40° dell'AVIS di Montagna
L’uomo ha scelto di parlare con Dio con la “syn phonia” della musica e l’”in canto” del canto. Sublime preghiere che affratella nel segno del dono. Nel 40° di fondazione del gruppo Avis di Montagna in Valtellina nell’antica chiesa di Sant’Antonio si sono ritrovati in tanti a vivere una magica Arcadia sull’onda sonora che dipinge le levigate immagini del mondo del cinema. A fare gli onori di casa Eugenio Formolli, dell’Avis, che ha presentato, con il presidente del Gruppo di Montagna Giancarlo Gandossini, gli illustri ospiti della serata che ha visto protagonisti proprio la Musica e il Cinema. In proscenio l’”Arcadia ensemble” diretta da un magistrale Franco Tangari dal multiforme ingegno che ha deliziato il folto uditorio tra erudite dissertazioni e mille frizzanti curiosità, ma soprattutto con la magia del suo oboe. Con lui tutta la delicatezza sontuosa del violino di Rossella Pirotta, del mistico fraseggio dell’arpa di Federica Sainaghi e del tumultuoso scorrere di un violoncello “parlato” di Flavio Bombardieri. Su tutti l’augusta presenza di una voce che incanta come quella di Spero Bongiolatti catapultato ormai nell’universo stellato di una lirica universale in cui, riconoscibilissimo tra tanti, si distingue per l’imperioso piglio di chi assale all’arma bianca un do di petto rattenendo il fiato con mirabile controllo. Levigato e possente, drammaturgico e ispirato, Bongiolatti ha deliziato il pubblico con eterne melodie come “Parlami d’amore Mariù”, “Non ti scordar di me” e l’indimenticabile “’O surdato ‘nnammurato” in una nobile versione dai toni struggenti, come quelli di una madre volta al martirio per la salvezza dei propri figli. Standing ovation per lui e poi per il M° Tangari in una scanzonata e sorprendete “Western suite”, in una felice scorribanda tra le melodie morriconiane. Oltre al concerto, anche la premiazione del concorso Avis per le Primarie di Montagna alla presenza del dirigente scolastico dell’I.C. “Sondrio Centro”, Ombretta Meago, che ha rimarcato l’importanza del dono evidenziata nei piccoli grandi capolavori artistici dei suoi studenti. E’ stato poi il presidente dell’Avis di Sondrio, Antonio Bettinelli, a sottolineare le parole chiave di un impegno nella donazione di sangue sempre più necessaria. “Una particolare dedica a chi ha occhi di sognatore, affinchè non rinunci mai ai suoi sogni per cambiare il mondo”, ha detto il tenore Bongiolatti avvolto da un lunghissimo, caldo abbraccio dei suoi beniamini.