Francobollo commemorativo dedicato al valtellinese Pasquale Saraceno
Poste Italiane comunica che oggi 14 giugno 2023 viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo commemorativo di Pasquale Saraceno, nel 120° anniversario della nascita, relativo al valore della tariffa B pari a 1,20€.
Tiratura: duecentosettantamila esemplari.
Foglio da quarantacinque esemplari
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
Bozzetto a cura di Claudia Giusto.
La vignetta raffigura un ritratto di Pasquale Saraceno su cui si incastona il logo della SVIMEZ, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno che l’economista italiano fondò nel 1946 insieme all’allora Ministro dell’Industria Rodolfo Morandi.
Completano il francobollo la legenda “PASQUALE SARACENO”, le date “1903-1991”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Roma V.R..
Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.
Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo, al prezzo di 20€.
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IL MORBEGNSCO PASQUALE SARACENO
Fin qui la parte filatelica che pubblichiamo tal quale , ma a noi interessa molto di più il personaggio visto che è valtellinese di nascita (per l'esattezza nasce a Morbegno esattamente 120 anni fa come oggi). Ne riportiamo un sintetico curriculum da Wikipedia: Nato a Morbegno (Sondrio) da padre siciliano e madre campana. Laureato nel 1929 presso l'Università commerciale Luigi Bocconi, allievo di Gino Zappa, è stato docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in quella di Venezia. Fu uno dei maggiori meridionalisti cattolici.
Consulente del conterraneo ministro Ezio Vanoni e di altri ministri democristiani, sostenitore della programmazione tramite l'IRI presso cui fu assunto nel 1933, influenzò la politica di intervento nel Mezzogiorno.
Nel luglio del 1943 prese parte ai lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli, un documento programmatico, stilato da esponenti delle forze cattoliche italiane, che ispirò la politica economica della Democrazia Cristiana.
Dopo aver fondato nel 1946 l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno (Svimez), fu tra i più convinti sostenitori della costituzione della Cassa del Mezzogiorno. Saraceno non negava la validità dell'economia di mercato, ma riteneva che questa non fosse capace da sola di correggere gli squilibri socio economici sorti in seguito al passaggio da un'economia semiautarchica a una di mercato. Per questo era necessaria la creazione di aziende pubbliche di produzione che sostituissero o integrassero l'iniziativa privata.
È stato anche rappresentante italiano nella Commissione Economica per l'Europa e Consigliere della Banca europea degli investimenti. Si è interessato dei problemi relativi alla produzione industriale come attesta il conferimento del Premio Marzotto 1967 al suo libro La produzione industriale.