La primavera del Cis

Riceviamo e visto che la Pasqua è il primo aprile pubblichiamo anche
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Egregio direttore
Mi permetta per prima cosa di fare a Lei e alla Sua Redazione i miei auguri. Le scrivo per una questione metereologica.
Da quando sono maggiorenne, 22 dalla visita militare, ho sempre visto arrivare la primavera in condizioni deplorevoli. Secondo gli anni, due o tre mesi di sole continuo. Una disgrazia che provocava problemi agli acquedotti e ai paesani che mal soffrivano la carenza d'acqua in un territorio come il nostro. Quest'anno finalmente le cose sono cambiate alla grande. Le brutte giornate, quelle di solo sole e niente nuvole, si contano sulle dita della mano mentre dal Capodanno ad oggi, San Benedetto inizio ufficiale della primavera,quasi tutti i giorni si sono divisi le buone occasioni fra pioggerelle, piogge, neve a rate sì ma in felice abbondanza. Adesso pausa breve per Pasqua e Pasquetta (in parte). Martedì irrompe per nostra fortuna  partendo da Piemonte e via via in Lombardia. acqua. Poi acqua-acqua. E casi isolati di acqua-acqua-acqua, in questi caso con nostro disappunto.
Ecco che via via dopo un maltempo generalizzato torna finalmente la neve da poco sopra i 1500 metri in su in un quadro di ritorno felice del maltempo.
El Cis de l'Adda

 

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