MULIERIS DIGNITATEM - LETTERA APERTA ALLA SIGNORA MINISTRO POLLASTRINI
Riceviamo e pubblichiamo con il titolo originale, così come inviatoci. La redazione sarebbe curiosa di sapere la ragione dell’accusativo “dignitatem”. Se non c’è il nominativo infatti una ragione deve pur esserci. Che ci sia un verbo sottinteso? Se è così aspettiamo conferma (ndr)
Gentile Ministro Pollastrini,
nei piccoli Comuni italiani, molto spesso le pari opportunità sono di fatto negate, come dimostrano ampiamente il ritardo sulle nuove tecnologie, una viabilità da terzo mondo e la quasi assenza di servizi socio sanitari. Un tema, in maniera particolare, sento però di sottoporre alla Sua sensibilità e attenzione: la condizione di estremo disagio della donna.
Per le donne che vivono nei piccoli Comuni le difficoltà per un posto di lavoro, sono praticamente triplicate, per non parlare dell’assenza di luoghi sociali e culturali dove poter esprimere il proprio talento e tentare di realizzare i propri sogni. Non si chiedono quote rosa o altro, soltanto l’apertura di un doveroso dibattito sul tema per tentare di avviare politiche serie, per fare in modo che un patrimonio umano di grandissima importanza possa dare il proprio contributo al Paese.
Per milioni di donne che vivono nei piccoli Comuni, soprattutto in quelli del Mezzogiorno d’Italia, l’unico orizzonte al quale fare riferimento e il sogno di un posto di lavoro lontano dal proprio paesino di origine e la speranza di un futuro migliore. Per queste ragioni chiediamo attraverso di Lei un maggiore impegno del Governo nell’attivare strumenti per favorire le iniziative imprenditoriali al femminile. Occorrono politiche vere, non solo annunci e spot, per tentare di arginare il fiume in piena di un nuovo processo migratorio che sta letteralmente desertificando le nostre piccole comunità locali.
Virgilio Caivano
Al Ministro Pari Opportunità
Barbara Pollastrini
Roma