Forze dell'Ordine 4 - Migranti ospiti 3

Un bel momento

Non una semplice partita di calcio. Molto di più in gioco. Da una parte le Forze dell’Ordine, dall’altra tre squadre di migranti che si sono misurate alla Castellina in un minitorneo di calcio. Ma soprattutto una manifestazione per dialogare con l’altro, confrontandosi in una competizione amichevole all’insegna del far play, seguita sugli spalti dal colore e dal calore, oltre che dal tifo assordante, di centinaia di studenti della Primaria e delle Medie provenienti dal capoluogo, da Albosaggia e da Dubino e Delebio. “Una partita per dare un segno di accoglienza a tanti profughi che fuggono da fame, miseria e guerra, che chiedono alla Comunità Europea di creare condizioni di vivibilità e dignità per i migranti, proprio come noi Siciliani che un tempo siamo venuti al Nord per lavoro”, ha dichiarato il prefetto di Sondrio, Carmelo Casabona. Una corsa solidale verso una quarantina di profughi venuti soprattutto dal Mali e dall’Eritrea, avviata dalla Prefettura sondriese con il Comune di Sondrio, l’Ufficio scolastico Provinciale e l’associazione sportiva Sondrio Calcio, che ha visto partecipi la Croce Rossa Italiana, la Caritas, tutte le Forze dell’Ordine del territorio, la Federazione italiana Arbitri,  il Sondrio Calcio, Creval, Decathon, Iperal e Secam,  e i comuni di Albosaggia e Dubino, per una gioiosa manifestazione ben orchestrata dal viceprefetto  vicario Salvatore Angieri. “Un momento importante per costruire fattivamente una cittadinanza consapevole nella consapevolezza che siamo tutti cittadini del mondo”, ha detto la professoressa Monica Carrara della Media “Ligari”. E piena compartecipazione da parte dei ragazzi. “Ecco un bel modo per integrare gli immigrati: una partita per andare incontro a chi è più sfortunato di noi”, è stato il commento degli studenti Arianna Di Zitti, Carolina Vanoni e Gianmarco Schiantarelli. “Un evento importante di socializzazione” ha aggiunto Paolo Mainetti, vicepresidente del Sondrio Calcio che ha messo a disposizione la fiammante divisa rossa dei migranti. Quella gialla è stata generosamente lasciata dai giocatori del Chievo in trasferta a Sondrio. “Una bella iniziativa socializzante perché lo sport unisce”, ha detto il maestro dell'Istituto del Polo Orobico Saverio Elia a cui ha aggiunto la collega Maria Bertucci: “La scuole non devono essere solo spettatrici, ma attrici protagoniste in questo dialogo multietnico, come avviene da tempo nel nostro istituto”. “In classe abbiamo alcuni extracomunitari e i nostri ragazzi sono sensibili alla tematica dell’integrazione. Per questo siamo qui. E poi lo sport è sempre un momento di integrazione”, ha dichiarato Vincenzo Gianola, docente della Media Torelli di Sondrio. Per la cronaca, vittoria di misura per la squadra delle Forze dell’Ordine per 4 a 3, ai rigori (E parlando di 'rigore' come non potevano vincere quelli che per fortuna tutelano 'il rigore' nella vita delle comunità? Anche se sono stati bravi gli avversari: per un punto.. - ndr -). Un bel momento d’impegno civile corale.

Nello Colombo
Cronaca