09 10 30 NON FARE AGLI ALTRI… IN MUTANDE. UN BRAVO AL PRESIDE

In un Istituto Professionale di Alba il 22 ottobre scorso due studenti se la sono presa con un disabile cercando anche di togliergli i calzoni.

Il Preside - continuiamo a chiamarlo così anche se la demagogia imperante ha voluto trasformare questa figura in "dirigente scolastico", in questo caso poi si tratta del 'direttore'- li ha convocati, ha fatto toglier loro le braghe e li ha fatti restare così per due ore in Presidenza alla vista di chi passava. Poi, dicono le cronache, ci ha pensato su - non è che sia intervenuto qualcuno, more solito? -, si è autosospeso e adesso a casa sua - continuano a dire le cronache - attende i provvedimenti che il Consiglio di Amministrazione di tale scuola, l'Apro-Formazione Professionale Alba Barolo, vorrà adottare.

I provvedimenti che ci vorrebbero

Secondo noi, valutati attentamente meriti e demeriti in questa non edificante vicenda si tratta di concludere nel solo modo serio che i fatti suggeriscono:

1) Provvedimenti contro il 'Preside'' Gianluigi Bersighelli:

diploma al merito per avere efficacemente punito un comportamento ad un tempo vile e obbrobrioso e per avere indicato all'attenzione nazionale come alla necessaria opera di formazione e persuasione debba accompagnarsi anche un giusto castigo che serva altresì di esempio.

2) Provvedimenti contro i due studenti:

Sospensione dei due studenti e rientro in scuola solo portando una ricerca sulle disabilità giovanili e sui corretti comportamenti da tenere nei confronti i diversamente abili.

Quanto agli alti lai…

Quanto agli alti lai che subito sono venuti per questi "metodi scolastici da inizio '900", magari dagli stessi che poi promuovono o partecipano a iniziative 'contro il bullismo', c'è da restare allibiti.

Sotto processo il Preside, ma ci si rende conto cosa vuol dire prendersela con un disabile? Oltre alle conseguenze psicologiche dirette per l'aggressione gli si va a procurare un disagio permanente con la paura di subire ancora un altro oltraggio. Sotto processo, immediato ed esemplare, debbono andare i due bulli, che se la sono ancora cavata bene con quelle due ore in mutande.

Il dovere sia delle famiglie che della scuola

Un tempo per i genitori i professori avevano sempre ragione. Adesso per troppi genitori sono i figli ad avere sempre ragione. Che allora ci fosse un eccesso è vero, ma oggi si va nell'eccesso opposto. Insegnare che chi sbaglia deve pagare dovrebbe essere un dovere sia per le famiglie che per la scuola.-Amarilli

PS Qualcuno nelle cronache si è soffermato a precisare che i due studenti sono extracomunitari. Potevano farne a meno. Non conta infatti assolutamente nulla la provenienza. Che siano tali, che siano di Alba, di Aosta, di Sondrio, del Burundi o talebani le questioni non cambiano di un millimetro.

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