Lotta fra genitori e figli, che lotta!

Esito: un 'camaleontico' ed 'eustorgico' pareggio come da dimostrazione (sic)

Figli contro i padri in singolar tenzone. Una sfida robusta, senza esclusione di colpi. Un confronto tra
generazioni... all’ultimo goal! Già, perché si trattava di una partita speciale di calcio tra figli e genitori la cui
classe non era poi tanto annacquata. Lo stadio di Piateda si è infiammato di colpo con la discesa in campo
delle due squadre dei Giovanissimi del Penta Piateda e i loro genitori e zii, che si sono affrontate con
rispetto, ma grande determinazione. In palio: l’orgoglio di spuntarla in un’amichevole di lusso, senza sconti
né da una parte né dall’altra. Artefice della maschia mischia papà Fabio Desolei. Allenatore unico Christian
Barbieri, Mauro Gualzetti il “SuperRino” ingaggiato come arbitro, e Agostino Tavelli centrocampista
d’eccezione che ha sempre a cuore il benessere psicofisico dei suoi giovanissimi sprinter. Alle mamme il
compito di fare da supporter alle due squadre. E non si è mai capito fino in fondo per chi parteggiassero. 
Comunque, nemmeno il tempo di mettere la palla in gioco che i giovani puledri passano decisamente in
vantaggio facendo polpette degli avversari con il povero portiere dei matusa a raccogliere mestamente i
palloni in una rete crivellata da sei 6 bordate da distanza ravvicinata. Un vero scorno per la compagine più
matura che non tira i remi in barca, ma tenta una disperata rimonta.  Pallone raccolto a metà campo a fatica
ed inizia un micidiale contropiede con inevitabile atterramento in piena area, in volo acrobatico in cerca di
applausi, sanzionato giustamente dall’arbitro con il penalty. Tiro malnato dal dischetto tra imprecazioni
trattenute a stento. Gol mancato, gol subito. Il contropiede è micidiale. E siamo sul 7 a 0.  Ma, proprio
quando la passeggiatina da allenamento dei giovani rampolli sembra aver chiuso i giochi, ecco la fiammata
opposta dello striminzito goal della bandiera con la punta Walter Mingardi in avanscoperta, vecchio
purosangue magari un po’ datato, che ha rintuzzato le bramosie avversarie e rinfocolato gli animi dei baldi
lottatori, memori di avventurose trasferte in campo nemico. Diciamo che non c’è stata praticamente partita,
ma rocamboleschi colpi di scena hanno portato i matusa sul 3 a...9, dopo la melina dei giovincelli per non
infierire oltre! Alla fine, totalmente spompati, esausti e visibilmente acciaccati i senior, fuori condizione
atletica, alcuni con qualche chilo di troppo da smaltire, stesi a bordo campo boccheggianti, ma felici lo
stesso, mentre i ragazzi raccoglievano meritatamente l’applauso dagli spalti. Non c’è stata invasione di
campo né disperazione dinanzi all’esultanza della squadra ben rodata del Penta Piateda, ma la soddisfazione
più bella è stata certamente l’abbuffata finale con le mamme in grande spolvero culinario e una ricca
grigliata dei papà trainati da Antonio Paini, certamente meno faticosa della partita come ha sottolineato
papà Mingardi. Né vincitori né vinti, ma tutti insieme a festeggiare, magari rimpiangendo per qualche goal
mangiato o mancato, o qualche decisione arbitrale un po’ opinabile.  Un bel modo, comunque, per
dialogare con le nuove generazioni. “Siete dei grandi! Averne di genitori così! Voi avete colto in pieno lo
spirito di questa società. Il divertimento e lo star bene insieme, figli e genitori, è la base per qualsiasi cosa.
Bravi!” è stato il commento entusiastico a caldo di uno spettatore. Un’occasione propizia per un dialogo
generazionale che parla lo stesso linguaggio di uno sport che unisce al di là dell’età e soprattutto del proprio
ruolo. 

Nello Colombo

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Si prenda atto che la partita, come da cronaca, si è svolta in due parti
Nella prima hanno vinto gli junior 7-0
Nella seconda hanno vinto i senior 3-2

Totale una parte per uno, ergo PAREGGIO!

Cronaca