella di separare il traffico ferroviario da quello stradale. È necessario attraversarli con molta attenzione, rispettando quanto prevede il codice stradale, per evitare potenziali pericoli, sia per le persone sia per il treno. Le nuove linee ferroviarie, oggi, sono costruite senza passaggi a livello.
Come sono fatti
Il passaggio a livello a barriere complete occupa tutta la carreggiata stradale: il segnale semaforico si accende a luce rossa fissa, suona la campanella posizionata sullo stante del PL e poco dopo le barriere iniziano a chiudersi. Al termine della chiusura il segnale luminoso rosso lato strada resta acceso fisso.
Il passaggio a livello del tipo a semibarriere occupa mezza carreggiata stradale: i due semafori a luce rossa lampeggiano alternativamente e contemporaneamente suona la campanella, prima che le semibarriere inizino a chiudersi.
Come funzionano
Le operazioni di apertura e chiusura dei passaggi a livello sono gestite a distanza da appositi apparati. Sistemi tecnologici – quali telecamere o sistemi tipo radar – permettono di verificare che mezzi (auto, camion o autoarticolati) non siano rimasti fra le barriere.
Oggi i moderni sistemi elettrici ed elettronici, in molti casi azionati dal passaggio dei treni, consentono di tenere abbassate le sbarre per il tempo strettamente necessario al passaggio dei convogli. In questo modo sono stati ridotti sensibilmente i tempi di attesa rispetto al passato, quando i custodi assicuravano la chiusura e l’apertura delle sbarre a orari stabiliti. I PL sono sempre segnalati, anche quando sono aperti.
La chiusura del passaggio a livello è segnalata dal suono della campanella, dall’accensione del segnale semaforico luminoso, lato strada, e dal movimento delle barriere che iniziano ad abbassarsi.
Le regole da rispettare
Il comportamento ai passaggi a livello è regolato dal Codice della Strada, articolo 147. È necessario quindi attraversare gli incroci tra ferrovia e strada con molta attenzione e osservare scrupolosamente il Codice della Strada per evitare potenziali pericoli per i pedoni, gli automobilisti e per il treno e i viaggiatori.
Poche e semplici le regole da rispettare in prossimità di un passaggio a livello. Attraversare un passaggio a livello solo quando le barriere sono completamente alzate. Non scavalcare le barriere, non passare sotto le sbarre e non sollevare le barriere. Il passaggio del treno non è il segnale che si possono attraversare i binari. Subito dopo, infatti, sulle linee a doppio binario potrebbe passare un altro convoglio in direzione opposta o sul binario attiguo. Rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello.
Nuove tecnologie per sicurezza passaggi a livello
Una nuova tecnologia, il sistema Protezione Automatica Integrativa - Passaggi a Livello (PAI-PL), è in corso di installazione sui passaggi a livello per i quali non è stato ancora trovato un accordo con gli Enti locali per la loro eliminazione. Il PAI-PL rileva la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e blocca immediatamente la circolazione ferroviaria fino alla completa risoluzione dell’anormalità.
I passaggi a livello gestiti dai privati
I passaggi a livello gestiti da privati sono generalmente necessari per dare accesso a fondi separati dalla ferrovia e il relativo uso è regolato da una specifica convenzione tra RFI e uno o più privati utilizzatori, ai quali è affidata la chiave/dispositivo di apertura e chiusura del passaggio, in base a specifiche regole di comportamento che consentono di attraversare il passaggio a livello in sicurezza.
Il ruolo degli Enti locali
La sostituzione dei passaggi a livello con opere alternative (cavalcaferrovia e sottopassi) è una scelta concordata con gli enti territoriali interessati.
Nel corso degli ultimi anni Rete Ferroviaria Italiana ha sottoscritto numerosi accordi e convenzioni con gli enti locali. La scelta dell’opera sostitutiva da realizzare è subordinata alle condizioni orografiche e idrogeologiche del territorio, alle urbanizzazioni e ai vincoli archeologici o paesaggistici; inoltre sono presenti particolari esigenze delle Amministrazioni locali quali, ad esempio, i nuovi piani urbanistici.
