NATALITA’: UN DISEGNO DI LEGGE PER SOSTENERLA. AIUTI ANCHE AI GIOVANI

I dati Istat non lasciano dubbi, l’Italia è il paese europeo a più bassa natalità: appena 1,33 figli per donna. Si fanno meno figli e sempre più tardi, anche perché metter su famiglia talvolta può essere molto costoso. Così un gruppo di parlamentari, capeggiati da Paola Binetti, Antonio Polito e Emanuela Baio hanno presentato, il 30 maggio scorso, due disegni di legge, il primo intitolato ‘Norme per la crescita e il sostegno della natalità” e il secondo “Misure a sostegno dell’accesso all’abitazione delle giovani famiglie”. Entrambi prendono spunto dall’osservazione del modello francese. La Francia è, infatti, il paese che meglio ha interpretato tali necessità con le sue politiche familiari; basti pensare che il 3% del Pil viene destinato alle prestazioni familiari e che, come è noto, si tratta di uno dei paesi europei a maggiore natalità. Il primo ddl, partendo dalla considerazione che un freno alla natalità è certamente posto dalle difficoltà economiche delle famiglie si propone di individuare alcune misure a sostegno ed incentivo delle politiche famigliari attraverso strumenti quali un assegno prenatale da erogare nel corso del 7° mese di gravidanza, l’introduzione delle agevolazioni fiscali per l’infanzia e il puerperio, per il sostegno delle spese necessarie da affrontare in seguito al parto, nonché per i prodotti essenziali per la cura, il mantenimento e il trasporto del neonato fino al 1° anno d’età. Si tratterebbe poi anche di aumentare il contributo corrisposto durante il periodo di congedo parentale dal 30 al 60 per cento della retribuzione. Il secondo disegno di legge invece, mirante ad aiutare le giovani coppie di sposi sostenendole nell’accesso all’abitazione, in considerazione della frequente precarietà del lavoro e dei costi proibitivi degli alloggi. Il che in molti casi può essere un serio ostacolo per due giovani che vogliano sposarsi. Il ddl propone dunque delle agevolazioni fiscali in caso di locazione per i soggetti che abbiano contratto matrimonio e che abbiano, almeno uno dei due, meno di 30 anni e l’altro non superi il 35esimo e un tetto di reddito complessivo fino a 50.000 euro lordi. Agevolazioni che dovrebbero concretizzarsi in una detrazione del 25% del canone annuo di locazione per la coppia e, per il locatore, una minore applicazione dell’imposta. Ora non resta che attendere e sperare che questi due disegni di legge siano approvati, per il bene delle famiglie italiane e di un Paese che rischia altrimenti di trovarsi senza bambini.

Moige

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