VOLANO ANCORA
Volano Ancora” è stato un giorno di festa e di ricordo in omaggio a tutti i piloti caduti in cielo, con qualunque mezzo, in ogni epoca e circostanza, scelto apposta per il 21 maggio quando ricade il secondo anniversario di quella che fu una memorabile impresa, vale a dire il sorvolo dell’Everest in deltaplano da parte di Angelo D’Arrigo.
Promossa dalla FIVL, federazione che raccoglie i piloti di deltaplano e parapendio senza motore, la giornata ha raccolto grande adesione anche da parte delle federazioni del volo a motore, aliante, aeromodelli, mongolfiere e paracadute.
Oltre 250 associazioni coinvolte in questo giorno che nulla aveva a che fare con una commemorazione nel senso rituale del termine. Infatti, da ogni sito di volo, aeroporto, aviosuperficie od altro d’Italia, alle ore 16 il maggior numero di piloti possibile ha tentato di trovarsi in volo, tutti insieme ciascuno con il proprio mezzo.
Nonostante il cattivo tempo che ha tenuto a terra almeno il 70% dei mezzi, diversamente in volo, ben 683 piloti delle varie discipline si sono trovati in cielo, mentre i tanti rimasti a terra osservavano il rituale minuto di silenzio. In alcune regioni non si è volato affatto per pioggia, o forte vento, mentre in altre il tempo ha consentito solo a pochi di mettersi in volo. Un poco meglio è andato in Lazio, Sardegna e Sicilia, regione di D’Arrigo.
A rappresentare tutti i piloti volati nei cieli più alti, c’era anche il nome di Giulio De Marchis, esperto pilota di volo a motore. I due alcuni scomparvero insieme durante una manifestazione aerea.
La manifestazione ha consentito di raccogliere fondi per le opere umanitarie che D’Arrigo aveva intrapreso nel corso delle sue imprese in Nepal e Sud America. Ora si sta pensando di istituzionalizzare la data nella terza domenica di maggio d’ogni anno.
Gustavo Vitali