Controlli green-pass e stupefacenti in incontro in Prefettura
Si è tenuta il 3 febbraio una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto dott. Salvatore Pasquariello, a cui hanno preso parte i componenti ordinari del CPOSP – il Questore dott. Angelo Giuseppe Re, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Col. Marco Piras, per il Comando Provinciale della Guardia di Finanza il Cap. Andrea d’Alessandro, per la Provincia il Comandante della Polizia provinciale dott. Emanuele Pasini, per il Comune capoluogo il Comandante della Polizia Locale dott. Mauro Bradanini – nonché, tra gli altri, i Sindaci dei Comuni di Morbegno, Cosio Valtellino e Mantello.
Fra gli argomenti trattati, particolare rilevanza ha assunto in primo luogo quello riguardante i controlli del possesso del green-pass da parte dell’ utenza presso gli impianti e sulle piste da sci.
In merito il Prefetto ha premesso che il ruolo delle Forze dell’Ordine si è sviluppato, come peraltro in precedenza concordato, sia in via preventiva e diffusa su tutto il territorio provinciale, sia in via sussidiaria riguardo al momento sanzionatorio, sulla base degli elementi in possesso e secondo una mirata strategia elaborata dal Questore in sede tecnica di coordinamento operativo, rimodulando il sistema dei controlli già apprestato ed innalzando il livello dei dispositivi di sicurezza in termini di efficienza e di quantità.
In particolare, i servizi sono stati svolti lo scorso fine settimana presso gli impianti e le piste delle seguenti località o zone: Val Gerola, Aprica, Palabione, Palù-Valmalenco, Chiavenna, Campodolcino, Madesimo, Santa Caterina Valfurva, Bormio e Prato Valentino, per un totale di oltre 500 persone controllate e quasi nessuna sanzionata (solo 3 le violazioni contestate).
I controlli, che quindi non hanno evidenziato criticità, si sono svolti in un contesto di assoluta normalità, essendo ormai le procedure di verifica ben collaudate, ed in considerazione dell’approccio colloquiale adottato dai rappresentanti delle Forze di Polizia che ha trovato un ritorno di estrema collaboratività nei soggetti destinatari delle verifiche; si può dunque ritenere pienamente conseguito l’obiettivo prefissato di una proficua collaborazione fra le istituzione ed i gestori degli impianti di risalita a tutela del bene comune della sicurezza e della salute pubblica, individuata una comune strategia su modalità e tipologia delle attività di controllo in una precedente riunione del CPOSP a cui avevano partecipato i gestori stessi.
Tenuto conto che i dispositivi e le misure poste in essere – che comunque interessaranno anche i prossimi mesi - hanno consentito di assicurare in modo continuo e costante l’attuazione delle direttive del Ministro dell’Interno e, più in generale, delle regolamentazioni in essere nell’ ambito del contenimento della diffusione del virus Covid-19, il Prefetto esprime la sua gratitudine ed il suo apprezzamento sia ai gestori degli impianti sciistici per la loro rilevante collaborazione con le Forze dell’Ordine, sia a queste ultime, sia agli utenti, fruitori e frequentatori delle citate strutture che, anche nella loro qualità pià ampia di cittadini, hanno dimostrato, praticamente nella totalità dei casi, senso civico e senso di responsabilità rispettando le disposizioni anti pandemiche vigenti .
In secondo luogo per specifica importanza è stato trattato fra i diversi punti all’ordine del giorno della riunione la problematica dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti a livello territoriale, segnatamente ad alcune zone dei comuni di Morbegno, Cosio Valtellino e Mantello.
La questione, che può e deve essere affrontata sia sotto il profilo sociale che in termini culturali, vede impegnate in prima linea ed in modo costante tutte le componenti delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali secondo precisi schemi operativi, di indagine ed info – investigativi, i cui risultati, come recentemente dimostrato da brillanti operazioni e dai riscontri ottenuti a seguito di mirati servizi effettuati presso le scuole con l’utilizzo di unità cinofile, sono evidenti.
Considerato l’incremento della domanda di tali sostanze è poi necessario agire in prima battuta a livello familiare e di formazione in un’ottica preventiva, mentre sicuramente la collaborazione della cittadinanza fornita attraverso segnalazioni, denunce è di essenziale apporto per l’opera di indirizzo e di valutazione da parte delle Forze di Polizia al fine di massimizzare l’efficacia dell’impegno dalle stesse concretamente profuso nel contrasto al fenomeno.