Sportello filatelico di Tirano misteriosamente chiuso

Ha dell'incredibile la notizia che Poste Italiane ha soppresso l'annullo “Filatelico Tirano” inaugurato con orgoglio nel 1994 con tanto di emissione di una cartolina ufficiale raffigurante la basilica (che è il logo del timbro stesso). Oltre a Tirano sono dotati di questo tipo di annullo gli uffici postali di Sondrio, Morbegno e Chiavenna, località in cui operano da anni attivi circoli filatelici. Qualche anno fa il personale di quello di Tirano ebbe addirittura un premio di produzione per l'incremento della vendita dei francobolli. Con il timbro in dotazione di questi uffici si può annullare qualunque francobollo dell'importo ordinario. Ciò offre la possibilità a collezionisti, circoli filatelici, istituzioni, enti e associazioni di "solennizzare" una ricorrenza stampando cartoline numerate da annullare con la data dell'evento, anche per ricorrenze meno importanti di quelle meritevoli dell’impegno economico che comporta ottenere un "annullo speciale". Il vantaggio per le Poste consiste nella vendita dei francobolli, nell'immagine che offre collaborando alla valorizzazione delle località, nel contributo culturale realizzato tramite la didattica filatelica. Un vantaggio per le località dotate del timbro, consiste nella pubblicità presso (e non solo) il mondo dei collezionisti. Se si pensa che Tirano è una punta avanzata dell'impegno pubblico e imprenditoriale nella promozione turistica (la voce più importante nelle prospettive di sviluppo economico della provincia) la scelta appare ancora più assurda. La città è il capolinea di una ferrovia di notorietà planetaria riconosciuta Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, la cui area include il santuario, la sua piazza, le mura il centro storico. E' vero che l'economia non dipende certo dal timbro in questione, ma toglierlo è comunque un indebolimento dell'immagine, uno sgarbo immeritato per quanti sono impegnati, a tutti i livelli nella sua valorizzazione.  Chi ha preso l'improvvida decisione avrà ovviamente predisposto una serie di giustificazioni a difesa della sua scelta.  E quadreranno tutte, punto per punto, perché la burocrazia, limitando la trattazione degli argomenti al proprio punto di vista e al ristretto ambito che le permetta di fare la scelta che vuole, sa bene come dare una apparente, quanto ferrea logicità alla decisione più illogica che esista. Quello che non si riesce a capire, guardando la questione da tutti gli altri punti di vista, è come non si riesca a trattenere a Tirano un timbro e si preferisca indebolire gli strumenti di valorizzazione dell'immagine della nostra valle, per modesti che siano (ma modesto è anche l’impegno che richiedono). Resta lo sgomento per l’ottusa decisione di cui non si capiscono i vantaggi per l'amministrazione postale. Chissà se ci sarà mezzo per recuperare? Il Circolo Filatelico e il Comune se ne stanno occupando. Speriamo in bene.
Bruno Ciapponi Landi

 

Per fortuna alla guida di Poste Italiane c'è una imprenditrice con i fiocchi. Il giornale l'ha interpellata. Staremo a vedere (ndr)

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Bruno Ciapponi Landi
Cronaca