Ghiacciaio di Fellaria. Ritrovato il corpo di un canadese scomparso 35 anni fa

CHIESA VALMALENCO (SO) - Grazie al prezioso contributo della Stazione dei Carabinieri di Chiesa in Valmalenco ed alla testimonianza di soccorritori del Corpo nazionale del Soccorso Alpino della locale Stazione, è stato possibile ritornare con la memoria all'epoca della scomparsa dell'alpinista canadese G.B., il cui corpo è stato recuperato ieri, sul ghiacciaio di Fellaria Orientale in Alta Valmalenco, da una equipe composta da soccorritori del SAGF della Guardia di Finanza, del CNSAS e dei SAF dei vigili del fuoco con il supporto dell'elicottero AB 109.

Luciano Bricalli e Negrini Elia all'epoca, anno 1980, giovani soccorritori poco più che ventenni della Stazione di Valmalenco, ricordano le ricerche sui ghiacciai di Fellaria Orientale dal Passo Marinelli sino ai 3694 metri della forcola di Bellavista, ai confini con il territorio elvetico. Le ricerche dell'alpinista, probabilmente diretto al Pizzo Bernina, separatosi dal gruppo con il quale era in contatto per un problema tecnico all'attacco dello sci, e quindi rientrato alla Capanna Marinelli per la riparazione,   avvennero in condizioni di forte maltempo con bufere e nevicate e si protrassero per più giorni nei luoghi alti  e sui ghiacciai del gruppo del Bernina. La zona d'alta montagna, impervia, era allora segnata da profondi crepacci ove probabilmente lo sfortunato scialpinista precipitò nel tentativo di ricongiungersi con il gruppo di amici.

Vane al tempo furono le ricerche, che videro impegnati il soccorso alpino, le guide alpine, la guardia di finanza e soccorritori svizzeri, con l'ausilio anche di elicotteri militari. Il ritirarsi dei ghiacciai ha portato a valle il corpo individuato nella giornata di martedì da un escursionista locale. (Daniela Rossi)

Nella foto l'area Sud Bernina oggetto delle ricerche, con Pizzo Zupò sulla sinistra, il Passo dei Sassi Rossi al centro ed in basso a destra il luogo del ritrovamento.
 

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