Soccorsi ancora in pista, stavolta a buon fine. Ma si può?

VALMASINO (SO) - Ha trascorso la notte all'aperto ma è rientrato e sta bene il ragazzo di 26 anni di Corsico (MI) che ieri era salito in montagna, da solo, verso il rifugio Giannetti, nel territorio di Valmasino, in provincia di Sondrio. Si era spostato con i mezzi pubblici e quindi non si sapeva con precisione il luogo di partenza per l'escursione. I familiari, preoccupati, hanno chiesto aiuto. Dopo un primo sopralluogo ieri in tarda serata, stamattina sei tecnici della Stazione di Valmasino sono partiti per la ricerca, portati in quota con l'elicottero nella zona del Passo Del Barbacan. Nel frattempo il giovane, che aveva perso l'orientamento e ha quindi trascorso la notte sotto una tettoia, ha ripreso il sentiero e verso le 11:00 di stamattina è giunto a San Martino. Non appena il cellulare ha agganciato la linea telefonica ha chiamato per avvisare. I tecnici del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) sono ancora impegnati in zona per aiutare alcuni escursionisti che stanno scendendo verso valle, in quanto, a causa della pioggia, si formano torrenti e si ingrossano i corsi d'acqua e quindi per attraversarli è necessario muoversi con molta cautela. In questi giorni è fortemente consigliato di consultare bene il bollettino meteo prima di partire, verificare orari e tempi di percorrenza e organizzare con la massima attenzione gli itinerari. Informazioni e consigli anche sul sito www.sicurinmontagna.it.

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Ormai è una routine quotidiana. Ma è possibile continuare così con chi va in montagna da solo per giunta senza avvisare dove va, o altri che si avventurano in quota in condizioni meteo che sembrano da novembre inoltrato non ferragostiane? Sempre più d'attualità le proposte per una regolamentazione adeguata anche nei controlli e nelle sanzioni.

per la prima pagina:   www.gazzettadisondrio.it

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