Introvabile la donna scomparsa mentre andava per funghi

Il comunicato del Soccorso Alpino: “Proseguirà fino a sabato la ricerca di una donna di 69 anni di Sondrio nella zona del Tiranese. I tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna del CNSAS - Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico - sono impegnati da lunedì scorso, quando i familiari hanno dato l'allarme per il mancato rientro. Nella giornata di oggi hanno operato un'ottantina di persone, tra Soccorso alpino e altre realtà presenti, con il supporto dall'alto dell'elicottero. Le ricerche hanno incluso un'area più vasta rispetto a ieri ma per ora non ci sono stati riscontri. Se entro sabato non saranno emersi elementi utili per proseguire, sarà necessario compiere una valutazione complessiva per pianificare la strategia dei giorni successivi”.

Siamo sulle Orobie, in zona panoramicamente notevole, quasi sulla verticale della confluenza del Poschiavino in Adda, e vi si arriva da Tirano o Stazzona o anche da Tresenda per un tratto di SS39 dell'Aprica. Posizione dominante tanto che nel primo '900 era stato realizzato il forte Canali, poi divenuto Canali-Sertoli., grossa frazione di Villa di Tirano. Verso ovest si arriva a San Rocco, un tempo centro abbastanza importante con, quasi una forra, il torrente Rivallone, un solco tracciato sul terreno dalla Faglia del Tonale, che lì arriva dal Mortirolo per poi proseguire attraversando la Valle dell'Adda con i 'rialzi' di Teglio e successivi (x).  Qualcuno della zona aveva accennato come zone pericolose appunto il citato Rivallone e, ad est, il Crap del Coren, 600 metri di vuoto sulla Valle della Ganda ma per il resto niente in particolare al di là delle normali difficoltà e insidie del bosco. Il alto Trivigno.
Ricordiamo il lunedì, mezzo pomeriggio, una capatina per fare provvista di porcini. Un'ora dopo, verso le 17, colloquio con un conoscente per poi proseguire nella sua raccolta. Verso l'imbrunire i familiari, non vedendola rientrare, avevano dato l'allarme. Subito e fin che è stato possibile, si è andati in cerca. Di primissima mattina poi sono cominciate le ricerche massicce non interrotte nonostante un maltempo incredibile, quasi fossimo non a luglio ma a novembre. Oggi poi, dal nostro articolo pubblicato di prima mattina.

“Dalle sei di stamane un gruppo imponente di soccorritori – una trentina di Vigili del Fuoco, altrettanti Protezione Civile e Soccorso Alpino, e Guardia di Finanza, Carabinieri, unità cinofile, ha ripreso le ricerche. La decisione è stata di ripercorrere le strade già seguite in precedenza con un tempo oggi splendido partendo da Piscina, zona in cui si trova il ristorante tenendo anche conto del ritrovamento del sacchetto per i funghi e dei guanti. Non si tratta del solito turista domenicale vittima dell'imprudenza o dell'inesperienza che lo fanno avventurare nel bosco cacciandolo nei guai. La conoscenza dei luoghi da parte della signora Berra Bassi è indubbia avendo in zona la baita, con il marito di famiglia villasca. La sua passione della montagna, anche per la passione botanica, indubbia. Preoccupa il fatto che sono passate circa 66 ore da quando è uscita per andare alla ricerca dei porcini, una parte di queste con tempaccio e bassa temperatura ma si spera che il massiccio impegno di tanti possa portare ad un esito positivo”.

Lei
Rossella Berra Bassi, classe 1945. La descrivono persone amiche. Signora distinta, potremmo dire, interpretando quanto ci dicevano, con un suo stile. Sempre dedita alla famiglia questo suo stile compagno costante delle vicende quotidiane. Nel vestire, nella raccolta di fiori ed erbe di montagna da collocare sulla tomba dei cari, nel rapporto in famiglia, con figlio unico. Sposata ad un pensionato ENEL – come era il padre di lei – avendo lavorato nella centrale del Mallero.

Ancora attesa dunque, pesante, pesantissima per i familiari. La stanno cercando specialisti, dirigono le ricerche fior di esperti assistiti dalla tecnologia innovativa. Non si riesce veramente a  capire!
Red