Una volta individuata la tipologia e la localizzazione dell’opera sostitutiva, i numerosi attori coinvolti – Comuni, Province, Regioni, Soprintendenze Archeologiche e Ambientali, Vigili del Fuoco, Ministero della Difesa, Anas, Autorità di Bacino, Consorzi Fiumi e Fossi, Enti Parco, Enel, Telecom – si confrontano per approvare il progetto definitivo nelle Conferenze di Servizi, convocate direttamente da RFI.
http://www.fsnews.it/it/focus-on/infrastrutture/2020/6/11/ilcad-2020-sic...
Il mancato rispetto delle regole della strada, insieme a fretta e distrazione, rimangono le principali cause degli incidenti che coinvolgono i veicoli automobilistici nei pressi degli attraversamenti ferroviari. Lo ricorda la 12a edizione dell’International Level Crossing Awareness Day (ILCAD), la Giornata internazionale d’informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello sostenuta dall’Union Internazionale des Chemins de Fer (UIC), con la partecipazione di oltre 40 Paesi.
Nel 2018 nei 28 Stati membri UE esistevano 105.300 passaggi a livello; di questi, oltre il 53% dotati di dispositivi di sicurezza. I dati forniti dall’ERA (European Railway Agency) indicano che ogni anno, in Europa, sono circa 300 le vittime di incidenti: decessi che rappresentano il 31% delle morti in tutto il sistema ferroviario contro, solamente, l’1% di quelle su strada.
Nell’ambito degli incidenti dei veicoli nei passaggi a livello, il 98% di questi è causato da cattive abitudini e dalla mancata osservazione del codice stradale, insieme a errori provocati da disattenzione, stanchezza, stress, consumo di stupefacenti, velocità elevata, uso inappropriato di dispositivi elettronici e telefonici mentre si guida.
I numeri che coinvolgono gli Stati membri dell’Unione Europea contano 258 decessi, 291 infortuni gravi e 444 incidenti. Nei casi degli autotrasportatori e conducenti di veicoli pesanti le cause sono spesso imputate a un’inadeguata formazione e a una carenza di informazioni sui rischi.
Per quanto riguarda gli oltre 16.700 km della rete ferroviaria italiana gestita da RFI (Gruppo FS Italiane), sono attualmente 4.313 i passaggi a livello che intersecano le linee dei treni. Una fotografia che vede il Gestore dell’infrastruttura nazionale impegnato in un piano di progressiva eliminazione di questi attraversamenti, sostituiti di volta in volta da opere alternative alla viabilità.
Nel 2019 sono stati 107 gli incroci fra strada e binari (76 in consegna a privati) soppressi da Rete Ferroviaria Italiana, per un investimento complessivo per circa 62 milioni di euro. Nel 2020 la stessa RFI prevede di eliminarne ulteriori 100 (70 in consegna a privati) e realizzare compensazioni viarie per circa 52 milioni. Un percorso che prosegue e che da inizio anni ’90 ha prodotto la cancellazione di circa 8mila interferenze viarie per un investimento economico, da allora, di circa 1,5 miliardi di euro.
Il particolare periodo storico che stiamo attraversando a causa della pandemia da Covid-19 ha inevitabilmente provocato in diversi Paesi una diminuzione del traffico ferroviario e stradale, senza che ciò, purtroppo, abbia contribuito in maniera significativa a far diminuire i casi di incidenti di autisti e pedoni ai passaggi a livello.
Secondo le stime UIC sono oltre mezzo milione i passaggi a livello presenti in tutto il mondo; rimane pertanto fondamentale il rispetto delle regole e l’attenzione ai segnali stradali presenti nei pressi delle barriere ferroviarie.
Su questo fronte prosegue l’impegno di aziende e imprese ferroviarie, associazioni e privati nell’adottare iniziative che favoriscano la sensibilizzazione in materia di sicurezza e lavoro all’insegna del Tutti insieme siamo più forti, che per tutto l’anno sarà il claim di ILCAD 2020.