Il Punto di Primo Intervento del Pot - Ricordato Mescia (en passant)

Seconda riunione della cabina di monitoraggio del Punto di Primo Intervento di Morbegno - Soddisfazione piena è stata espressa per il metodo del confronto e per i risultati

Seconda riunione della cabina di monitoraggio dell’attività del Punto di Primo Intervento del Pot (Presidio ospedaliero territoriale) di Morbegno, quella tenutasi questa mattina nell’ufficio della Direzione Generale di Asst ValtLario.
A presiederla Giusy Panizzoli, direttore generale, affiancata da Rosella Petrali, direttore socio sanitario, ed Enrico Beretta, direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione,
mentre, in rappresentanza dell’Ats della Montagna, sedeva Andrea Maraffio, direttore del Dipartimento di Cure Primarie, in rappresentanza di Areu, Carlo Picco, direttore sanitario della stessa, e, in rappresentanza del territorio del mandamento di Morbegno, Laura Bonat, sindaco di Ardenno, Andrea Ruggeri, sindaco di Morbegno, e Fabrizio Trivella, sindaco di Talamona.
La riunione, succeduta a quella del 31 luglio scorso, ha fornito l’occasione per fare il punto sull’attività del Punto di Primo Intervento dove <le emergenze sono coperte adeguatamente sia di giorno sia di notte – tiene a sottolineare Enrico Beretta, direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione -. Ricordo, infatti, che, da giugno ad oggi, sono stati effettuati tre trasporti critici tempodipendenti, in codice rosso, in ambulanza, verso Sondrio, solo per uno dei quali è stato necessario il ricovero in Rianimazione>.
In netta flessione, proprio in ragione della nuova vocazione del Pot di Morbegno, i codici rossi riferiti a pazienti presentatisi autonomamente al Punto di Primo Intervento, pari a cinque alle dimissioni dal giugno scorso ad oggi (a termine di paragone erano stati 8 nel solo mese di maggio 2016), e pari a 70 i codici gialli. Stabili, invece, i codici verdi e bianchi che, si attestano sui 600 al mese i primi e sui 200 al mese i secondi.
Raddoppiato, invece, il numero dei voli effettuati dall’Elisoccorso, sia di stanza a Caiolo, sia proveniente da Milano, Como, Bergamo e Brescia. <Da marzo ad ottobre - ha sottolineato Carlo Picco, direttore sanitario di Areu – sono stati 228 i voli effettuati contro i 116 dello stesso periodo dello scorso anno. Dei primi, 136 sono stati in carico all’Elisoccorso di Caiolo>.
Giusy Panizzoli, direttore generale Asst ValtLario ha, quindi, ribadito <non essere a tema la chiusura notturna del Punto di Primo Intervento di Morbegno – ha chiarito -, che rimarrà tale e rispetto al quale, anzi, abbiamo già indetto una gara per dotarlo di strumentazione automatica per l’esecuzione, sul posto, di esami urgenti. Si tratta di un investimento di 220mila euro per due anni. E’ confermato, infine, anche il finanziamento regionale per l’acquisizione della nuova Tac destinata sempre al presidio di Morbegno>.
Per quanto riguarda, ancora, la Riabilitazione Cardiologica, il direttore socio sanitario, Rosella Petrali, ha ribadito non essere stata soppressa, ma che i posti letto relativi sono attualmente sospesi.
Il direttore generale ha, poi, invitato i sindaci presenti, invito che sarà esteso ai loro colleghi e autorità del Morbegnese, a prendere parte all’inaugurazione dei nuovi spazi dedicati alle cure sub-acute e alla Fragilità e Cronicità, che si terrà il 16 novembre prossimo, alle 11, presso il Pot di Morbegno alla presenza di Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, e di Ugo Parolo, sottosegretario alla Montagna.
Molto soddisfatti dell’esito della riunione si sono detti i sindaci presenti.
<Prendiamo atto con favore – hanno sottolineato – del fatto che la direzione generale di Asst Valtellina e Alto Lario abbia portato avanti la programmazione condivisa nella riunione del 31 luglio scorso. In sostanza, possiamo dire che le promesse fatte sul Ppi di Morbegno sono state mantenute e apprezziamo anche i toni cordiali e costruttivi con cui siamo chiamati ad affrontare temi così delicati e complessi>.

Punto di Primo Intervento del Pot (Presidio ospedaliero territoriale) di Morbegno

(x) Pot = Presidio ospedaliero territoriale

Mescia
Nell’occasione non è mancato il comune ricordo e apprezzamento per la figura di Luigi Mescia, profondo conoscitore della sanità provinciale per avervi profuso tanto impegno negli anni passati e presenti, che, Laura Bonat ha definito <un vulcano, ma un gigante>.
La cabina di monitoraggio si è aggiornata ad inizio 2018..
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Nostra malinconica nota
Sia consentito di portare all'attenzione dei lettori una inattesa omissione, quella di un manifesto funebre. Lo avrebbe meritato chi ha guidato, e come lo ha fatto, il Morelli per 19 anni. Il Comune di Sondalo, presente alle esequie con il Gonfalone, ha affidato a questo manifesto funebre il cordoglio della sua gente:

“Il Sindaco, i Consiglieri e i dipendenti del COMUNE DI SONDALO piangono la scomparsa di Luigi Mescia e sono vicini al dolore dei famigliari.
Fu Assessore comunale, grande amico di Sondalo, ma soprattutto indimenticato Presidente dell'Ospedale Morelli per molti anni. Con le sue geniali intuizioni e la sua caparbietà ha saputo portare le grandi eccellenze sanitarie in montagna e si è battuto fino all'ultimo istante per la salvaguardia del "suo" ospedale.
Ti ricorderemo per la grinta e la passione con cui hai affrontato ogni sfida e per la bontà d'animo che ti ha sempre contraddistinto”.

Quell'Ente che lui ha guidato per 19 anni, con grandi risultati, forse non aveva i soldi per pagare il manifesto?
O, malinconicamente, dobbiamo provvedere, noi, ad altro manifesto funebre: "Qui giacciono i sentimenti di umanità evidentemente sconosciuto nell'anno Domini 2017"

In ogni caso una risposta c'è comunque stata: quella Chiesa, la Collegiata di Sondrio, strapiena, tanti venuti da lontano, quella gente che non se ne andava, quella umanissima omelia dell'Arciprete.
Mala tempora con quel che segue

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