MOIGE, PARTE LA CAMPAGNA SUL CORRETTO UTILIZZO DEI VIDEOGIOCHI

Il Moige torna a parlare di videogiochi e lo fa promuovendo una campagna, che partirà a novembre nelle scuole, per sensibilizzare genitori e insegnanti su un utilizzo responsabile degli stessi. Si tratta del progetto 'Mony e Joy in tour' realizzato con il contributo di Xbox ed il patrocinio del Ministro per le politiche per i giovani, dell'Istituto Italiano di Ortofonologia, di SIPs- Società Italiana di Psicologia - e di PSIConline. L'iniziativa è stata presentata recentemente nel corso di una conferenza stampa a Roma, durante la quale sono stati illustrati i risultati dell'indagine condotta da SWG per il Moige "Verso un utilizzo responsabile dei videogiochi da parte dei minori".

L'indagine ha tracciato un quadro completo delle abitudini dei giovani videogiocatori e del grado di consapevolezza dei loro genitori: è emerso così che il 46% dei ragazzi italiani gioca ai videogames almeno una volta al giorno, il 12% anche in più riprese. Una sessione di gioco dura mediamente quasi un'ora, che non è certo poco se si tiene conto delle molte ore che i ragazzi passano anche davanti alla tv o in Internet; una quota di appassionati - oltre il 20% - dedica ai videogiochi anche fino a due ore al giorno. Si registra inoltre una tendenza sempre più marcata da parte delle femmine - soprattutto quelle cresciute al nord - ad abbandonare i giochi classicamente a loro dedicati: la quota di ragazze che ama i videogiochi costituisce infatti appena il 24% dei giocatori nella fascia 13-17 anni, mentre sfiora il 30% tra i più piccoli (6-12 anni). Inoltre basti pensare che più di 1 su 4 inizia a giocare già a partire dai 3 anni e che oltre il 30% dei ragazzi tra i 6 e i 12 anni ha imparato in età pre-scolare, contro appena il 10% di quanti hanno oggi dai 13 ai 17 anni. Il principale timore dei genitori è legato al tempo trascorso davanti ai videogiochi (l'89% degli intervistati condivide questa preoccupazione). In questo senso, esistono dei meccanismi di parental control sia per l'uso online sia per quello offline in grado di limitare il tempo di attività dei bambini permettendo quindi ai genitori di stabilire delle regole, conoscere i contenuti ai quali i propri figli sono esposti e decidere con chi i bambini possono giocare online. Ma solo il 14% dei genitori li utilizza e il 40% ammette di avere difficoltà nel riuscire a far smettere di giocare i propri bambini.

"Oggi i videogiochi fanno parte della vita dei nostri figli, e bisogna imparare ad utilizzarli in maniera consapevole e responsabile - ha detto Maria Rita Munizzi, Presidente del Moige - Bisogna conoscere quali giochi sono adatti all'età dei nostri figli, e comunque controllarli sempre. Per questo c'è bisogno di una attenzione continua, anche sul tempo che i nostri figli trascorrono davanti alla console, che non deve 'cannibalizzare' il resto delle loro attività, dallo studio alle altre tipologie di giochi, soprattutto quelli che permettono loro di fare attività fisica e di socializzare con i loro coetanei".

La campagna partirà poco dopo l'inizio del nuovo anno scolastico, a novembre, e farà tappa in tutta Italia: per i bambini verranno realizzati degli spettacoli di burattini all'interno delle scuole selezionate, al termine dello spettacolo verrà distribuito un fumetto appositamente ideato ed un depliant.

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