Risposta agli animalisti

Riceviamo: “Le associazioni animaliste hanno diramato un loro personalissimo “bollettino di guerra” (sic), che secondo loro sarebbe il riassunto della stagione venatoria che sta per concludersi (numero delle guardie volontarie, sequestri, animali prelevati…).

Per prima cosa vorrei sottolineare il cattivissimo gusto dell’inserire anche gli incidenti accorsi ai cacciatori, che hanno portato in pochi casi anche alla morte delle persone: strumentalizzare tali tragedie è di uno squallore senza pari. Per quanto riguarda invece la tutela delle specie protette, vorrei ricordare a Lac, Lipu, Wwf e a tutti gli altri che il bracconaggio non è sinonimo di caccia, ma una pratica illegale che per prima danneggia la caccia stessa. Se ci sono stati casi di bracconaggio siamo noi i primi a essere soddisfatti dei provvedimenti presi verso queste persone. Ben altro è la caccia, che gli animalisti tendono a confondere con non poca malafede e che è regolamentata con norme stringenti, legali e controllata. Asserire che in Italia la caccia abbia regole più permissive che nel resto d’Europa denota o malafede o ignoranza. Ci chiediamo infine, come sempre, perché i controlli debbano essere affidati a queste associazioni dichiaratamente anticaccia! Ben vengano i controlli, ma fatti dallo Stato e da personale addestrato e competente”- Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia

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