La ONG dell'on. Provera per i 'dimenticati' ukraini

A breve altri ingenti carichi di viveri per circa centomila euro

Un viaggio per capire le reali necessità della popolazione, due mesi orsono, il primo carico di
viveri che arriva a destinazione, alla fine di aprile, l’impegno per organizzare nuovi aiuti: la Copam
di Fiorello Provera, prima fra le organizzazioni non governative occidentali, è arrivata nella regione
del Donbass, nell’Est dell’Ucraina, devastata dalla guerra. «Abbiamo portato a termine una prima
spedizione test per verificare le condizioni del trasporto, la correttezza della distribuzione e
l’efficacia dell’intervento - spiega Provera -: lavorare in queste aree è tutt’altro che semplice ma le
operazioni si sono svolte al meglio e, soprattutto, abbiamo verificato come i viveri siano stati
distribuiti alle persone che più ne avevano bisogno».

A Mosca la Copam ha acquistato al miglior prezzo generi di prima necessità a lunga
conservazione, quali carne e pesce in scatola, cereali, pasta e latte, che sono arrivati in Ucraina a
bordo di automezzi dopo un viaggio di 18 ore. Ad attenderli un gruppo di volontari coinvolti da
Provera durante la sua permanenza a Lungansk, nel marzo scorso, coordinati da padre Vladimir
Marezkiy, un rappresentante della chiesa ortodossa, che li hanno distribuiti nei villaggi alle famiglie
che, dall’inizio della guerra, sopportano pesanti disagi. Un quantitativo limitato di generi alimentari
che ha però consentito alla Copam di mettere a punto l’organizzazione in vista di nuovi e più
ingenti carichi, per circa centomila euro, che partiranno a breve.

«Il prossimo trasporto sarà ancora di viveri perché abbiamo constatato che ci sono evidenti
carenze - spiega l’ex europarlamentare Provera -, ma per i successivi stiamo pensando di
aggiungere anche coperte e medicinali. Nel frattempo approfondiremo la situazione degli ospedali
per poter intervenire: ci sono gravi problemi sia per l’assistenza medica che paramedica, reparti
quali pediatria, radiologia e rianimazione in sofferenza. Servono interventi strutturali ma è
altrettanto importante motivare i medici affinché non lascino il Donbass per non peggiorare la
condizione della popolazione».

Denutrizione diffusa per la mancanza di molti generi alimentari, carenze nel settore sanitario: la
popolazione è allo stremo e non riceve aiuti se non dalla Russia. L’iniziativa della Copam è slegata
dai governi e dai partiti, l’organizzazione intende essere neutrale per garantire la massima
efficienza: «Solo in questo modo - conclude Provera - saremo in grado di realizzare l’obiettivo di
aiutare la popolazione, di sosternerla in un momento drammatico».

 

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